L’educazione degli adulti per il dialogo e l’inclusione: nuovi progetti in vista dal seminario TCA di Palermo

Alessandra Ceccherelli Educazione adulti, Epale, Inclusione, Risultati TCA, TCA

Vedere nascere un progetto europeo è una esperienza professionale, ma  sopratutto umana, unica e irripetibile.  L’Agenzia Erasmus+ per il 2016 ha deciso di dedicare un seminario europeo al settore dell’educazione degli adulti, “Adult education in Erasmus+ to promote intergenerational and intercultural dialogue to build a society of inclusion and integration”. Motivo principale, l’urgenza di recuperare e raccogliere le esperienze e le progettazioni nell’ambito dell’apprendimento degli adulti, per promuovere così una nuova visione della società europea. L’aumento dei flussi di migrazione tradizionale e negli ultimi anni del fenomeno dei richiedenti asilo insieme con l’invecchiamento della popolazione europea richiedono e meritano una riflessione ed una progettazione sia dell’apprendimento individuale (lingue, conoscenze di base, competenze trasversali e valori delle società ospitanti) sia dell’apprendimento sociale (la comprensione interculturale e intergenerazionale, il rispetto reciproco, il riconoscimento dell’identità propria e dell’altro) rivolto sia ai cittadini migranti sia agli autoctoni.

In questo seminario più di 40 partecipanti di 16 paesi europei hanno riflettuto  e posto le basi per nuove idee intorno all’agire dei cittadini attivi in una società multiculturale e multietnica e sul ruolo fondante dell’educazione degli adulti per sostenere un percorso di trasformazione sociale includente e democratico.

G70A8738L’evento si è svolto dal 13 al 15 Ottobre a Palermo. La scelta della location è stata determinata da due fattori, il primo riguarda la terra che ci ha ospitato. Il welcome di Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+, che ha aperto i lavori seminariali, ha colto pienamente il senso di incontrare i colleghi europei in una regione dove da sempre la convivenza di culture ha prodotto la civiltà dell’accoglienza come ricchezza e crescita.

Il dialogo interculturale può e deve passare attraverso lo scambio e il confronto intergenerazionale tra adulti e giovani, nei luoghi condivisi della comunità, della  famiglia, del lavoro, nella vita sociale e culturale. Le nuove politiche attive in Europa e nel mondo, dovranno essere in grado di far crescere e migliorare gli spazi, le opportunità, i metodi, i contenuti e gli incentivi per adulti con scarse competenze di base, in particolare per i migranti e i rifugiati, uomini e donne, soprattutto giovani, al fine di costruire una piena cittadinanza attiva per tutti che faccia leva sulla diversità e la ricchezza delle culture, in una società della pace e non della paura.

Per facilitare e  sviluppare il dibattito tra i partecipanti, abbiamo individuato tre macro tematiche che si coniugano con altri argomenti significativi che si collegano agli obiettivi del seminario: l’educazione degli adulti per promuovere il dialogo interculturale e intergenerazionale per costruire una società dell’inclusione sociale e dell’integrazione.

 

Le tre Macro aree:

 

Nuovi approcci didattici e  metodologici per l’inclusione

  • G70A8731Una società europea a misura di tutti e tutte: percorsi di solidarietà e apprendimento intergenerazionale ed interculturale per la creazione di nuove competenze e conoscenze di cittadinanza europea
  • Contesti, competenze e conoscenze per una società inclusiva, intelligente e sostenibile : imparare a valorizzare i propri saperi e la propria identità, per conoscersi e sentirsi uguali e diversi
  • L’organizzazione dell’offerta formativa, le professionalità e la didattica nei centri di educazione degli adulti: scambio di esperienze nel settore formale e non formale

Cultura e tradizioni

  • Percorsi di valorizzazione del patrimonio culturale dei migranti: lingue, tradizioni, arti, stili di vita che si parlano, si trasformano e non si respingono
  • Le arti (teatro, musica, arti figurative, performance, etc.) e lo sport come dispositivi educativi: buone pratiche per l’inclusione creativa
  • Buone pratiche di educazione comunitaria per la cultura di pace e contro hate speech

Scambio di buone pratiche per facilitare il dialogo interculturale e intergenerazionale

