Rapporto ombra sulla valutazione intermedia del Programma Erasmus+, settore Gioventù

Sara Pietrangeli Giovani, Pubblicazioni

La ricerca, promossa dal Forum europeo della gioventù, è stata effettuata sulla base delle tematiche trattate nel Rapporto di valutazione intermedia redatto dalla Commissione europea. Comprende, però, anche temi aggiuntivi, partendo dal punto di vista di un importante gruppo di utenti, i giovani e le organizzazioni giovanili, che hanno dato il loro contributo all’indagine.

Complessivamente, l’indagine descrive il capitolo Gioventù di Erasmus+ come un’opportunità unica per i giovani in Europa e oltre l’Europa, ma potrebbe essere molto di più e l’impressione prevalente è che il suo pieno potenziale debba ancora essere realizzato.
Per riorientare lo sviluppo del Programma in questa direzione è necessaria un’ampia varietà di misure di natura pratica e politica: lo sviluppo di un approccio realmente partecipativo alla governance del Programma; una maggiore attenzione alla promozione della partecipazione attiva dei giovani al processo decisionale politico a tutti i livelli di governance nell’’UE e nei Paesi partner; un maggior equilibrio dei finanziamenti per il capitolo Gioventù; una radicale semplificazione del Programma per renderlo veramente accessibile a qualsiasi organizzazione giovanile e, in particolare, a coloro che lavorano con i giovani con minori opportunità.

PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA E MESSAGGI CHIAVE

•  Analogamente ai precedenti programmi, il capitolo Gioventù di Erasmus+ è una misura di sostegno importante ed unica per le organizzazioni giovanili e l’animazione socioeducativa, senza i cui finanziamenti gran parte del lavoro svolto sarebbe stato impossibile. Tuttavia, l’enfasi del capitolo Gioventù si è spostata dal ruolo dell’apprendimento collettivo in direzione dell’apprendimento in dividuale e dai finanziamenti per il conseguimento delle differenti mission delle organizzazioni giovanili verso il finanziamento di progetti che rispondono a priorità istituzionali specifiche.

•  I risultati e i benefici della partecipazione al Programma sono di ampia portata e sono ancora più evidenti per i giovani con minori opportunità. Vi sono alcuni ricadute naturali anche sulle competenze e capacità delle organizzazioni, ma l’impatto a livello sistemico sulle politiche nazionali a sostegno dello sviluppo dell’animazione socioeducativa, della vita associativa e della sostenibilità delle organizzazioni giovanili in Europa non è così evidente.

•  Il livello generale dei finanziamenti disponibili attraverso il capitolo Gioventù non ha precedenti, eppure la sua azione non sta ancora raggiungendo una massa critica. Le organizzazioni giovanili hanno difficoltà ad accedere a questi finanziamenti, non trovandosi in condizioni di parità con altri beneficiari e avvertendo uno svantaggio rispetto ad enti pubblici e privati, che dispongono di più personale e risorse, di capacità di sviluppo di progetti su larga scala, di gestione di consorzi intersettoriali e di procedure amministrative complesse.

•  L’efficacia e l’efficienza del Programma potrebbero essere migliorate: le organizzazioni giovanili beneficiarie continuano a scontrarsi con il lungo processo di presentazione delle domande, la complessità delle procedure, l’onere amministrativo connesso alla richiesta e al ricevimento di una sovvenzione dal capitolo Gioventù e con i diversi strumenti ICT. Alcune specifiche semplificazioni procedurali sono state utili, in particolare il sistema di finanziamento forfettario; tuttavia, nel complesso, c’è la percezione che il Programma sia eccessivamente burocratico e non abbastanza user-friendly e richiederebbe un’ulteriore significativa semplificazione, in particolare per le organizzazioni giovanili meno consolidate o per quelle che lavorano con giovani con minori opportunità.

•  L’accessibilità del Programma alla più ampia gamma possibile di giovani in tutta Europa e oltre l’Europa continua ad essere una preoccupazione importante per le organizzazioni giovanili. Il capitolo Gioventù serve all’inclusione, ma le organizzazioni giovanili sono preoccupate della sua capacità di raggiungere gli obiettivi di inclusione attraverso i format di progetto attualmente in vigore e con la sua attuale dotazione finanziaria che, a loro avviso, non tiene sufficientemente conto degli ostacoli alla partecipazione vissuti dai giovani, in particolare quelli con minori opportunità.

