Insegnamento e apprendimento in Europa e oltre. I risultati dell’indagine internazionale condotta dall’OCSE

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Più di un terzo degli insegnanti dell’Unione europea lavora in strutture scolastiche carenti di personale qualificato e quasi la metà dei dirigenti scolastici segnala la mancanza di personale docente per alunni con esigenze educative particolari. Quasi il 90% degli insegnanti dell’UE si dichiara soddisfatto del lavoro che svolge, ma l’81% ritiene che la loro professione non sia debitamente valorizzata nella società. Anche se si considerano adeguatamente qualificati per esercitare la loro professione, non sempre possono contare su un sostegno a inizio carriera.

Questi alcuni dei risultati emersi dall’indagine internazionale su insegnamento e apprendimento “The Teaching and Learning International Survey “TALIS realizzata nel corso del 2013 dall’ OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

L’indagine sul modo in cui gli insegnanti percepiscono le condizioni della loro carriera professionale si basa sulle risposte di 55 000 insegnanti e dirigenti scolastici del ciclo di studio secondario inferiore nell’UE e raccoglie opinioni di insegnanti di 19 paesi e regioni dell’UE e 15 altri paesi anche extraeuropei: Belgio fiammingo, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Slovacchia, Ungheria – Norvegia, Islanda – Stati Uniti, Australia, Brasile, Cile, Serbia, Singapore, Israele, Giappone, Malaysia, Corea del Sud, Messico, Abu Dhabi e Alberta in Canada.

La relazione sui risultatidell’indagine TALIS è stata presentata ufficialmente il 25 giugno a Tokyo in occasione del 17º seminario OCSE/Giappone e di una riunione informale dei ministri dell’Istruzione.
“Alcuni dei messaggi trasmessi dall’indagine TALIS sono motivo di preoccupazione per il futuro dell’insegnamento come carriera professionale. A meno che gli Stati membri non adottino provvedimenti per attrarre e trattenere i docenti migliori, i progressi compiuti per migliorare la qualità dell’insegnamento in Europa saranno compromessi. La Commissione è disposta ad aiutare gli Stati membri a elaborare politiche e misure volte a rendere la professione di insegnante più attraente”, ha affermato Androulla Vassiliou, commissaria europea per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.

La Commissione europea ha analizzato le conclusioni dell’indagine TALIS e le sue implicazioni per la politica dell’UE in materia di istruzione e formazione

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