Erasmus+ è innovazione per la scuola. Presentate a Fiera Didacta alcune importanti novità in attesa del bando 2018

Valentina Riboldi Scuola

Erasmus+ è stato tra i protagonisti di Fiera Didacta Italia con diversi seminari e workshop. La giornata del 29 settembre si è aperta nell’Aula magna della Fortezza da basso, sede della fiera, alla presenza di oltre 300 persone, soprattutto insegnanti, venuti da varie città italiane. Alcuni sono volti noti, di insegnanti con una lunga storia di cooperazione europea, ma ci sono molti volti nuovi e questo ci riempie di entusiasmo.

“Erasmus+ è innovazione” questo il titolo della giornata di seminario e workshop dedicata all’esplorazione  delle molteplici opportunità che il programma offre alla scuola. Dalla parola Innovazione è partita Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, nell’intervento di apertura.

22008122_1586115884783911_124283000729362579_n“Innovazione, non solo perché siamo a Didacta. Erasmus+ non è solo qualcosa di nuovo ma è spinta verso una trasformazione, impulso a fare scuola in modo diverso. Con il 2018 cresce il finanziamento per il settore scuola del programma e crescono le opportunità! L’augurio che vi faccio- ha continuato Sara Pagliai rivolgendosi agli insegnanti in una sala gremita – è che possiate presentare un progetto e portarlo nella vostra scuola, magari per la prima volta, come nuovi partecipanti Erasmus+. Siamo un paese che partecipa molto, con numeri secondi solo alla Turchia, un paese che crede nell’Europa e questo deve rimanere il nostro fiore all’occhiello”.

A Laura Nava, funzionaria responsabile per mobilità e partenariati nei settori Scuola e Educazione degli adulti, il compito di illustrare il programma e di presentare alcune importanti novità per il mondo della scuola alla vigilia del bando 2018, in uscita a fine ottobre.

Cosa può fare una scuola per accedere ai finanziamenti Erasmus+?

22045771_1586117284783771_2390390953527610630_n“Il ventaglio di opportunità possibili è ampio e come Agenzia nazionale, vorremmo che tutte le scuole fossero informate delle opportunità Erasmus+ e potessero prendere in considerazione la possibilità di partecipare e attivare un processo di internazionalizzazione nella scuola, processo che porta a migliorare  le competenze e le motivazioni di docenti e alunni e che permette alle scuole di attivare reti e sinergie sul territorio.”
Ci sono vari livelli di complessità, a partire da eTwinning che permette di entrare a far parte di una community e aprire le porte della scuola all’Europa alle opportunità di finanziamento per progetti di mobilità dei docenti e del personale della scuola ai partenariati strategici di cooperazione europea.

La progettazione europea non dovrebbe essere vista come una cosa astratta e lontana; le priorità europee nel settore scuola coincidono con le sfide che insegnanti e dirigenti scolastici si trovano ad affrontare quotidianamente in classe. Prendiamo ad esempio l’abbandono scolastico precoce, la cura dell’educazione della prima infanzia, l’inclusione sociale: si tratta di tematiche centrali che messe al centro di un progetto Erasmus+, possono portare nuove soluzioni in classe, maggior competenze e strategie per affrontarli, magari con lo sguardo aperto al confronto con buone pratiche europee.

Due importanti novità in anteprima: aumento del budget stanziato per la scuola e partenariati tra scuole incentrati sulla mobilità di alunni e staff
Dal 2014, anno di lancio di Erasmus+ a oggi, la Commissione europea DG Education and Culture e le Agenzie nazionali dei paesi partecipanti al programma hanno messo in atto un processo di adattamento del programma per renderlo più accessibile alle scuole. Con piacere vi diamo in anteprima due notizie che speriamo vi incoraggeranno a partecipare al programma.
Quest’anno, con il bando Erasmus+ 2018 le parole chiave saranno: + budget  + possibilità di mobilità

L’aumento del budget per il settore scuola:

  • + 30% per l’Azione Chiave 1 (KA1) mobilità per docenti e staff
  • + 40% per i partenariati strategici (KA2) settore scuola
    Come da Regolamento del Programma, il budget aumenta gradualmente nel corso degli anni.
    Per l’Azione Chiave 1, l’interesse è stato crescente negli anni e crescente il numero delle mobilità realizzate.
    All’inizio del programma, i livelli di approvazione erano decisamente bassi:
    nel 2014 i progetti erano 102 e le mobilità finanziate sono state 1653
    – nel 2017 i progetti approvati sono stati 282 con 2562 mobilità (cui si aggiungeranno alcuni progetti in lista di riserva) grazie anche alla presenza dei Consorzi coordinati dagli USR che hanno permesso la partecipazione di scuole che altrimenti non ce l’avrebbero fatta.
    L’Aumento del budget disponibile significa aumento delle possibilità di avere il progetto finanziato. Speriamo quindi che nel 2018 questi numeri aumentino ancora.

Riformulati i partenariati tra solo scuole School to School: focus sulla mobilità
Rimettere al centro dei progetti di cooperazione la mobilità degli alunni e dello staff, per scambi linguistici o per mobilità di lungo termine: una richiesta di beneficiari e Agenzie nazionali che trova finalmente spazio. A partire dal bando 2018, alle due tipologie di partenariato già note (partenariati per l’innovazione e partenariati per lo scambio di buone pratiche), se ne aggiunge una nuova: le scuole potranno candidarsi per partenariati solo tra scuole incentrati sullo scambio e la mobilità degli alunni e dello staff.
Si tratta non di una novità assoluta ma della trasformazione dei Progetti tra sole scuole
Per adesso, in attesa del bando, possiamo solo dare piccole anticipazioni:

  •  il partenariato potrà essere composto da minimo 2 scuole fino a un massimo di 6
  •  il focus di questi progetti sarà sulla Mobilità ma rimane chiaramente importante la rilevanza del progetto rispetto a obiettivi e priorità del programma
  • le procedure di candidatura e gestione saranno più semplici con una contrattualizzazione a misura delle capacità amministrative delle scuole, in modo che ciascuna scuola possa gestire il proprio budgetSi tratta di partenariati più piccoli ma non poco importanti! Piccoli perché richiedono meno impegno dal punto di vista di gestione ma, dall’esperienza, sappiamo che l’impatto di questo tipo di progetti è molto forte sia sui singoli individui che sull’istituto.

Lavorare sulla qualità dei progetti
Resta vitale per tutti i tipi di progetti lavorare sulla qualità, se si vuole mirare al finanziamento.
Per questo, dopo il seminario, si sono svolti 6 workshop a cura dello staff dell’Agenzia, incentrati sulla qualità dei progetti sia KA1 che KA2.
Ricordiamo che l’Agenzia nazionale è a disposizione anche per questo: informazione e supporto alla candidatura.
Non esitate a contattarci!

PER APPROFONDIMENTI

Leggi l’articolo con video servizio a cura di Agenzia Dire
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Valentina Riboldi,
Agenzia Erasmus+ Indire, Unità Comunicazione