la Commissione europea pubblica lo Studio di Impatto del Programma Erasmus nell’Istruzione Superiore

Alessia Ricci Ultime da E+, Università

 

Erasmus è una svolta per 5 milioni di studenti europei!
Titola così il comunicato stampa della Commissione europea sui due ultimissimi studi di impatto pubblicati ieri, 20 maggio 2019, e noi non possiamo che dirci d’accordo.
In linea con quanto già emerso nel precedente studio di impatto del 2014, i lavori constatano infatti che Erasmus+ aumenta il successo degli studenti nella vita personale e professionale e rende più innovative le università.

Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, dichiara: “È straordinario come Erasmus+ consenta ai giovani di riuscire nel moderno mercato del lavoro e in una società più diversificata. Sono lieto di constatare che i laureati Erasmus+ si sentono più pronti ad affrontare nuove sfide, hanno migliori prospettive di carriera e sono più consapevoli dei benefici che l’UE apporta alla loro vita quotidiana. Allo stesso tempo, le università che partecipano a Erasmus+ non solo sono più internazionali, ma rispondono anche meglio alle esigenze del mondo del lavoro.

Nel solo Impact Study dedicato all’Istruzione Superiore sono quasi 77 000 le persone intervistate tra studenti e membri del personale e più di 500 organizzazioni coinvolte in tutti i Paesi partecipanti al Programma (Programme Countries).

Alcuni tra i più importanti dati emersi rispetto alla popolazione studentesca ci dicono che:

  • l’80% circa degli studenti con una esperienza di mobilità internazionale trova lavoro entro 3 mesi dal conseguimento del titolo
  • Il 72% afferma di essere stato agevolato nella ricerca di una prima occupazione post lauream
  • Il 40% degli studenti in mobilità Erasmus per tirocinio si è visto offerto un contratto di lavoro formale dall’impresa ospitante mentre il 75% ha sviluppato uno spiccato spirito di autoimprenditorialità e quindi ha pensato di aprire o ha aperto una impresa
  • I 3/4 degli studenti affermano di aver capito cosa voler fare nel proprio percorso di vita dopo gli studi
  • 9 su 10 riconoscono di aver sviluppato forti competenze trasversali quali flessibilità, lavoro di gruppo, capacità comunicative e interculturali

Inoltre, tra gli studenti Erasmus, i giovani della regione dei Paesi orientali risultano avere un sentimento di identità europea più spiccato, seguiti dal blocco dei Paesi dell’area meridionale.
In generale, il 32% dei partecipanti si dichiara solo o primariamente un cittadino europeo laddove la percentuale scende al 25% prima del periodo di mobilità Erasmus

Tra le love stories…

  • Il 23% di laureati ex Erasmus ha una relazione con un partner di nazionalità diversa dalla propria
  • Più del 54% di questo campione ha incontrato il proprio partner durante la mobilità internazionale Erasmus
  • In 1/5 dei casi il partner è stato incontrato nel corso della mobilità internazionale Erasmus
  • e il 16% di coppie Erasmus con più di 27 anni ha figli

Questo e molto altro nell’interessantissimo Erasmus+ Higher Education Impact Study 

L’altro importante studio di impatto pubblicato dalla Commissione europea verte sulle Knowledge Alliances e i Partenariati Strategici realizzati in ambito Istruzione Superiore:

Study on the impact of Erasmus+ Higher Education Partnerships and Knowledge Alliances at local, national and European levels on key higher education policy priorities

 

Per approfondire:

 

Alessia Ricci
Ufficio comunicazione
Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire