Sport e educazione degli adulti in Europa: binomio vincente!

Alessandra Ceccherelli Educazione adulti, Epale

Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata

Pierre de Coubertin

Cosa hanno in comune lo sport e l’educazione degli adulti? Lo sport è una pratica fisica che incide sul benessere a tutte le età e sempre più si promuove tra gli adulti, come attività di prevenzione, come comprovato antidoto all’invecchiamento cognitivo. Anche solo limitandosi a un comune target di destinatari, lo sport può essere considerato a pieno titolo argomento di pertinenza dell’educazione degli adulti. E’ esperienza comune che i vantaggi dell’attività sportiva si sperimentano praticando una qualsiasi disciplina, e che per ogni disciplina sono poi evidenti ulteriori ricadute specifiche.

Meno immediato, e sicuramente meno pubblicizzato, è il volto dello sport come mezzo per superare barriere sociali e fisiche, per sviluppare il senso della lealtà, per trovare soluzione a innumerevoli situazioni di svantaggio: in pratica uno strumento per l’inclusione sociale.

Da tempo l’Europa ha posto l’attenzione sul tema. Dopo aver scelto il 2004 come l’anno europeo dell’educazione attraverso lo sport per rafforzare i legami tra mondo dell’istruzione e mondo sportivo, nel 2007 con il Libro bianco sullo Sport il Parlamento europeo, per la prima volta, guarda alle attività sportive nel loro complesso, non solo come attività ludica e di svago, ma soprattutto come importante fattore di inclusione sociale, e si incoraggia a sostenere lo sport in quanto “fenomeno sociale ed economico d’importanza crescente che contribuisce in modo significativo agli obiettivi strategici di solidarietà e prosperità dell’Unione Europea”. Il documento sottolinea quindi i valori dello sport come elementi per lo sviluppo personale e collettivo: “Grazie al suo ruolo nell’istruzione formale e non formale, lo sport rafforza il capitale umano dell’Europa. I valori veicolati dallo sport aiutano a sviluppare la conoscenza, la motivazione, le qualifiche e la disponibilità a compiere sforzi personali.”

Nel 2014 con l’avvio del Programma Erasmus+, si è dato ulteriore seguito all’indicazione contenuta nei documenti europei, includendo tra gli ambiti di azione, accanto a Istruzione, Formazione e Gioventù, anche lo Sport –  gestito a Bruxelles dall’Agenzia esecutiva (EACEA) e a livello nazionale a Roma dall’Ufficio per lo sport, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri –  con specifiche linee di finanziamento (qui sono consultabili i progetti finanziati nel 2014 e 2015 in Italia).

I progetti di Erasmus+ Sport hanno sostenuto economicamente (e sostengono anche per quest’anno) azioni che mirino a:

– affrontare le minacce transfrontaliere per l’integrità dello sport;

– promuovere e sostenere la buona governance nello sport e le carriere parallele degli atleti;

– promuovere attività di volontariato, l’inclusione sociale e le pari opportunità nello sport

– aumentare la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica per la salute

– aumentare la partecipazione nello sport.

Ricordiamo infine che a settembre 2015 è stata istituita la prima Settimana europea dello Sport, una settimana ricca di eventi e iniziative a livello europeo, ma anche nazionale, regionale e locale.

Lifelong swimming

Sulla traccia segnata dalle indicazioni poltiche europee e seguendo gli obiettivi indicati nel testo di avvio del programma Erasmus+, anche per l’Educazione degli Adulti sono numerosi gli spunti da cogliere. Per questo EPALE Italia ha deciso di dedicare il suo focus tematico di inizio anno alle esperienze realizzate in collaborazione tra associazioni e enti sportivi. Da metà febbraio e  per tutto il mese di marzo saranno individuate e pubblicate nella piattaforma EPALE risorse, progetti e iniziative di sport nell’Educazione degli adulti  (rivolte quindi ai cittadini dai 16 ai 70 anni), e dedicando attenzione particolare a quelle attività che le associazioni, le fondazioni, le federazioni sportive, il CONI stesso insieme agli enti locali sul territorio rivolgono a chi soffre di svantaggi culturali o discriminazioni,  destinatari privilegiati, anche se non esclusivi, dell’EDA, e per i quali i benefici dello sport  possono essere molteplici e estremamente efficaci.

Un esempio: il progetto Lifelong Swimming, finanziato tra i progetti Erasmus+ Sport e realizzato dalla Federazione Italiana Nuoto, in collaborazione con partner europei, per promuovere “l’acquaticità senior”.

Tra le iniziative in programma c’è anche il primo seminario EPALE a Urbino, il 21 marzo, dal titolo “Itinerari educativi nello sport”, rivolto a 100 operatori, volontari, insegnanti e altri attori interessati. Le iscrizioni sono aperte (leggi qui come partecipare) .

Focus quindi sullo sport tra le tematiche di interesse per progetti locali o europei, in una delle sue innumerevoli e meno pubblicizzate declinazioni: sport e disabilità, sport contro il razzismo, sport e solidarietà, sviluppo delle abilità per la vita attraverso lo sport, riabilitazione cognitiva attraverso le attività sportive.

La piattaforma EPALE è aperta ad articoli e segnalazioni, risorse e altri contenuti a tema.

Iscrivetevi a EPALE e contribuite con le vostre esperienze.

 

di Alessandra Ceccherelli

Comunicazione EPALE Italia