Il valore dell’inclusione lavorativa: Erasmus+ VET presenta il ValueAble network all’ONU

Stefania Pinardi -

Il 21 marzo scorso ha avuto luogo la Giornata mondiale della sindrome di Down (World Down Syndrome Day – WDSD).

Il tema di quest’anno è stato #WhatIBringToMyCommunity, ovvero come le persone con sindrome di Down possono dare un contributo significativo in ogni ambito della loro vita: scuola, lavoro, comunità, vita politica, cultura, media, tempo libero e sport.

Il 21 marzo nella sede centrale delle Nazioni Unite di New York, si è tenuta la conferenza internazionale dal titolo “What I bring to the workplace”, che ha riunito persone con sindrome di Down, datori di lavoro, esperti di inclusione lavorativa di persone con disabilità, che hanno parlato del contributo che queste persone possono fornire nel campo lavorativo.

Il progetto “A ValueAble network”, promosso dall’Associazione Italiana Persone Down, ha partecipato alla conferenza rappresentando l’Europa e la European Down Syndrome Association come esempio di buona prassi di inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettive (DI).
Il progetto, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Erasmus+ VET, ha l’obiettivo di creare una rete europea di aziende che operano nel settore dell’ospitalità e sono disposte a offrire stage o impiego a persone con sindrome di Down e altre DI.

Oggi la rete ValueAble (www.valueablenetwork.eu) è presente in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Ungheria e Turchia e vanta già 52 aziende aderenti. Altre 43 imprese hanno già sperimentato cosa significa lavorare con persone con DI e stanno valutando di entrare a far parte del network. Nell’ambito del progetto ValueAble, oltre 100 persone con DI hanno già avuto l’opportunità di lavorare nel proprio Paese e dimostrare che possono dare un contributo significativo alle imprese, come ormai riconoscono i loro datori di lavoro.

Proprio per sottolineare e diffondere tale prassi ora è iniziata la fase di mobilità internazionale del progetto e alcuni stagisti con DI stanno trascorrendo il loro periodo di formazione all’estero, mentre i manager delle imprese possono usufruire di specifici moduli di formazione online su tematiche generali e legate al lavoro, relative alla disabilità intellettiva e di visite negli hotel di Italia e Portogallo, dove si svolgono i tirocini. “Spero davvero che la rete si diffonda in tutto il mondo e con essa la consapevolezza che questi lavoratori possono portare un contributo di produttività e un valore aggiunto nelle loro aziende” dice Paola Vulterini (AIPD), responsabile del progetto.

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