Ecvet: aggiornata la pubblicazione sulla trasparenza delle qualificazioni e competenze

Stefania Pinardi Formazione

Il Gruppo di esperti nazionali ECVET, coordinato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP, ha recentemente realizzato la pubblicazione “Trasparenza delle qualificazioni e delle competenze. Sperimentazioni e pratiche di attuazione della Raccomandazione ECVET – Aggiornamento 2016”, aggiornando un lavoro di ricognizione già effettuato nel corso del 2014 e finalizzato a promuovere il sistema europeo per l’accumulazione e il trasferimento dei crediti nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale.

Nel testo viene presentato lo stato dell’arte del dibattito italiano ed europeo sulla trasparenza di qualificazioni e competenze e si dà conto dell’impegno e del coinvolgimento di tutti gli attori chiamati in causa dal processo di creazione e di rafforzamento di una “governance”, su cui si muove il nostro sistema di istruzione e formazione.

Il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali di apprendimento costituisce una priorità europea nei percorsi di crescita dei sistemi di formazione e rappresenta un’esigenza fortemente sentita dal mercato del lavoro. Le raccomandazioni europee hanno avviato processi di innovazione in questo ambito, modificando approcci e metodologie di valutazione e fornendo strumenti di messa in trasparenza delle qualificazioni e delle competenze. Tra queste la raccomandazione ECVET (European Credit Transfer System for VET) è intervenuta mettendo a disposizione un “tool kit” particolarmente utile nei processi di riconoscimento delle competenze maturate nei percorsi di mobilità all’estero e nei contesti di apprendimento permanente. Questa strumentazione è stata sperimentata con successo in diverse azioni pilota promosse a livello centrale dalla Commissione Europea e dalle iniziative progettuali finanziate prima dal Programma LLP –Leonardo da Vinci (2007-2013) e poi dal Programma Erasmus+ (2014-2020).

Le innovazioni introdotte dalla riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) e dalla riforma del sistema di istruzione (“Buona Scuola”) hanno ulteriormente rafforzato l’esigenza di cogliere dalle esperienze di applicazione della “strumentazione E   CVET” pratiche esemplari di riconoscimento e validazione delle competenze che possono maturarsi in diversi contesti di apprendimento, sia lavorativi (work based learning), che di vita (lifelong learning).