Erasmus+ 2016: cresce la partecipazione dal mondo della scuola, l’università e l’educazione degli adulti

Elena Maddalena Educazione adulti, eTwinning, Scuola, Università

Il 2016 segna una forte crescita nella partecipazione italiana al programma Erasmus+. Quest’anno il budget per sostenere attività di mobilità e progetti di cooperazione nei settori scuola, università ed educazione degli adulti è di oltre 104 milioni di euro e i fondi sono così ripartiti: circa 72 milioni di euro per l’Università, circa 27 milioni per la Scuola e 5 milioni e mezzo per l’Educazione degli adulti. L’Agenzia Erasmus+ INDIRE ha impiegato il 95,6% del budget disponibile e utilizzerà i fondi residui per finanziare borse Erasmus di studenti e personale universitario con bisogni speciali. Rispetto al 2015 la Commissione europea ha rafforzato il proprio impegno aumentando i fondi da destinare all’Italia del 12%.

Dai dati emerge che Erasmus+ è uno strumento straordinario di apertura, confronto e scambio di conoscenze. Le oltre 2 mila candidature inviate per progetti di cooperazione e mobilità mostrano l’interesse crescente degli italiani; negli ultimi tre anni la crescita ha riguardato soprattutto la mobilità degli studenti universitari, grazie anche alla possibilità di fare un’esperienza oltre i confini europei, e nei progetti di cooperazione e di mobilità per il mondo della scuola.

Erasmus+ a scuolascuola

Grazie ai progetti di mobilità per l’apprendimento le scuole inviano i docenti o il personale scolastico all’estero per esperienze di insegnamento, formazione e job shadowing. In Italia sono 97 i progetti autorizzati, con 672 scuole coinvolte, per un totale di 2.027 insegnanti in mobilità in Europa. Per quanto riguarda lo scambio di buone pratiche tra scuole europee, i dati a livello nazionale parlano di 480 progetti autorizzati, di cui 44 istituti coordinatori e 436 scuole partner all’interno di progetti coordinati da istituti scolastici di altri paesi. In Erasmus+ sono possibili anche partenariati strategici relativi al tema dell’istruzione scolastica, che possono essere realizzati da scuole di ogni ordine e grado e organizzazioni e imprese attive nell’ambito istruzione, formazione, gioventù e mondo del lavoro. Sono progetti di più ampia dimensione rispetto a quelli realizzati solo dalle scuole e ne sono stati approvati 27 coordinati da scuole italiane.

logo_etw14_traspSempre sul fronte scuola è grande la partecipazione a eTwinning, l’azione europea che dal 2005 mette in contatto insegnanti e classi per fare didattica in modi nuovi, sfruttando le nuove tecnologie all’interno della più grande piattaforma europea per i gemellaggi elettronici. Attualmente la community per le scuole che comprende oltre 390 mila insegnanti registrati in 36 paesi. L’azione sta registrando un significativo aumento nelle adesioni di docenti, arrivando oggi a più di 42.800 insegnanti italiani registrati alla piattaforma (oltre il 10% sul totale europeo), con più di 12.000 progetti didattici.


La mobilità universitaria in Europa e nel Mondo

Dall’inizio del programma (1987) fino ad oggi, gli studenti universitari complessivamente coinvolti a livello europeo hanno superato i 3 milioni e mezzo. L’Italia ha contribuito a questo record per il 10%. Questo dato posiziona l’Italia tra i quattro principali paesi per studenti in partenza verso diverse destinazioni europee (dopo Spagna, Germania e Francia). Se si guarda all’accoglienza il nostro paese è al quinto posto, poco dopo Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, con oltre 20.000 studenti europei che scelgono l’Italia per studiare o per un tirocinio. Per l’anno accademico 2016/2017 l’Agenzia ha accolto 244 candidature da parte di Istituti di Istruzione Superiore per le attività di scambio previste con i Paesi del programma, che includono gli Stati membri insieme a Islanda, Turchia, Liechtenstein, Ex Repubblica di Macedonia. Quest’anno sono stati stanziati fondi per le mobilità di 29.780 studenti, docenti e personale amministrativo; una partecipazione che è comunque destinata ad aumentare almeno del 20%, tenuto conto delle ulteriori mobilità che possono essere autorizzate, ricorrendo anche ad altre  tipologie di fondi.

