Mobilità: insegnanti, universitari e staff per l’educazione degli adulti che partiranno nel 2017

Elena Maddalena Educazione adulti, Scuola, Università

Un 2017 con il segno positivo quello registrato dall’Agenzia Erasmus+ INDIRE per la mobilità degli insegnanti, degli studenti universitari e del personale impegnato nell’educazione degli adulti. Dal 2016 le percentuali di partecipazione sono cresciute in tutti i settori, con picchi per quanto riguarda la mobilità per studio e tirocinio all’università e incrementi nel mondo della scuola e nell’educazione degli adulti, come mostrano le infografiche qui sotto.

 

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Nell’ambito Istruzione scolastica l’Agenzia ha ricevuto ha ricevuto 662 candidature di cui sono stati approvati, dopo selezione formale e qualitativa, 120 progetti che consentiranno a 2.561 (+3% rispetto al 2016) persone tra insegnanti, dirigenti e personale amministrativo della scuola di effettuare un’esperienza di mobilità europea per un corso di formazione, job shadowing (attività di osservazione sul campo) o incarichi di insegnamento. L’impegno finanziario per sostenere la mobilità in quest’ambito è di 5.288.751 euro (+22,6% rispetto al budget 2016). Ogni progetto in media consentirà la mobilità di 21 persone, mentre le regioni più attive sono la Campania, la Sicilia e la Puglia.

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Per l’anno accademico 2017/2018 l’Agenzia ha attribuito i fondi per finanziare le attività di mobilità Erasmus+ di 32.109 studenti italiani. Tuttavia, sulla base dei numeri della partecipazione alla mobilità negli anni precedenti, si stima una crescita di oltre il 40% del numero degli studenti in mobilità in partenza dagli Atenei italiani. Ciò significa che gli universitari italiani in uscita nel 2017/18 saranno circa 41.000.

Per quanto riguarda l’anno accademico appena concluso (2016/2017), il budget disponibile in Italia per finanziare attività di mobilità e progetti di cooperazione è stato di oltre 104 milioni di euro, di cui 72 milioni di euro per l’Università. L’Agenzia ha impiegato il 95,6% del budget disponibile e ha utilizzato i fondi residui per finanziare le borse Erasmus di studenti e personale universitario con bisogni speciali.

Dall’inizio del programma (1987) fino a oggi, gli studenti universitari complessivamente coinvolti a livello europeo hanno superato i 4 milioni. L’Italia ha contribuito per il 10%, posizionandosi tra i quattro principali paesi per numero di giovani in partenza per esperienze di studio verso destinazioni europee (dopo Spagna, Germania e Francia). Una nota a parte riguarda il tirocinio, dove l’Italia ha raggiunto il terzo posto in Europa dopo Francia e Germania.

Se si guarda all’accoglienza il nostro paese è al quinto posto, poco dopo Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, con 21.915 studenti europei ospitati nelle nostre università nel 2015-16.

Rispetto alla mobilità in uscita, nell’anno accademico 2015-2016 (anno su cui sono disponibili dati definitivi) l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire ha ricevuto 245 candidature da parte di Istituti di Istruzione Superiore per le attività di scambio previste con i Paesi del programma, che includono gli Stati membri insieme a Islanda, Turchia, Liechtenstein, Ex Repubblica di Macedonia. Nel corso dell’anno sono partiti dall’Italia 33.977 studenti, di cui 7.666 per tirocinio, principalmente verso Spagna (9.903 studenti), Francia (4.319), Germania (4.036) e Regno Unito (3.082).

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Per quanto riguarda l’ambito Educazione degli adulti, le mobilità riguarderanno circa 406 persone (+8% rispetto al 2016), risultato dei 21 progetti vincitori presentati dalle organizzazioni nazionali che si occupano di apprendimento per adulti, per un finanziamento totale pari a 804.646 euro (+23% in confronto ai finanziamenti 2016). In quest’ambito le regioni più presenti sono il Lazio, la Puglia, la Lombardia e la Sardegna. Nel complesso, rispetto alle 95 candidature ricevute dall’Agenzia, verranno finanziati il 22,1% dei progetti presentati, con un incremento del tasso di approvazione del 6% rispetto al 2016.