•  La rilevanza del capitolo Gioventù è indiscussa per molti aspetti: promuove un’ampia gamma di tematiche importanti per le organizzazioni giovanili, per lo sviluppo dell’animazione socioeducativa e delle politiche giovanili, fornisce importanti finanziamenti e si rivolge ai giovani con minori opportunità. C’è però la percezione che potrebbe esserci maggiore enfasi sulla missione “tradizionale” dell’animazione socioeducativa, emersa attraverso i programmi istituzionali europei (cittadinanza e impegno civico, sviluppo della società civile, partecipazione dei giovani, educazione non formale, piuttosto che la disponibilità del mercato del lavoro e l’agenda delle competenze), soprattutto in un momento in cui molti Paesi non investono più su queste tematiche.

•  Mentre la coerenza generale e la complementarietà sono state migliorate (allineamento con i vari programmi politici dell’UE, ecc.), una maggiore cooperazione intersettoriale con altri settori interessati dal Programma sarebbe accolta con favore. Si ritiene manchino misure specifiche per promuovere la cooperazione intersettoriale e le sinergie.

•  Il valore aggiunto del finanziamento del capitolo Gioventù è indiscusso, tuttavia le organizzazioni giovanili pongono la seguente questione: qual è il valore aggiunto che il Programma apporta al progetto europeo? Le organizzazioni giovanili auspicherebbero che il Programma ponesse nuovamente l’accento sulla dimensione europea, sul rafforzamento di una nuova narrativa per l’ideale europeo, che molti considerano il loro core business. La mobilità europea per l’apprendimento tra i giovani si svolge in un contesto completamente diverso da quello in cui è stato concepito il Programma Erasmus+. Molti dei giovani che hanno partecipato a progetti finanziati dal capitolo Gioventù hanno conosciuto la libertà di movimento, le compagnie aeree low-cost, ma che tipo di Europa vogliono vedere emergere? I risultati rilevano che i progetti con questo tipo di riflessione non sono necessariamente individuati come priorità nel capitolo Gioventù.

•  In termini di contributo del Programma alla sostenibilità delle organizzazioni giovanili e della vita associativa/società civile in Europa, c’è la forte percezione che senza Erasmus+ le cose sarebbero andate peggio, ma attualmente il Programma non sta offrendo il suo massimo potenziale. Le organizzazioni giovanili indicano un complesso di fattori, tra cui i problemi strutturali già citati ed un gap di percezione rispetto allo scopo principale del Programma: coloro che ritengono che il capitolo Gioventù sia di supporto alle organizzazioni giovanili come attori chiave di una società civile europea e coloro che credono che il Programma promuova la cooperazione europea per migliorare la mobilità per l’apprendimento.

ALCUNI SUGGERIMENTI CONCRETI PER MIGLIORARE

Sulla base del contributo delle parti interessate, sono stati identificati una serie di suggerimenti molto pratici per migliorare il funzionamento dell’attuale capitolo Gioventù e perché possa raggiungere il suo pieno potenziale.

Amministrazione e burocrazia
•  Semplificare e alleggerire tutte le procedure amministrative.
•  Adottare misure per attuare seriamente il principio di proporzionalità, in modo tale che a dimensioni minori di finanziamento corrispondano minori oneri amministrativi.
•  Considerare l’introduzione di scadenze ravvicinate per specifici format di attività (in particolare quelli di KA1).
•  Reintrodurre le procedure di applicazione centralizzate per determinati tipi di applicant (in particolare, i consorzi guidati da INGYO).
•  Rielaborare la guida all’utente in modo che sia più breve e le informazioni del capitolo Gioventù siano facili da trovare e da capire, sia per i giovani sia per le organizzazioni (linguaggio giovanile/semplice).
•  Studiare le discrepanze tra i processi di valutazione nelle Agenzie nazionali, con l’obiettivo di sviluppare un approccio più armonico.
•  Fornire un orientamento più approfondito ai valutatori dei progetti, affinché utilizzino un approccio “standard”.
•  Adottare misure per ridurre i tempi di risposta per le richieste di finanziamento e per le altre procedure.

Finanziamento e allocazione
•  Adattare i regolamenti finanziari al fine di riconoscere esplicitamente il valore del volontariato giovanile come parte del “contributo proprio” dei candidati al budget del progetto.
•  Riflettere su come il capitolo Gioventù possa raggiungere un ampio numero di mobilità con lo stesso budget senza sacrificare la qualità dell’apprendimento.
•  Aumentare la dotazione finanziaria complessiva per il capitolo Gioventù, al fine di sostenere tutti i progetti che hanno ricevuto punteggi elevati in fase di valutazione.

Criteri di ammissibilità per accedere ai finanziamenti
•  Riconsiderare l’ammissibilità del settore profit ai finanziamenti del capitolo Gioventù di Erasmus+.
•  Riconsiderare i criteri di selezione che potrebbero svantaggiare alcune tipologie di organizzazioni candidate, come ad esempio la diversificazione del consorzio.