mobilita

Nel biennio 2014-2016 il numero degli Istituti di Istruzione Superiore coinvolti è cresciuto del 17%, in particolare nel Lazio, in Lombardia, in Sicilia e in Calabria. A fronte di una crescita generalizzata delle domande di borse comunitarie per gli studenti, gli istituti dell’Emilia-Romagna, del Veneto, della Lombardia e del Lazio si distinguono per il volume più alto di richieste presentate. Analizzando il dato disaggregato, si posiziona prima l’Alma Mater di Bologna (che da sola copre il 6,4% del finanziamento totale atteso), a seguire l’Università degli Studi di Padova e la Sapienza Università di Roma.

oltreeuropaPer quanto riguarda la mobilità oltre i confini europei, il budget 2016 a disposizione per l’Italia per la mobilità internazionale è stato incrementato del 13%, anche in ragione dell’ampliamento ai Paesi partner dell’area africana, caraibica e pacifica (ACP). Degli 89 istituti di istruzione superiore italiani candidati, ne sono stati finanziati 52, con un budget di quasi 13 milioni assegnato all’Italia dalla Commissione europea. I fondi finanzieranno 3.102 tra studenti e docenti, (+25% rispetto al 2015), così suddivisi:

  • 1.986 mobilità in entrata dai paesi extraeuropei, tra studenti, docenti e personale accademico, provenienti principalmente dalla Federazione Russa (195), Albania (191), Serbia (159), Georgia (121) e Israele (109);
  • 1.116 mobilità in uscita, che dall’Italia hanno come destinazione paesi del resto del mondo, in primis la Federazione Russa (140), seguita da Georgia (84), Serbia (80), Israele (75) e Albania (61).

Tra le università italiane che attraggono più studenti dal resto del mondo, Sapienza Università di Roma è al primo posto, seguita dall’Università degli Studi di Milano, dall’Alma Mater di Bologna, dall’Università degli Studi di Padova e dal Politecnico di Torino. Rispetto alla mobilità verso i paesi extra UE, i primi cinque istituti italiani per numero di studenti in partenza sono l’Alma Mater di Bologna, la Ca’ Foscari di Venezia, l’Università della Tuscia, il Politecnico di Milano e l’Università di Parma.

Identikit dello studente Erasmus+

Chi sceglie l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; si privilegia, nell’ordine, Spagna, Regno Unito, Germania e Francia per i tirocini che in media durano 3 mesi.

L’educazione degli adulti in Erasmus+adulti

In questo settore le mobilità per l’apprendimento riguarderanno circa 372 persone impegnate nell’educazione degli adulti (+6% rispetto al 2015), risultato dei 16 progetti vincitori presentati dalle organizzazioni nazionali. I beneficiari fanno parte di organizzazioni attive nell’educazione degli adulti sia a livello formale che non formale o informale.

Sul lato della cooperazione sono stati autorizzati 28 partenariati strategici tutti orientati all’innovazione e allo scambio di buone pratiche tra organizzazioni del settore pubblico e della società civile.

EPALE TreeMolti beneficiari, stakeholder ed esperti nel settore dell’apprendimento degli adulti sono anche registrati nella Electronic Platform for Adult Learning in Europe (EPALE), l’ambiente online aperto a tutti, ma dedicato in particolare a chi opera nel settore dell’educazione degli adulti. EPALE rappresenta il punto di incontro europeo sulle migliori pratiche ed esperienze, la piattaforma ha lo scopo di aprire all’Europa il dibattito nazionale sui tanti temi che intersecano i percorsi educativi pensati per gli adulti, anche a livello non formale. Sulla piattaforma è possibile scambiare notizie, opinioni, idee e risorse con altri professionisti in tutta Europa. Attualmente sono circa 17.595 gli iscritti in Europa e oltre 2.000 quelli in Italia. Ogni mese circa 100 esperti italiani del settore si registrano al portale europeo e il nostro Paese è primo per numero di iscritti. L’Unità nazionale EPALE ha sede presso l’Indire. 


Per approfondire:

Scheda sintetica con i dati nazionali della partecipazione a Erasmus+ 2014-2016

di Elena Maddalena
Unità comunicazione Erasmus+ INDIRE