SPHERE – studenti svantaggiati in ambito International Credit Mobility Erasmus

Alessia Ricci Università

Segnaliamo la pubblicazione dello studio commissionato dalla Commissione Europea al consorzio SPHERE (Università di Barcellona e European University Association) sulla politica di gestione intrapresa nei confronti degli studenti svantaggiati nell’ambito dell’International Credit Mobility Erasmus. Lo studio, disponibile al link: https://supporthere.org/sites/default/files/sphere_icm_report_final.pdf fornisce una serie di raccomandazioni formulate sulla base dei risultati ottenuti.

Incentrato su un puntuale target group, gli studenti provenienti dal Partenariato Orientale, il Sud del Mediterraneo e i Balcani Occidentali prende le mosse dalle misure adottate nel Vecchio Continente sull’inclusione degli svantaggiati, attingendo alle relazioni di monitoraggio presentate alla Commissione Europea dai National Erasmus+ Offices (NEOs), ai sondaggi on line o ai report Erasmus degli studenti, oltre che agli studi di settore degli esperti e al confronto tra NEOs e a cinque Agenzie Nazionali intervistate.

Di base, è risultata fortemente ostativa allo sviluppo di un supporto adeguato la mancanza di una definizione chiara del termine “svantaggio,” che oltre a risentire negativamente delle interpretazioni nelle diverse legislazioni, include fattori medici, psicologici, socio-economici, etnici, religiosi, politici, e di genere estremamente eterogenei.

La maggior parte degli studenti intervistati ha ritenuto poco pertinenti i quesiti loro posti per individuarne l’eventuale svantaggio, oltre che stigmatizzante la situazione dichiarata, soprattutto all’interno di determinate realtà. In aggiunta a ciò, sembrerebbe, sempre stando ai sondaggi, che le graduatorie stilate dagli Istituti, per quanto trasparenti, non garantirebbero né la priorità adeguatal’assegnazione di fondi in tempi brevi, particolarmente importante nel caso di studenti in condizioni socio-economiche difficili.

Tra le raccomandazioni, considerato l’entusiasmo che la partecipazione al programma crea, lo studio propone un monitoraggio più rigoroso e maggiore specificità per l’identificazione in una categoria specifica delle persone svantaggiate, oltre alla redazione di Linee Guida più complete da parte della Commissione, in uno sforzo sinergico con le autorità dei Paesi europei partecipanti al programma e ai paesi partner, in modo da favorire:

  1. l’applicazione dei principi di non discriminazione nelle relazioni formali con l’Unione Europea;

  2. una maggiore comunicazione diretta e reciproca tra NEO e NA;

  3. l’ottimizzazione delle procedure adottate dai panel di selezione;

  4. l’individuazione di opzioni su come risolvere al meglio gli ulteriori problemi finanziari (ad esempio, istituendo un costo unitario per coprire viaggio, visto e assicurazione);

  5. l’introduzione di misure per eliminare i ritardi nel pagamento delle borse di studio.

 

Michela Bucci
Ufficio gestionale settore istruzione superiore
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire