Dialogo giovanile- KA 3

Alessandra Ceccherelli

Nell’ambito dell’obiettivo comunitario di ridurre la distanza tra giovani ed istituzioni europee, di armonizzare le politiche dei Paesi membri in materia di gioventù e di coinvolgere direttamente i giovani nelle decisioni che li toccano da vicino, il programma Erasmus+ favorisce con la Key Action 3 – Policy reforms l’incontro tra i giovani e i responsabili delle politiche per la gioventù.

Per partecipare non è possibile agire a titolo individuale, ma è necessario che a presentare il progetto di Dialogo tra i giovani e i decisori politici all’Agenzia Nazionale per i Giovani sia un’associazione, un ente locale o un gruppo informale di giovani.

I progetti possono prevedere la realizzazione di attività come:

  • meeting di informazione, dibattito e consultazione tra giovani e decision makers della gioventù;
  • consultazioni di giovani;
  • meeting di preparazione alla Conferenza europea sulla gioventù.

 

SCADENZE PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI

ANNO 2020 ERASMUS+:GIOVENTU’ IN AZIONE

SCADENZA TIPOLOGIA DI AZIONE CHIAVE
5 Febbraio 2020 KA1 – KA2 (solo partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche) – KA3
30 Aprile 2020 KA1 – KA2 (solo partenariati strategici per l’innovazione) – KA3
1 Ottobre 2020 KA1 – KA2 (solo partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche) – KA3

 

 

Cosa si intende per Dialogo strutturato
Il Dialogo Strutturato europeo è lo strumento di mutua comunicazione tra giovani, organizzazioni, operatori/attori del mondo giovanile e responsabili delle politiche, creato ed utilizzato per costruire politiche concertate per le giovani generazioni.

Quando nasce
Si basa su:

– Libro Bianco sulla gioventù della Commissione europea (2001);

– Accordo del Consiglio europeo sugli obiettivi comuni da raggiungere nel settore delle politiche giovanili, con particolare riferimento a quelli relativi al rafforzamento della partecipazionee della cittadinanza attiva dei giovani;

– Risoluzione del Consiglio europeo dei Ministri della Gioventù del 2006, che lo adotta ufficialmente.

I giovani e i responsabili delle politiche discutono delle politiche giovanili a livello nazionale ed europeo attraverso un processo di consultazione nazionale in ogni singolo Stato membro e durante le Conferenze della Gioventù europee.

Le consultazioni si basano su cicli di lavoro di 18 mesi, ciascuno suddiviso in tre fasi, che corrispondono a 3 semestri di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea (i 3 Paesi interessati lavorano in Trii di Presidenza per un periodo complessivo di 18 mesi).
Ogni Trio di Presidenza (18 mesi) individua una priorità tematica e ognuno dei 3 Stati Membri approfondisce un aspetto della tematica prioritaria durante il proprio semestre.

I giovani europei hanno quindi l’opportunità di esprimere la propria opinione sull’argomento e contribuire a promuovere concrete raccomandazioni su possibili strategie e azioni politiche da presentare alle istituzioni europee.

Il processo
Il questionario, con l’insieme di domande da porre ai giovani, è utilizzato come base per le consultazioni nazionali in ogni paese dell’UE. Il Gruppo di Lavoro Nazionale organizza le consultazioni nazionali utilizzando vari strumenti e modalità.

Per ciascuna fase, il Gruppo di Lavoro Nazionale invia i risultati delle consultazioni nazionali al Comitato Direttivo Europeo che li raccoglie, li esamina e li presenta nel corso delle Conferenze della Gioventù europee, che si svolgono in ogni semestre e riuniscono i giovani (al di sotto dei 35 anni) e i responsabili delle politiche giovanili di tutta l’UE al fine di alimentare il dibattito, proporre misure concrete per le politiche giovanili a livello nazionale ed  europeo e raccomandazioni condivise da presentare in Europa.

Gli attori
I temi e gli argomenti di discussione sono decisi a livello europeo dai Ministri della gioventù dell’UE.

Il Comitato Direttivo europeo per il Dialogo Strutturato è composto dai rappresentanti della Commissione europea, il Forum europeo della gioventù ed il Trio di Presidenza: hail compito di decidere l’insieme di domande da porre ai giovani in tutta Europa sotto forma di questionario ed è responsabile del processo di coordinamento delle consultazioni.

A livello nazionale, ogni paese ha un proprio Gruppo di Lavoro Nazionale (National Working Group) che è formato da rappresentanti del Ministero competente, dei Consigli Nazionali dei Giovani e delle Agenzie Nazionali.

I cicli
Il primo ciclo ha approfondito il tema di Giovani e Lavoro (gennaio 2010-giugno 2011);il secondo, la Partecipazione giovanile (luglio 2011-dicembre 2012). Il 1° gennaio 2013 è iniziato il terzo ciclo del Dialogo Strutturato e il Trio di Presidenza (Irlanda-Lituania-Grecia) è stato impegnato sulla priorità tematica dell’Inclusione sociale dei giovani.

Il quarto ciclo di Dialogo Strutturato (attualmente in corso) approfondisce la tematica dello Youth Empowerment/Political participation, che riguarda il Trio di Presidenza di Italia-Lettonia-Lussemburgo.

Cos’è cambiato da giugno 2014
E’ stata attuata una revisione del processo del Dialogo Strutturato europeo con i giovani e le organizzazioni giovanili, che ha seguito il seguente iter:

– è stata annunciata dalla Commissaria Vassiliou alla Conferenza della Gioventù dell’UE a Dublino a marzo 2013, a seguito della piena approvazione del processo di revisione da parte del Comitato Direttivo Europeo;

– durante la conferenza organizzata dalla Commissione europea a Bruxelles, a novembre 2013,
sono state approvate 20 Raccomandazioni congiunte per la futura gestione e sviluppo del Dialogo Strutturato;

– le Raccomandazioni congiunte sono confluite nella risoluzione del Consiglio sul Dialogo Strutturato, adottata nel corso della Presidenza greca dal Consiglio dei ministri dell’UE.

A partire dal quarto ciclo del Dialogo Strutturato, il Trio di Presidenza (semestri di Italia-Lettonia-Lussemburgo) tratterà la tematica comune dello Youth Empowerment e approfondirà alcuni aspetti di questa tematica prioritaria, quelli della Political participation. Il processo di consultazione dei giovani si attuerà sulla base di un unico questionario, che formulerà domande sulla Partecipazione politica.

Il nuovo processo è così articolato:
– Fase preparatoria nel periodo che precede l’inizio del ciclo: si definisce il tema generale del Dialogo Strutturato con il coinvolgimento dei giovani; il tema viene approvato dal Consiglio; si arriva ad una comprensione comune del tema tra tutti gli attori del Dialogo Strutturato; si definiscono gli approcci verso l’argomento da trattare.

– Prima fase: durante la prima Conferenza della Gioventù dell’UE (Italia) si definisce il quadro di riferimento per il Dialogo Strutturato con i partner europei, si stabiliscono le domande da inserire nel  questionario, si avvia il processo di consultazione nazionale.

– Seconda fase: si svolge la consultazione con i giovani sui temi dell’argomento generale, seguendo il quadro di riferimento. La seconda Conferenza della Gioventù dell’UE (Lettonia) approfondisce i risultati del processo di consultazione nazionale e le possibili soluzioni. Le possibili soluzioni sono discusse in Consiglio e contribuiscono ad una proposta per gli obiettivi politici strategici.

– Terza fase: il focus  principale è sulle raccomandazioni e azioni concrete a tutti i livelli. Le raccomandazioni comuni e la presentazione della risoluzione sono il risultato della terza Conferenza della Gioventù dell’UE (Lussemburgo). Il documento politico viene poi adottato dal Consiglio.

In questa nuova struttura del Dialogo Strutturato europeo le Conferenze della Gioventù dell’UE restano fondamentali in ogni fase, ma i loro obiettivi, il formato ed i risultati sono adattati agli obiettivi specifici di ciascuna fase.

 

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