Buon compleanno Eurydice! La rete europea compie 40 anni

Valentina Riboldi Eurydice

La rete europea di informazione sull’istruzione in Europa compie 40 anni celebrando così un’importante tappa del proprio percorso di supporto e promozione della cooperazione tra Stati membri nel settore educativo.

Dal 1980 la collaborazione in ambito educativo a livello europeo trova nella rete Eurydice un valido supporto informativo grazie al lavoro di collaborazione e scambio, che vede oggi il coinvolgimento di 42 unità operanti in 38 paesi sul territorio europeo, e che, in quarant’anni, ha accompagnato lo sviluppo delle politiche valorizzando l’importanza crescente del settore educativo con studi comparativi, rapporti sintetici e dati aggiornati dalle politiche e dai risultati nazionali.

L’Italia è stata da subito membro attivo, prima presso  la sede dell’Enciclopedia Treccani, e, dal 1985, presso l’Indire, ed è tra le poche Unità nazionali di Eurydice a curare una collana di pubblicazioni specifica, “I Quaderni di Eurydice Italia”, che ogni anno porta l’attenzione su temi di attualità della scuola, dalla prima infanzia all’educazione degli adulti, e attualizza i dati sui sistemi educativi.

 

DUE EVENTI PER CELEBRARE QUESTO IMPORTANTE ANNIVERSARIO
Per celebrare questo importante anniversario, la rete organizza, tra le altre cose, due virtual panel:

Martedì 10 novembre, ore 11.00
con Luce Pépin, una delle fondatrici della rete Eurydice, che ripercorrerà in un’intervista la storia della cooperazione europea e il ruolo di Eurydice ed Erasmus+

L’evento può essere seguito in diretta dalla pagina Facebook di Eurydice Network:  https://www.facebook.com/EurydiceEU/


Martedì 8 dicembre

Live Panel sul tema Digital education, con uno sguardo speciale all’inclusione digitale, priorità, questa, della Commissione europea e anche oggetto di un recente studio comparativo della rete Eurydice, Digital Education at school in Europe.

 

 

LA STORIA DELLA RETE NEL PERCORSO DELLE POLITICHE EDUCATIVE EUROPEE

La rete nasce nel 1980 su iniziativa della Commissione europea, con il duplice scopo di favorire gli scambi di informazione e di esperienze sui sistemi di istruzione e di dare supporto informativo ai responsabili politici. Gli ambiti di interesse sempre più numerosi e la cooperazione nascente fra i paesi nel settore educativo ampliano la sfera operativa della rete che si trova ben presto a dover rispondere a un numero crescente di richieste.

Ma è soprattutto con l’introduzione dell’istruzione nel Trattato di Maastricht del 1992 che aumenta sempre più la collaborazione europea in questo settore e di conseguenza cresce il bisogno di avere a disposizione informazioni facilmente comparabili sui sistemi d’istruzione nazionali.

Durante gli anni 90 si intensifica anche la consapevolezza a livello comunitario, grazie soprattutto al libro bianco di Jacques Delors del 1993, che il settore istruzione e formazione debba perseguire l’obiettivo comune del lifelong learning.

Lo sviluppo della dimensione europea dell’educazione contribuisce, inoltre, a sensibilizzare ulteriormente i sistemi educativi verso il concetto di valutazione rendendo sempre più necessario il supporto di indicatori validi. Alla luce di queste tendenze, la rete Eurydice comincia a pubblicare sempre più studi comparativi.

L’attività della rete passa quindi gradualmente dalla produzione di semplice informazione documentaria all’elaborazione di analisi comparative coordinate e curate dall’unità centrale, in stretta collaborazione con le unità nazionali.

Nel 1995, su richiesta della Commissione europea, la rete pubblica così la prima edizione di Le cifre chiave dell’istruzione (Key Data on Education in the European Union – 1994), in collaborazione con Eurostat, che fornisce per la prima volta una serie di indicatori per descrivere i sistemi educativi, combinando dati quantitativi e informazioni qualitative inerenti l’organizzazione dei vari sistemi.

Gli anni 90 sono anche gli anni dell’ampliamento e della razionalizzazione dei Programmi dell’UE nei settori istruzione e formazione ed Eurydice vi rientra, da subito, a pieno titolo come rete a supporto delle politiche educative e delle azioni di riforma. Già, dal 1995, infatti, è parte integrante del Programma comunitario in materia di educazione, Socrates, dal 2007 poi lo sarà del Programma per l’apprendimento permanente – LLP, e, dal 2014, è parte di Erasmus+ (Azione chiave 3: Sostegno per la riforma delle politiche).

Infine, con il ventennio successivo caratterizzato dalla “Strategia di Lisbona” prima (2000-2010) e  da “Europa 2020” dopo, il settore dell’istruzione e formazione diventa sempre più cruciale nell’ambito della collaborazione tra Stati europei. Si intensificano pertanto le attività di produzione di rapporti comparativi della rete Eurydice i cui contenuti, in particolare dal 2010 ai giorni nostri, verteranno principalmente sulle tematiche inerenti gli obiettivi fissati a livello europeo dal quadro strategico Education and Training 2020 (il cosiddetto ET 2020).

Oggi la rete Eurydice, con sede centrale presso l’EACEA, l’agenzia esecutiva per gli audiovisivi, l’educazione e la cultura della Commissione europea, è composta da ben 42 unità nazionali che si trovano in 38 paesi europei, partecipanti al programma Erasmus+: 27 Stati membri + Regno Unito, Albania, Bosnia ed Erzegovina, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia.

EURYDICE IN ITALIA

L’Italia fa parte di Eurydice dalla sua nascita nel 1980, quando l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani accolse, per i primissimi anni di vita, la rappresentanza italiana della rete. Dal 1985, poi, l’Unità italiana di Eurydice trova la sua sede operativa e pulsante presso l’allora Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP), ora Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), grazie a una lungimirante intuizione del Direttore di allora, Giovanni Biondi, ora Presidente di INDIRE, il quale accettò la sfida della collaborazione internazionale aprendo una “prima finestra sull’Europa” in un momento in cui, come già ricordato, si cominciava appena a parlare di cooperazione europea, in particolare nel settore educativo.

Oggi, come parte integrante dell’Azione chiave 3, “Sostegno per la riforma delle politiche” del Programma Erasmus+, l’Unità italiana Eurydice trova la sua naturale sede presso l’Agenzia Erasmus+/ Indire e ha come suo capo unità il Direttore Generale dell’Indire, Flaminio Galli, che ha diciarato in occasione di questo anniversario:

“I prodotti e i servizi di Eurydice rappresentano uno strumento di comparazione dei sistemi scolastici e delle politiche educative ormai consolidato a livello europeo. L’esperienza acquisita negli anni da INDIRE nella gestione di iniziative, progetti e programmi sui temi dell’Istruzione consentono di offrire un contributo sempre più di qualità alla ricerca e all’analisi del nostro sistema educativo. Si tratta di un lavoro che, oltre a fornire un quadro aggiornato ai decisori politici, crediamo possa diventare una fonte di informazione sempre più accessibile per il personale della scuola, i media e i cittadini per comprendere meglio le realtà educative dei paesi europei”.

COSA FA EURYDICE

Come attività primaria, la rete Eurydice sviluppa e offre un servizio importante, anche per i non addetti ai lavori, che sono le descrizioni nazionali dei sistemi di istruzione e formazione, disponibili online nella sezione specifica del sito della rete National Education Systems. Altra attività fondamentale della rete è la produzione di rapporti comparativi su tematiche individuate dalla Commissione europea e connesse alle politiche e strategie europee, come ad esempio la professione docente, l’educazione degli adulti, l’educazione e cura della prima infanzia. Per ulteriori info si veda: http://eurydice.indire.it/scopri-eurydice/

L’Unità italiana, oltre a svolgere le attività connesse al piano di lavoro della rete cura e pubblica, in particolare, una propria collana I Quaderni di Eurydice Italia, i cui contenuti possono essere approfondimenti su temi di interesse nazionale o più semplicemente la traduzione italiana degli studi della rete.”

Un esempio fra tutti è il quaderno I sistemi scolastici europei al traguardo del 2020 che offre una panoramica dei sistemi scolastici dei paesi dell’Unione, preceduta da un’analisi comparativa dei passi avanti compiuti dai vari paesi rispetto ai target fissati, ormai dieci anni fa, dall’UE. In questo contesto, lo studio analizza anche la situazione italiana, presentando i progressi fatti dal nostro sistema di istruzione e formazione, in relazione ai suddetti target, dal 2009, primo anno di rilevazione, al 2018, anno dell’ultima rilevazione dei dati.

Infine, l’Unità italiana di Eurydice, ha più volte prodotto brevi rapporti collegati all’attualità del mondo della scuola offrendo, grazie alle sue fonti comparative in chiave europea, validi supporti documentari per la politica nazionale e, più in generale, per tutti gli studiosi interessati al mondo dell’educazione. In questo periodo di emergenza sanitaria globale causato dalla pandemia da Covid-19, per esempio, la nostra unità ha predisposto un rapporto sulle soluzioni assunte da alcuni Paesi europei, per quanto concerne le strutture educative per l’infanzia, sia durante il periodo di emergenza che nella fase successiva di progressiva riapertura. I dati raccolti sono il risultato del lavoro sul campo dell’Unità italiana di Eurydice che, grazie alla possibilità di rapportarsi direttamente con i partner europei attraverso un forum riservato della rete Eurydice, ha potuto raccogliere informazioni in tempo quasi reale integrandole con i documenti ufficiali dei Governi dei paesi analizzati.

EVENTI SPECIALI PER I 40 ANNI DI EURYDICE

La rete ha organizzato e organizzerà dal mese di settembre fino a dicembre  una serie di attività ed eventi celebrativi di questo prestigioso anniversario:

Non mancate e festeggiate con noi!

 

Simona Baggiani,
Unità Eurydice Italia, Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE