A Firenze il 7 maggio l’atteso debutto dell’Orchestra Erasmus

Elena Maddalena Erasmus30

Ha debuttato domenica 7 maggio a Firenze, al Teatro della Compagnia, l’Orchestra Erasmus, composta da 40 studenti Erasmus di 20 conservatori e istituti musicali di tutt’Italia che hanno suonato, diretti dal Maestro Elio Orciuolo, insieme agli artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.

La serata, che ha inaugurato la tre giorni fiorentina di celebrazioni per i 30 anni del programma Erasmus, è stata dedicata al ricordo delle 13 ragazze scomparse nell’incidente stradale dello scorso anno a Freginals, in Spagna. All’evento hanno preso parte anche i familiari italiani e stranieri delle vittime. A presentare la serata, Leonardo Canestrelli, giornalista e speaker di Radio Toscana.

L’esibizione è stata preceduta dal saluto delle tre Agenzie nazionali Erasmus+ Indire, Ang e Inapp e della vicesindaca del Comune di Firenze, Cristina Giachi. Presente anche la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che ha incontrato i familiari delle ragazze.

«Dobbiamo impegnarci – ha dichiarato la ministra – affinché l’Europa allarghi la possibilità di partecipare all’Erasmus anche a quei ragazzi che provengono da famiglie che non hanno disponibilità economica. Mi sono impegnata a portare la questione al Consiglio Istruzione in Europa e lo farò perché lo considero importante, così come considero importante la possibilità di fare Erasmus in modo strutturato e coordinato anche per gli ultimi anni delle scuole superiori». «Considero particolarmente significativo – ha proseguito il ministro – che apriamo le celebrazioni dei 30 anni di Erasmus con il ricordo delle ragazze che purtroppo ci hanno lasciato più di un anno fa. Ricordando quel dramma ci dobbiamo impegnare affinché le attività che i nostri ragazzi svolgono nel momento in cui studiano all’estero siano più tutelate, con una rete di assicurazioni molto più coordinata in campo europeo».

«In questi trent’anni – ha aggiunto Sara Pagliai, coordinatrice dell’agenzia nazionale Erasmus+ Indire – l’Erasmus è cambiato molto: nel 1987 soltanto un paio di migliaia di studenti in tutta Europa parteciparono, oggi siamo a sei milioni di persone che si sono mosse. È veramente una grossa crescita, il mondo era diverso, l’Europa era diversa: c’era ancora il muro di Berlino, era un’Europa divisa, non c’erano i voli low cost. Adesso siamo un’Europa unita di opportunità, anche se ci sono molte crisi che stanno attraversando questa nostra casa comune. Dobbiamo ripartire da Erasmus per rilanciare l’idea di un’Europa che sia davvero la casa di tutti i cittadini».

«Erasmus ha formato un gruppo dirigente europeo – ha detto Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze – è stata una rivoluzione, ha proiettato la formazione nell’ambito europeo. Il mio sogno è un Erasmus per tutti i cittadini europei, non solo per gli studenti, la possibilità di avere un periodo di formazione in Europa, di training in un paese europeo anche per chi non ha fatto l’Università. Abbiamo intitolato il Festival d’Europa a Robert Schuman e alla sua frase famosa “L’Europa non potrà farsi in una sola volta”. Per farla in più volte, ci vuole molto studio e molta applicazione, io credo che Erasmus sottolinei questo aspetto, la necessità di fare l’Europa e gli europei con il tempo, il lavoro, l’approfondimento, lo studio e la conoscenza».

«Le nostre ragazze erano partite felici – racconta Giuseppe Scarascia Mugnozza, il padre di Elisa, una delle studentesse scomparse – e sono morte in un tragico incidente mentre facevano ritorno da un’esperienza culturale organizzata nell’ambito delle attività Erasmus. È bene che oggi si faccia in modo che questo sacrificio serva a rafforzare in Europa l’attenzione verso i nostri giovani, cittadini del domani».

L’Orchestra Erasmus ha aperto il concerto con l’Inno di Mameli, ha proseguito con arie d’opera e brani sinfonici tratti dai capolavori di Mozart, Verdi, Donizetti, Mascagni, Puccini, Bizet e con un medley sulle note di “The prayer” di David Foster e “Hallelujah” di Leonard Cohen, per chiudere con l’”Inno alla gioia” dalla Sinfonia n.9 di Beethoven. La serata è andata poi avanti con la performance “Erranze” dell’Accademia nazionale di Danza di Roma.

Il programma di Erasmus al Festival d’Europa prosegue a Firenze lunedì 8 e martedì 9 maggio con un ricco programma di incontri, conferenze, esibizioni e concerti gratuiti e aperti a tutti. Gran finale in musica in piazza SS. Annunziata martedì 9 alle 21 con il concerto di Sergio Sylvestre e degli Street Clerks.

Info e programma della tre giorni fiorentina su: http://festivaleuropa.erasmusplus.it

Hashtag ufficiale: #Erasmus30

 

Concerto dell'Orchestra Erasmus - 7 maggio 2017