Un numero unico per la nostra sicurezza in Europa

Francesca Carta Educazione adulti, Formazione, Giovani, Scuola, Sport, Università

Lo scorso 11 Febbraio si è celebrata la Giornata europea del 112, pensata per sensibilizzare i cittadini sul 112, il numero unico europeo di emergenza. Solo la metà dei cittadini europei, infatti, conosce il numero unico di emergenza 112.

Pensiamo ai partecipanti alle esperienze di mobilità Erasmus+, ogni anno migliaia di ragazzi si recano in un altro paese europeo per un periodo che può essere considerevolmente lungo (dalle 2 settimane ai 12 mesi), il numero unico di emergenza è senza ombra di dubbio uno strumento di grande rilevanza per la loro sicurezza. È proprio ai più giovani che la Commissione vuole indirizzare la campagna di sensibilizzazione.

Nonostante il 112 sia stato introdotto 25 anni fa, una recente indagine di Eurobarometro rivela che solamente il 48% degli europei sa che il 112 è il numero di emergenza da utilizzare in tutti gli Stati membri. Esistono differenze nel livello di informazione tra paesi, con Polonia e Lussemburgo che registrano rispettivamente l’83% e l’80% di consapevolezza tra i propri cittadini.

Grazie a questo numero gratuito, i cittadini possono contattare istantaneamente la polizia locale, le ambulanze e vigili del fuoco in tutta Europa. Il 112 assume un grande valore soprattutto oggi in cui la mobilità tra i paesi europei è diventata una realtà all’ordine del giorno. In quanto cittadini europei viaggiamo sempre più spesso tra i paesi dell’unione per affari o per piacere, il numero di emergenza è disponibile in ogni Stato membro, e permette ai viaggiatori di parlare con un operatore in una lingua a scelta tra le lingue europee.

Per ulteriori approfondimenti segnaliamo il sito dedicato all’ European Emergency number association.