Format delle attività
•  Reintrodurre alcuni format di attività dai precedenti programmi, efficaci per promuovere lo sviluppo di progetti partecipativi guidati dai giovani su questioni di interesse dei giovani stessi e delle organizzazioni giovanili, in particolare iniziative giovani e progetti di democrazia giovanile.
• Introdurre format di attività che le organizzazioni giovanili possono utilizzare per capitalizzare le precedenti esperienze e i risultati dei progetti, come parte di una strategia più ampia (progetti multi-misura, progetti che durano diversi anni, progetti di follow-up, ecc.).
• Valutare l’opportunità di introdurre nuovi format di progetto per il raggiungimento di obiettivi strategici per la promozione di valori europei, cooperazione e integrazione, che prevedano più misure, periodi di tempo più lunghi, ecc.

Trasparenza
•  Rendere obbligatoria per le Agenzie nazionali la pubblicazione dei risultati della valutazione immediatamente dopo che i candidati sono stati informati della decisione.
•  Porre attenzione sul fatto che alcune organizzazioni giovanili percepiscono come politicizzata la valutazione dei progetti da parte di alcune Agenzie nazionali.
•  Rimuovere qualsiasi ostacolo all’accesso alle informazioni riguardanti i processi del capitolo Gioventù, compresi quelli gestiti dalla Commissione europea e dalle Autorità nazionali.

Accesso al Programma
•  Semplificare le procedure per accrescere e migliorare l’accesso al Programma, in particolare per i neofiti e per i giovani con minori opportunità.
•  Introdurre nuovi format di attività per raggiungere l’obiettivo specifico di portare più organizzazioni a lavorare con i giovani e sostenere quelli con minori opportunità.
•  Aumentare notevolmente le risorse per i progetti di inclusione di natura più strategica.
•  Migliorare in modo significativo la promozione del Programma per i giovani e fornire più supporto a beneficiari e potenziali candidati.

Qualità nel capitolo Gioventù
•  Alla luce dell’obiettivo ambizioso di Erasmus+ di realizzare 4 milioni di mobilità individuali entro il 2020, le preoccupazioni delle organizzazioni giovanili si indirizzano sulla preponderanza degli obiettivi numerici a scapito di altri obiettivi importanti, come ad esempio: la garanzia di qualità delle esperienze di apprendimento; l’offerta di una vasta gamma di opportunità di mobilità per l’apprendimento per un più ampio target di giovani.
•  Riconsiderare la strutturazione del finanziamento delle attività di mobilità individuali per garantire in particolare che gli scambi giovanili tornino ad un livello di qualità accettabile (preparazione, attività post-scambio, ecc.).
•  Promuovere l’innovazione nel settore dell’educazione e l’uso efficace di prodotti rilevanti dei progetti di larga scala per lo sviluppo della qualità del Programma.
Sinergie con altri programmi dell’UE e altri meccanismi di finanziamento
•  Rivedere i regolamenti e le procedure di finanziamento, al fine di rafforzare le sinergie tra il potenziale cofinanziamento del capitolo Gioventù di Erasmus+ e altre linee di finanziamento di progetti su tematiche legate ai giovani.
•  Esplorare la possibilità di integrare le tematiche giovanili in altri finanziamenti settoriali e inserire altre priorità settoriali nei progetti del capitolo Gioventù.
Cooperazione intersettoriale
•  Incoraggiare lo sviluppo di meccanismi di sostegno e di incentivi per le organizzazioni giovanili ed altri partner settoriali affinché cooperino l’uno con l’altro.

Ricerca e dati
•  Adattare e potenziare gli strumenti di raccolta dati in uso per monitorare le statistiche sul capitolo Gioventù, al fine di migliorare l’accuratezza del monitoraggio e della valutazione e consentire che le domande riguardanti l’accesso al Programma e la qualità degli interventi educativi possano essere utilmente valutati su base continua.
•  Ampliare la portata della valutazione del capitolo Gioventù, includendo indicatori di impatto oltre lo sviluppo delle competenze individuali e la valutazione continua del suo funzionamento.

Domande aperte
•  Adottare misure per garantire la compatibilità del Corpo europeo di solidarietà con Erasmus+ ed il successivo Programma. L’introduzione del Corpo europeo di solidarietà non dovrebbe andare a detrimento dell’educazione non formale e l’apprendimento informale del Programma attuale e successivo. Le preoccupazioni delle organizzazioni giovanili sul Servizio Volontario Europeo dovrebbero essere prese in considerazione.

Se vuoi saperne di più, puoi prendere visione del Rapporto ombra sulla valutazione intermedia del Programma Erasmus+:Gioventù

a cura di Paola Trifoni