  • I luoghi del dialogo interculturale e intergenerazionale
  • Le lingue, i dialetti e le tradizioni come laboratorio di costruzione di conoscenze e competenze attraverso le culture e le generazioni
  • La formazione continua degli educatori e degli operatori sociali come facilitatori del cambiamento sociale e mediatori tra culture e generazioni

Prima giornata dei lavori seminariali

Il tema centrale del seminario è stato introdotto dalla coordinatrice Sara Pagliai la quale ha focalizzato molto bene il significato della tematica scelta, richiamando l’attenzione su aspetti sociali e culturali legati alla storia antica e moderna della Sicilia, culla di saperi e culture molto diverse tra loro, rispettando la diversità degli altri come valore di tutti.  Quello stesso mar  Mediterraneo, bacino di grandi civiltà e culture, oggi è  costantemente segnato dalla disperazione che può diventare speranza. Chi meglio della Sicilia, ha sottolineato la coordiantrice, può capire cosa significhi non conoscere la lingua, non riconoscere i sapori e i luoghi del proprio paese di origine. La tradizione dell’accoglienza è costruita sull’impegno e l’intelligenza di molte persone che si dedicano giornalmente all’integrazione, trovando e modi per l’inclusione sociale.

Gilda Esposito, ricercatrice presso l’Università di Firenze, ha inaugurato la sessione speeches, con una presentazione, Handicraftsmen of peace: weaving the threads of intercultural and intergenerational adult education in Europe incentrata su alcune parole chiave:

  • innovazione sociale ed pratiche educatie nella società di transizione
  • didattica e delle arti per l’apprendimento inclusiva in contesti pluri-culturali
  • apprendimento comunitario oltre i confini interculturali e intergenerazionali

G70A8747Gilda Esposito è riuscita molto bene a focalizzare l’attenzione di tutti su concetti chiave, quali ad esempio attraverso dati statistici che raccontano la nuova sfida delle migrazioni di massa e dell’invecchiamento. Alcuen domande fondamentali (Chi siamo veramente, Quali sono i nostri bisogni? Quali sono i nostri valori comuni? Di cosa abbiamo bisogno? Cosa possiamo fare?) hanno introdotti molti spunti di riflessione e di confronto, sviluppati durante i gruppi di lavoro.

I dati Eurostat 2014, ci mostrano due facce dello stesso fenomeno: l’evidenza dei numeri degli immigrati e la percezione che abbiamo. Le sfide della nuova Europa, arricchita da nuove culture e linguaggi,  dovrà affrontare la quastione demografica (popolazione europea che invecchia e migrazione), una crescita sostenibilie e intelligente e l’occupabilità in un mondo globalizzato, nuove alleanze tra il settore privato e pubblico per un nuovo welfare, rafforzare la cultura della pace e non dell’odio,  una vera  identità Europea  che tenga conto  del  movimento di base, maggiore  cura e attenzione al pianeta che ci ospita per creare una ‘economia’ della felicità. (Le slide della presentazione Prezi sono online, e la scheda di presentazione dell’intervento è disponibile online).

La prima giornata di lavoro si è conclusa con la presentazione di una buona pratica. Protagonista Maja Brkusanin del CESIE di Palermo ha illustrato il progetto ALCE, Appetite for Learning Comes with Eating.(guarda le slide della presentazione ALCE_Dissemination_contact seminar Palermo

Il focus del progetto è sviluppare il dialogo interculturale e intergenerazionale tra i due gruppi di destinatari, donne over 60 e giovani immigrati tra i 18 e i 40 anni. L’obiettivo principale del progetto , sottolinea  Maja, è  incoraggiare l’apprendimento degli adulti tramite il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze (letterarie, civiche, imprenditoriali), organizzando attività legate alle  tradizioni culinarie e metodi curativi naturali, eventi culturali, apprendimento in mobilità. Tra i prodotti finali  la creazione di un libro che raccoglie le ricette tradizionali e i rimedi e  un manuale pedagogico sugli approcci innovativi per stimolare l’apprendimento intergenerazionale e interculturale (www.appetiteforlearning.eu).


Il ‘mercatino’ europeo

Il pomeriggio si è concluso con  una sezione dedicata alla degustazioni di alimenti tipici di diversi paesi europei che i partecipanti hanno portato dalle loro località. Uno scambio di profumi e sapori per un ‘gustoso’ apprendimento reciproco, in uno spirito di cordialità e accoglienza.

 Eu-Fair Collage

Seconda giornata dei lavori seminariali

Il cuore di un seminario di contatto risiede nei gruppi di lavoro che si sono creati spontaneamente prima e durante l’European fair. Le tematiche individuate dall’Agenzia sono state trascritte su alcune lavagne sulle quali i partecipanti, secondo i loro interessi, hanno poi scritto il loro nome.

La formazione dei gruppi è un momento sempre misterioso e complesso, ma dopo alcune incertezze si sono creati ben 5 working group, supportati dallo staff dell’Agenzia.

I primi risultati sono le idee condivise. Di fatto non è facile in meno di 24 ore realizzare una bozza di progetto europeo con persone mai conosciute prima in un contesto diverso dal proprio ma la voglia di conoscere e imparare ha premiato lo sforzo dei partecipanti di condividere le loro idee e comporle in modo innovativo in 5 partenariati strategici.

groupsGli argomenti e le tematiche sviluppate sono state poi strutturate come  scambio di buone pratiche e progetti  per l’innovazione, secondo le tipologie previste dall’azione chiave 2 del programmma Erasmus+. I partenariati coordinati dall’Italia sono tre di cui uno per l’innovazione e la ricerca, Blooming People, incentrato su l’integrazione dei rifugiati attraverso le life skills allo scopo di creare un curriculum e prevedere alcune attività di entrepreneuship. I paesi coinvolti sono Grecia, Estonia, Germania, Belgio, Ex Repubblica di Macedonia e Polonia (vedi la sintesi pdf: Blooming people).

Il partenariato strategico  Changes and challenges of community learning in front of the refugee wave: from Greece to Finland, coordinato dall’Università di Firenze, con l’obiettivo di sviluppare un modello di formazione innovativo con l’intento di  sviluppare e di  riconoscere competenze trasversali degli immigrati e delle comunità locali insieme, attraverso le arti e design sociale (vedi la sintesi pdf: From Greece to Finland).

Il terzo progetto, Win – Weaving inclusion,  coordinato dall’Istituto Tecnico Economico Commerciale Ferruccio Corinaldesi,  si struttura su due elementi chiave del seminario: integrazione e territorio, la diversità come competenza interculturale (vedi la sintesi pdf: Weaving inclusion )

Gli altri due progetti, incentrati su scambio di buone pratiche sono: Goldens Links, coordinato dal Belgio, e How to improve migrants well-being through language learning?, il cui capofila è l’Estonia.

G70A8806Questi progetti hanno ancora molta strada da percorrere ma le premesse sono state molto promettenti.  Siamo fermamente convinti che il vero successo dei progetti Erasmus+  risieda nella volontà e nella curiosità di mettersi ancora una volta in gioco, la voglia di lavorare insieme per crescere insieme, nella convinzione che non è semplice cambiare il mondo, ma è bello provarci.

La presentazione di Laura Nava, Capo dell’Unità di gestione del programma per il settore Adulti e Scuola, ha illustrato quali sono le opportunità di Erasmus+ per l’educazione degli adulti, dando una panoramica delle possibili attività finanziate dal programma e degli elementi di progettazione di cui è necessario tenere conto nella stesura dettagliata della proposta. Le scadenze sono ora state pubblicate nel Bando Erasmus+ 2017.

Il seminario è stato anche l’occasione per presentare EPALE, Electronic Platform for Adult Learning in Europe, la piattaforma multilingue nata nel 2015 e rivolta specificamente al settore Adulti per promuovere la qualità dell’offerta formativa nel settore formale, non formale informale. EPALE è anche il Cercapartner ufficiale per progetti Erasmus+ (e non solo) e un valido strumento di disseminazione delle pratiche di Adult Learning attuate nei diversi paesi europei. Guarda l’animazione video per saperne di più su EPALE.

 

di Angela Miniati

Erasmus+ Unità Studio e Analisi

 

Tutte le foto del seminario sono raccolte in un album sul canale Facebook dell’Agenzia

Guarda la video-galleria fotografica con i momenti salienti dell’evento

 

Qui puoi visionare il servizio sul seminario di Palermo, a cura dell’Agenzia Dire: