I CPIA verso l’Europa con Epale e Erasmus+: materiali e sintesi del seminario

Alessandra Ceccherelli -, Educazione adulti, Epale

ll seminario organizzato a Roma dal 9 all’11 novembre dall’Indire Unità EPALE Italia in collaborazione con l’Agenzia Erasmus+ ha visto la partecipazione di oltre 100 docenti e dirigenti provenienti, per la maggior parte, dai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e dagli istituti ospitanti percorsi d’istruzione di secondo livello IDA (istruzione degli adulti) di tutta Italia.

La partecipazione del settore formale dell’istruzione degli adulti al Programma Erasmus + dal 2015 al 2017 è stata molto bassa (pochi i progetti presentati e pochi i progetti approvati sia per l’Azione chiave 1 che per l’Azione chiave 2), la riforma in corso (da CTP a CPIA) ha richiesto un notevole impegno organizzativo per i nuovi Centri provinciali, con le conseguenti difficoltà nella creazione di un team per la progettazione europea, difficoltà nell’eventuale programmazione di attività di valorizzazione e disseminazione dei risultati progettuali, difficoltà nella gestione amministrativa del budget per coloro che hanno avuto progetti finanziati.

Tuttavia la partecipazione ad un progetto europeo può aiutare i CPIA ad attuare anche quanto previsto dalla riforma, sviluppando la collaborazione tra i vari Centri e l’interazione con gli istituti professionali per i percorsi di secondo grado, può favorire la stipula di accordi di rete con il territorio e la diffusione e messa a sistema delle buone pratiche.

«Un recente studio di impatto condotto dall’Agenzia», nota Lorenza Venturi, Capo Unità Epale Italia e responsabile dell’Unità Studio e Analisi di Erasmus+, «dimostra che la partecipazione a progetti europei migliora anche le capacità organizzative dell’istituto, oltre che rafforzare la preparazione dello staff docente e non. Epale intende raccogliere questa indicazione offrendo la sua piattaforma a supporto dell’informazione e disseminazione di pratiche» (ascolta la video intervista a Lorenza Venturi).

Il seminario di Roma è stata un’importante occasione per riflettere sulle esigenze dei docenti e dei dirigenti che lavorano con gli adulti al fine di predisporre azioni mirate a portare la progettazione europea nei CPIA a una fase di sistema.
I partecipanti, oltre a ricevere informazioni accurate sulla Call Erasmus+ 2018 Invito a presentare proposte nell’ambito dell’educazione degli adulti e sulle opportunità di EPALE, piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti,  hanno potuto condividere conoscenze e sviluppare sinergie. Tra i testimoni di esperienze in corso, Christina Russa Tsirintani del CPIA 3 di Roma, Patrizia Capobianco del CPIA di Taranto e Maria Grazia Bevilacqua del CPIA 3 di Torino hanno raccontato le sfide, le opportunità e le criticità direttamente vissute nelle fasi di progettazione e implementazione dei progetti europei avviati nelle loro istituzioni.

tavolo relatori

Presente, nella giornata di venerdì 10, Emilio Porcaro, Dirigente del CPIA Metropolitano di Bologna, per illustrare finalità e iniziative della rete Ridap, nata per sostenere i CPIA e le Istituzioni scolastiche che erogano percorsi di istruzione per adulti, la dottoressa Enrica Tais, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha esposto dettagliatamente le linee strategiche della riforma e gli esiti e gli sviluppi del Piano PAIDEIA, e Claudio Vitali, INAPP, Coordinatore nazionale dell’Agenda europea per l’apprendimento in età adulta, per una panoramica sulle indicazioni e le priorità politiche europee nella New Skills Agenda for Europe.

 

Sono stati però i lavori di gruppo la vera anima di questo seminario. I partecipanti, divisi in gruppi coordinati dai colleghi dell’Agenzia Erasmus+ coadiuvati da esperti valutatori dei programmi europei, hanno potuto lavorare sulle priorità orizzontali e specifiche 2018 per i partenariati e le mobilità del settore educazione degli adulti, e sui singoli criteri di eleggibilità e qualità che concorrono alla valutazione di un progetto.

gruppo di lavoro

E’ infatti necessario che un partenariato strategico persegua almeno una priorità orizzontale o almeno una priorità tematica settoriale. Tra le priorità orizzontali 2018 ci sono: l’inclusione sociale, l’educazione aperta e pratiche innovative nell’era digitale, la formazione e selezione degli educatori, l’attenzione al patrimonio culturale europeo.Invece le priorità specifiche EDA per il 2018 sono: migliorare le competenze di base di soggetti poco qualificati, convalidare delle competenze dell’apprendimento informale e non formale, migliorare e estendere le competenze degli educatori (in particolare nell’alfabetizzazione, nell’alfabetizzazione numerica e nelle competenze digitali, sviluppare pratiche per valutare l’efficacia delle politiche dell’apprendimento degli adulti o per monitorare i progressi di apprendimento dei discenti adulti.Per sapere tutto della nuova Call Erasmus+ 2018 è utile leggere l’articolo “Pubblicata la nuova Call 2018” su erasmusplus.it, con i link utili al bando e alla guida.

 

A conclusione, nella giornata di sabato, sono stati riportati i risultati del questionario sulle difficoltà e le opportunità della partecipazione dei CPIA a Erasmus+, infine i partecipanti sono stati invitati a fare fiorire l’albero di EPALE con le loro proposte e le loro idee. EPALE ha infatti bisogno della partecipazione attiva del settore formale per poter rappresentare al meglio l’educazione degli adulti in Italia.

Le slide, i video e tutti i materiali realizzati a supporto dei contenuti sono disponibili online sul sito EPALE.

Guarda anche la playlist dei video condivisi sul canale YouTube di Erasmus+ Indire.

 

di Martina Blasi, Unità EPALE Italia

Alessandra Ceccherelli, Comunicazione Epale Italia