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L’intraprendenza Erasmus arriva in Grecia, alla presenza di Michel e Sassoli, massime cariche europee

 

Nello Cozza e Francesco Saverio Cagnazzo sono 2 studenti di magistrale che, in piena pandemia, hanno deciso di partire con una mobilità internazionale per studio Erasmus, destinazione Atene, Grecia.
Non si conoscevano, Nello studia Filologia classica all’università degli studi di Bari; Francesco studia Giurisprudenza all’università del Salento. Dalla Puglia approdano entrambi alla Kapodistrian University, rispettivamente per un semestre e un anno di studi. Si conoscono e danno il via a un percorso condiviso. Insieme non li ferma più nulla, neanche il cerimoniale delle grandi occasioni istituzionali. Così si trovano vis à vis con Ekaterini Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica ellenica, Kyriakos Mītsotakīs, Primo ministro della Repubblica ellenica, Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo, David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo.
I due studenti Erasmus sanno che si celebrano i 40 anni dall’entrata della Grecia nell’Unione e per questo tante figure apicali sono riunite.  Si presentano anche loro, ai cancelli della sede che ospita l’incontro, salutano da lontano dichiarandosi studenti italiani in Erasmus; vengono notati e accolti, facendo saltare il protocollo e portando al centro del dialogo il grande detonatore dell’Europa Unita, il Programma Erasmus+, orgoglio condiviso tra tutti i Paesi e grande volano per il senso di appartenenza e di cittadinanza europea.

 

 

Francesco collabora con Radio Frequenza Libera, la web radio di UniBa affiliata a RadUni, associazione delle Radio Universitarie Italiane. Quel giorno Francesco indossava una maglietta con il logo di Europhonica, la rete europea di radio universitarie per cui lavorava Antonio Megalizzi quando l’11 dicembre 2018 è purtroppo rimasto colpito nell’attentato a Strasburgo, sede dell’emittente, con il collega Bartosz Orent-Niedzielski.
Il Presidente Sassoli ha subito riconosciuto il logo Europhonica e ricordato il giovane trentino morto a soli 28 anni: un’occasione preziosa per lodare il lavoro e l’impegno degli studenti europei, la professionalità di Europhonica e dei contributi internazionali che la alimentano.

Ricordiamo con piacere che Raduni ha istituito un premio di laurea intitolato a Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski.

Il bando è disponibile in 24 lingue, tradotto dall’Audio and Podcast Unit del Parlamento Europeo, e rimarrà aperto fino al 30 settembre 2021.

 

 

Francesco e Nello si raccontano in questa intervista.

D: Il 2020 è stato indubbiamente un anno particolare: cosa vi ha spinto a rispondere al bando per la mobilità internazionale Erasmus pubblicato dai vostri rispettivi atenei nonostante la pandemia in corso?

R: Sono stati proprio i vari mesi di isolamento a spingerci ad uscire di casa e fare nuove conoscenze.
Nello: Tre anni fa avevo fatto un Erasmus ad Istanbul, in Turchia e questa volta volevo vedere il lato greco del conflitto greco turco del mediterraneo orientale.
Francesco: Anche per me è stata la seconda esperienza Erasmus poiché ho già partecipato nel 2017 ad una mobilità a Londra. Questa volta ho scelto la Grecia per via delle molte affinità con la nostra regione, la Puglia, ma anche perché la facoltà di giurisprudenza di Atene è prestigiosa.

D: Entrambe avete scelto Atene come destinazione per la vostra mobilità Erasmus: quali le principali motivazioni accademiche? le competenze acquisite in questo anno di studio in un contesto internazionale hanno confermato le vostre aspettative?

R: Le nostre aspettative riguardo l’acquisizione di competenze, specialmente quelle tecnico-pratiche, sono state pienamente realizzate poiché in Grecia si approfondisce molto la materia in ambito pratico e non solo teorico come in Italia.

 

D: Uno sguardo al futuro: come credete che l’esperienza Erasmus possa influenzare il vostro percorso accademico e professionale?

R: Senza dubbio l’esperienza Erasmus è altamente formativa.
Durante questi mesi abbiamo inoltre capito che una esperienza di mobilità Erasmus senza dubbio incide sul nostro percorso professionale e accademico anche perché agevola la creazione, in Europa, di una rete tra studenti e docenti, utile e strategica nel nostro percorso futuro.

D: Siete andati su tutti i giornali per la vostra bella intraprendenza durante le celebrazioni dei 40 anni dall’entrata della Grecia nell’Unione europea, accolti dal Primo Ministro greco Kyriakos Mītsotakīs e dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli: raccontateci questa giornata particolare

R: Per i 40anni dell’ingresso della Grecia in UE era prevista una conferenza con importanti rappresentanti delle istituzioni europee e alla presenza delle massime autorità elleniche.
Al termine della conferenza, ci siamo posizionati fuori dal palazzo dove si svolgeva la cerimonia. Al momento della foto di gruppo abbiamo iniziato a salutare il Pçresidente Sassoli, da dietro le transenne: appena ha sentito che eravamo studenti italiani, per giunta Erasmus, ha iniziato ad applaudirci. A lui si sono uniti gli astanti. Si rivolgevano a noi come espressione della cittadinanza europea.
A quel punto il premier Mitsotakis ci ha fatto cenno di andargli incontro e noi ci siamo avvicinati.
Abbiamo avuto così l’occasione di salutare e chiaccherare per qualche minuto con le autorità presenti: il Presidente del Consiglio europeo Michel, la Presidente della Repubblica Ellenica Sakellaropoulou, il Presidente del Parlamento europeo Sassoli e il premier Mitsotakis.
Sono stati molto accoglienti e ci hanno proposto di scattare una foto insieme.
E’ stato molto emozionante per noi.

D: L’intraprendenza è tra le soft skills inevitabilmente acquisite in Erasmus e riconosciute da tutte le aziende in fase di recruitment: competenze linguistiche, imprenditoriali, capacità di lavoro in gruppo ma anche la costruzione di una preziosa rete sociale e spesso, professionale: di cosa sarà pieno il vostro bagaglio al rientro in Italia?

R:  Al nostro rientro in Italia, porteremo con noi tantissima voglia di metterci in gioco e di spingerci oltre i nostri limiti per provare nuove esperienze.

D: Tanti sono i timori che possono frenare uno studente dal partire in mobilità Erasmus, dalla sovvenzione economica al riconoscimento, dalla barriera linguistica alla ricerca dell’alloggio: un messaggio dedicato ai vostri colleghi studenti affinché colgano l’opportunità.

R: Abbiamo una gran voglia di consigliare ai nostri colleghi studenti di partire in mobilità internazionale Erasmus sebbene ci rendiamo conto che le difficoltà ci sono, a cominciare da quelle economiche.
Il contributo economico non consente di mantenersi completamente all’estero, è un contributo appunto.
Nonostante questo, l’invito che ci sentiamo di rivolgere è a provare altre forme integrative autonomamente pur di non perdere la grande opportunità che Erasmus offre.

 

  • Su Radio Frequenza Libera si possono ascoltare le voci live di Nello e Francesco nell’intervista radio sull’avventura trascorsa insieme.

 

Alessia Ricci
Ufficio comunicazione
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire