The Solomon R Guggenheim Foundation

Istruzione

Oggetti Migranti

Il progetto OGGETTI MIGRANTI, promosso dalla The Solomon R. Guggenheim Foundation ha coinvolto circa 1000 studenti della scuola dall’infanzia alla secondaraia di 2° grado e di corsi di italiano ( CPIA, Sprar, etc.), circa 70 docenti di varie discipline, sei educatori museali,  due ricercatrici del progetto MILE dell’Università Ca’Foscari di Venezia e un referente del Dipartimento Educazione del museo.

La diffusione di un “nuovo” multilinguismo, caratterizzato dall’uso di lingue che non provengono da aree contigue o vicine (Aronin  & Hufeisen, 2009) e l’aumento di studenti purilingui nelle scuole stanno spingendo le istituzioni che si occupano di istruzione ed educazione a studiare e progettare modelli rinnovati volti alla promozione di un’educazione sempre più plurilingue e pluriculturale.

In questo scenari, il progetto “Oggetti Migranti” è nato proprio dalla volontà della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia di avere un ruolo centrale nella valorizzazione della ricchezza linguistica e culturale delle classi che visitano il museo e si è inserito all’interno di una serie di attività collaterali (progettate dal Dipartimento Educazione del museo) della mostra temporanea “Migrating Objects: arte dall’Africa, dall’Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim”, tali attività erano volte  ad approfondire il tema centrale della mostra, ossia quello della migrazione e delle intersezioni di valori culturali, sociali e simbolici generati dagli spostamenti di persone ed oggetti da un luogo ad un altro

L’idea iniziale prevedeva, grazie alla collaborazione dello stesso museo con diverse istituzioni formative e culturali (es.scuola CPIA, associazioni che lavorano con migranti) presenti sul territorio, delle visite-laboratorio della mostra condotte dagli operatori museali con il supporto degli insegnanti, che incorporassero delle attività volte a incoraggiare l’uso di tutte le lingue (nonché dialetti) conosciute dagli studenti.

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
Due erano infatti gli obiettivi primari del progetto , strettamente interconnessi tra loro

  • Da un lato, far conoscere la storia e l’identità degli oggetti esposti, i quali spesso hanno subito una narrativa imposta dalla cultura occidentale, attraverso il racconto del loro spostamento, del loro contatto con artisti e collezionisti occidentali e delle intersezioni di valori culturali, sociali e simbolici che da questi spostamenti sono scaturiti
  • Dall’altro, valorizzare la ricchezza linguistica e culturale delle classi che visitano la mostra, attraverso il translaguaging, approccio didattico volto a promuovere un uso strategico dell’intero repertorio linguistico degli studenti, legittimare la pluralità e una visione non gerarchica delle lingue, nonché favorire l’empowerment degli studenti con background migratorio.

ATTIVITA’ SVOLTE
A causa dell’emergenza Covid-19, e della conseguente chiusura degli spazi museali, sono stati realizzati dei video che permettessero, seppur in modalità virtuale, alle classi coinvolte, di avere comunque accesso ala mostra, in linea con gli obiettivi summenzionati.
I video sono stati progetttati sulla base della struttura costruita per le visite-laboratorio (visto il medium con una durata ridotta) e condivisi con tutti i docenti che avevano aderito al progetto.

Vista la specificità del progetto, il museo ha deciso di richiedere la collaborazione del gruppo di ricerca MILE – Museum and Innovation in Language Education dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, le cui ricercatrici indagano potenzialità e criticità dell’apprendimento linguistico in contesti out of school ( es. musei, siti del patrimonio culturae e scientifico ecc.), esplorando diversi filoni, dal CLIL, all’apprendimento della L2 o all’educazione plurilingue.

Tale collaborazione ha permesso al museo sia di formare i propri educatori sui temi dell’educazione linguistica plurilingue, e più nello specifico sulla didattica del translaguaging, sia di costruire delle attività che tenessero in considerazione tanto gli obiettivi educativi del museo quanto i bisogni specifici delle scuole e dei aprtecipanti che hanno aderito al progetto.

SOGGETTI COINVOLTI
Il progetto ha coinvolto due diversi target:

  • Studenti della scuola di ogni ordine e grado della regione Veneto.
    Per questo target “Oggetti Migranti” è parte del più ampio progetto A scuola di Guggenheim(ideato nel 202 dal museo e realizzzato grazie alsostegno della stessa Regione) , il quale ha come obiettivo quello di educare bambini e ragazzi all’arte moderna e contemporanera per stimolare il loro senso critico ed estetico rispetto al mondo che li circonda attaverso una metodologia basata sulla collaborazione tra i docenti delle scuole e lo staff del Dipartimento Educazione del museo (il progetto prevede infatti sia un momento in classe sia uno al museo), la valorizzazione della figura dell’insegnante come mediatore per la formazione degli studenti, la mutlidisciplinarietà come metodo di insegnamento e appprendimento, lo studio progettuale a scuola come momento preparatorio alla visita al museo, il contatto con l’opera d’arte come momento imprescindibile di tutto il progetto, nonché la sintesi e la condivisione delle metodologie applicate e dei risultati ottenuti
    Le schede didattiche redatte dagli insegnanti sono disponibili qui:
    a scuola di Guggenheim
  • Studenti adulti, giovani adulti e adolescenti di italiano L2 coinvolti in corsi promossi da diverse istituzioni, associazioni, cooperative ecc. dalla città di Venezia

 


The Solomon R. Guggenheim Foundation
Dorsoduro 701, Venezia
email: info@guggenheim-venice.it
sito ufficiale: www.guggenheim-venice.it
Referente del progetto: Elena Minarelli, Manager for Education
eminarelli@guggenheim-venice.it