Label europeo delle lingue 2018: cresce la qualità! Ecco i vincitori…

Valentina Riboldi Educazione adulti, Formazione, Lingue, Scuola, Università

Si è svolta questo lunedì 17 dicembre presso l’Indire la valutazione delle candidature per il Label europeo delle lingue, l’ambito riconoscimento spettante ai progetti “capaci di dare sensibile impulso all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue mediante innovazioni e pratiche didattiche efficaci. Si registra un’alta qualità media, tanto che la Commissione di valutazione  – formata da esperti linguistici delle principali associazioni di insegnanti, come Lend e Ilsa, e dai rappresentanti degli Istituti di lingua e cultura in Italia, come Goethe-Institut, Institut français e Consejería de Educación dell’Ambasciata di Spagna, nonché da membri interni dell’Agenzia nazionale Erasmus, delle Unità nazionali eTwinning ed Epale e ricercatori Indire – ha deciso di assegnare quest’anno ben 16 Label.

Si vanno così a coprire i diversi settori dell’istruzione, dalla scuola (primaria e secondaria) fino all’educazione degli adulti, passando per l’Università, che non ha mancato di fornire il suo supporto in termini di ricerca e innovazione in una virtuosa collaborazione con gli istituti scolasti e i centri Eda, o in taluni casi anche in autonomia.

Se, tra le lingue target, è ovviamente l’inglese a farla da padrone, vi è comunque una ricca rappresentanza delle principali e più studiate lingue europee – leggi: francese tedesco e spagnolo – mentre in molti progetti, soprattutto quelli scaturiti nell’ambito di Erasmus+ o eTwinning, si registra l’apprezzabile utilizzo di tutte le lingue del partenariato, i cui rudimenti sono stati proposti agli alunni, insieme agli elementi basilari della cultura dei paesi di appartenenza. E così vediamo di volta in volta comparire il portoghese, il greco, lo svedese, il turco e altre ancora, a formare uno stimolante crogiuolo multiculturale.

Cresce anche l’attenzione per l’italiano L2, con interessanti sinergie a livello territoriale tra Regioni Università e CPIA, vedi il caso dell’Umbria, oppure con la redazione di manuali specifici dedicati al livello pre-A1, settore finora rimasto sguarnito. Da segnalare anche un progetto focalizzato sulla lingua sarda, grazie al quale tre Istituti comprensivi della provincia di Sassari, distribuiti su 20 comuni diversi, hanno ampliato l’offerta formativa inserendo l’insegnamento della lingua autoctona nei diversi livelli, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, per portare gli allievi al raggiungimento di un bilinguismo consapevole e riflessivo, con corrispondente crescita identitaria.

Sul fronte del multilinguismo, spicca l’idea di Ca’ Foscari di dar vita ad una “archeoschool” per studenti liceali e universitari (oltre 600 in totale, dai 15 ai 45 anni!), finalizzata a stimolare la comprensione dell lingue neolatine e neogreche a partire dalle competenze in lingue classiche, scegliendo il teatro antico come luogo ideale per approfondire il rapporto tra le lingue e i beni culturali –archeologici. Anche Unistrasi si è impegnata su questo fronte, con un progetto per la didattica plurilingue nella scuola primaria.

Quanto alla distribuzione territoriale delle candidature, l’intera penisola è rappresentata, dalla Val d’Aosta alla Puglia, isole comprese, ma particolarmente folta è risultata la rappresentanza del Meridione, anche con centri minori, tra i progetti vincitori, con Label che prendono la via di Portici ed Ercolano (NA), Bari, Santa Cesarea Terme (LE), Pontecagnano Faiano (SA), Soverato (CZ), Perfugas (SS), lanciando un segnale in controtendenza con molte classifiche apparse sulla stampa in questi giorni, il che fa ben sperare.

La lista completa dei progetti vincitori è disponibile qui , ma presto sarà anche realizzata una rassegna ove sarà possibile approfondire il contenuto di tutti i progetti vincitori, mentre per la premiazione si rimanda alla prestigiosa cornice del Festival d’Europa, che si terrà, come ogni anno alterno, nei giorni dal 7 al 9 maggio a Firenze.

GUARDA L’ELENCO DEI RICONOSCIMENTI 2018

A tutti i partecipanti, anche ai numerosi progetti che per pochi punti non hanno ottenuto il riconoscimenti, ma che hanno comunque svolto un ottimo lavoro, i complimenti della Commissione di Valutazione e di tutta l’Agenzia nazionale Indire, con la speranza di un futuro sempre più multilingue.

di Lorenza Venturi
Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, Unità EPALE e Studi Analisi