Erasmus ha i suoi “Inviati ANSA per un giorno”

Alessia Ricci -, Università

 

Lo scorso aprile, l’ANSA, in collaborazione con il Parlamento europeo, aveva lanciato un concorso destinato a giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni che avessero partecipato al programma Erasmus vivendo l’esperienza di mobilità internazionale in un Paese diverso dal loro.
La partecipazione al concorso prevedeva l’invio di un elaborato multimediale di tipo giornalistico (video), che raccontasse in modo innovativo come i giovani percepiscono l’Europa, partendo
dalla propria esperienza Erasmus. I partecipanti diventano così “inviati dell’ANSA per un giorno” nel paese che li ospita, con l’obiettivo di raccontare l’Europa, prendendo liberamente spunto
dalle proprie esperienze personali, dai fatti che li circondano, dalle analogie o dalle differenze tra i paesi e tra i giovani europei.
L’elaborato poteva considerare aspetti politici, di cronaca o di costume di una generazione che, attraverso lo studio e il lavoro in contesti culturali, sociali e politici anche molto diversi
da quelli di provenienza, ha l’occasione di percepire e formare una propria identità europea di riferimento.

Francesca Giglione e Luigi Lupo sono i giovani vincitori del concorso ‘Inviato ANSA per un giorno – La generazione Erasmus racconta l’Europa‘. I ragazzi hanno raccontato con un video di tre minuti l’esperienza vissuta grazie al programma Erasmus e la loro visione di Europa unita.

Ai vincitori, Francesca e Luigi, è offerto un viaggio a Strasburgo per visitare la sede del Parlamento europeo.

 

Francesca, 21 anni, di Casale Monferrato (Alessandria), racconta con ‘Una sensazione’ il proprio Erasmus a Faro, in Portogallo. Francesca cerca una parola per esprimere la sensazione di vivere in “un’Unione che ti cambia la vita”, come dice lei. Il video di Francesca è stato premiato dalla giuria per l’originale interpretazione del tema e del concetto di ‘casa comune europea’ nonché per l’ottima competenza tecnica e il buon ritmo nel racconto.

 

Luigi, 24 anni, di Trani, appassionato di musica, racconta in ¡QUE GUAY! la sua esperienza a Oviedo in Spagna. “L’Erasmus unisce i popoli d’Europa, l’unione vera è questa non quella delle pratiche burocratiche”, spiega Luigi nel suo cortometraggio. “Ogni mattina incontravo ragazzi da tutta Europa, condividevo con loro studio, svago e divertimento”. Anche in questo caso la giuria ha voluto premiare l’originale interpretazione del tema, l’ottima competenza tecnica e il buon ritmo nel racconto.

 

Per maggiori informazioni:

 

 

di Alessia Ricci
Unità Comunicazione
Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE