Bisogni Speciali in Erasmus: cresce la partecipazione

Alessia Ricci Università

Il programma Erasmus+ difende e sostiene il tema dell’inclusione e delle pari opportunità e intende garantire che tutte le persone, a prescindere dalle condizioni fisiche, mentali o di salute, abbiano pari diritto di partecipazione al Programma. A tal fine prevede una integrazione finanziaria rivolta ai partecipanti con bisogni speciali e include un’attenzione particolare ad aspetti come l’orientamento, l’accoglienza, l’accessibilità fisica, i servizi di sostegno pedagogico e tecnico.

Il contributo è basato sui costi reali di voci quali: gli alloggi adeguatamente attrezzati, l’assistenza durante il viaggio, l’assistenza medica, l’attrezzatura di sostegno, l’adattamento del materiale didattico, un accompagnatore per gli studenti e il personale con disabilità.

Nel corso degli ultimi 3 anni di Erasmus conclusi, la partecipazione di persone con bisogni speciali ha registrato una crescita media del 36%, passando da 35 tra studenti e staff nel 2014/2015 a 61 nel 2016/2017.

Anno Accademico N. Studenti in mobilità N. Docenti in mobilità N. Staff in mobilità Totale
2014/2015 32 3 35
2015/2016 41 3* 1 45
2016/2017 55 3** 3 61

*2 docenti in mobilità extra-europea; **2 docenti in mobilità extra-europea

In Europa, complessivamente, nell’ambito della Call 2016, sono state 415 le persone con bisogni speciali coinvolte in mobilità internazionale Erasmus.

A sottolineare la tendenza di crescita, l’attenzione continua e la volontà collegiale di sostenere e incentivare sempre di più questa partecipazione, riportiamo di seguito le parole del Rettore dell’Università degli Studi di Sassari Massimo Carpinelli in un’intervista rilasciata al TGR Sardegna:

 

 

Per approfondimenti sul tema della partecipazione di persone con bisogni speciali alla mobilità internazionale Erasmus:

 

Partecipanti con bisogni speciali

Alessia Ricci
Ufficio comunicazione 
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire