Istruzione superiore: risultati dell’Infoday sulla General Call 2018, Palermo

Alessia Ricci -, Risultati eventi, Università

In una Palermo battuta dalla pioggia, scenario inusuale per la città arabo-normanna, si è tenuto l’Infoday Erasmus sulla Call 2018, il consueto appuntamento durante il quale l’Agenzia Nazionale incontra gli Uffici Relazioni Internazionali per presentare loro le nuove opportunità comunitarie.

L’evento che si è pregiato della introduzione ai lavori da parte del Rettore Fabrizio Micari e del primo cittadino della città di Palermo, Leoluca Orlando, ha preso le mosse dai loro discorsi sull’ internalizzazione:

l’ateneo di Palermo, da una parte, con ben 1000 studenti in uscita e la città, dall’altra, colonizzata mai conquistata, di vocazione sempre più internazionale e candidata a capitale della cultura per l’anno 2018. Il link alle interviste al Magnifico e al sindaco sono visionabili a questo link e in calce al presente articolo, congiuntamente a tutte le altre realizzate.

La giornata è stata poi modulata sugli interventi dell’Agenzia Esecutiva rappresentate da Giordana Bruno e Claudia Mondino, sulle attività centralizzate di Erasmus Joint Master Degree e Capacity Building, con l’auspicio rispettivamente di includere nei partenariati i paesi di consueto meno rappresentati come quelli dell’Est Europa, di ricercare la cooperazione  delle associazioni o NGOs, di dedicare parte della formazione degli studenti allo sviluppo delle competenze orizzontali oltre che a puntare sulla visibilità del progetto; laddove nelle Capacity Building le priorità 2018 risultano semplificate e saranno sostenute con uno stanziamento previsto di 136mln EUR.

Contestualmente, per l’Agenzia Nazionale, Antonella Ratti ha passato in rassegna i risultati italiani nelle azioni internazionali centralizzate evidenziando come la partecipazione dell’Italia si confermi come di consueto elevata e di ottimo livello anche per la Call 2017; particolarmente forte è la presenza nelle varie azioni Jean Monnet – con 12 moduli, 7 cattedre, 13 progetti e 1 sostegno alle associazioni approvati – e nell’azione Capacity Building for Higher Education, dove il nostro Paese figura quale coordinatore di ben 15 progetti. Due sono, di contro, gli istituti italiani selezionati per il coordinamento di progetti nell’ambito dell’azione Erasmus Mundus Joint Master Degrees (Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Scuola Superiore di Studi universitari e di Perfezionamento Sant’Anna) e, sinergicamente, contribuiranno all’implementazione dei titoli congiunti approvati nel 2017 anche altre organizzazioni italiane, partecipanti in qualità di partner (nr. 10) e partner associati (nr. 29).

La seconda sessione dei lavori è stata segnata dagli interventi dei rappresentanti degli Erasmus+ National Offices di Armenia, Lana Karlova, e del Kazakhstan, Shaizada Tasbulatova.

Attualmente, in Armenia gli istituti accreditati sono 16 e si è avviato da poco il processo di accreditamento dei corsi. La prevalenza degli studenti risulta iscritta in Scienze Umanitarie, un dato quest’ultimo che ha indotto i vertici culturali del paese a stabilire come priorità nel biennio 2018-20 le Facoltà di Arti, oltre che a mantenere prioritario l’interesse per aree quali Ingegneria e Architettura, e Fisica come priorità regionali. Di contro, in Kazakhstan, l’ingresso nel mondo dei programmi comunitari è facilitato dall’alta competenza bilingue (inglese, russo- kazako) dei laureati.

Entrambe le colleghe intervenute hanno convenuto sulle questioni più spinose all’attenzione degli Istituti di istruzione Superiore, dal rilascio dei visti, ai trasferimenti bancari, passando per le lingue in cui i corsi vengono tenuti, non sempre coincidenti con la lingua inglese.

A segire il dr. Recla dell’Università degli studi di Bolzano ha illustrato l’esperienza dell’Ateneo negli EMJMD, con specifico riferimento al progetto EMSE sottolineando l’introduzione per gli studenti del secondo anno della laurea magistrale del tirocinio in aziende partner, con una risorsa privilegiata individuata nella possibilità di reclutare gli studenti comunitari attraverso la rete di alumni.

Vi ha fatto seguito la presentazione dell’Agenzia Nazionale, Luisella Silvestri, che ha presentato i maggiori risultati della ricerca sull’impatto del programma Erasmus+:

da essa si evince che ben il il 98% degli intervistati dichiara di aver raggiunto gli obiettivi personali di apprendimento accanto a un 93% che riconosce al programma di aver acquisito competenze altre rispetto al modulo di formazione tradizionale quali «approfondimento della lingua (55%), metodologie di studio diverse (31%) e relazioni con diverse culture (19%).
La ricerca ha inoltre analizzato sulla base delle dichiarazioni dei rispondenti l’impatto della mobilità anche sulle competenze chiave legate alla lingua, all’imprenditorialità e al senso di appartenenza. Su tutti gli aspetti analizzati, più dell’80% degli studenti hanno segnalato un miglioramento delle proprie competenze, capacità di problem solving e l’interesse manifestato verso tematiche europee, oltre alla progettazione e realizzazione dell’apprendimento in modalità autonoma.

Da ultimo, Alessia Pellegrini ha esposto la novità dell’introduzione dei formulari di candidatura on line e del loro funzionamento, ponendo l’accento contestualmente sulle ricadute che la nuova agenda di modernizzazione dell’istruzione superiore avrà sul programma E+ che rilancia l’importanza della staff mobility ai fini dell’acquisizione di competenze pedagogiche e curricolari per i docenti, accanto alla possibilità dei traineeship in digital skills per gli studenti.

La seconda giornata ha previsto la suddivisione dei partecipanti e del personale dell’AN e dell’EACEA e NEOs in 5 gruppi di lavoro su aree tematiche specifiche. In linea generale, il dibattito all’interno di ciascun working group si è incentrato su un focus specifico integrato dalla presenza di istituti che hanno riportato la loro esperienza a completamento delle informazioni fondamentali, arricchendole di elementi nuovi di scambio e confronto.

Di seguito un estratto dei gruppi di lavoro in cui si pone l’accento sulla ricorrenza di alcuni suggerimenti comuni alle diverse aree e, nella fattispecie, nella stesura del progetto:

  • valore dei criteri e relativi sottocriteri di valutazione utilizzati dagli esperti;
  • revisione della candidatura da parte di un terzo, un collega esperto;
  • fornire informazioni sostanziate;
  • previsione di soluzioni alle potenziali criticità legate alla situazione politica nei Paesi coinvolti;
  • attenta verifica dei criteri di eleggibilità nonché le priorità nazionali e regionali;
  • elaborazione di accurate needs analysis;
  • complementarità dei partner e ruoli ben definito.

E’ possibile consultare le presentazioni in uso durante i working group:

 Gruppo 1: KA1 – International Credit mobility

 Gruppo 2: KA1 – Degree mobility (Erasmus Mundus Joint Master Degrees)
Buona pratica: Ca’ Foscari Università di Venezia, Laura Cappellesso, Giorgio Rocchetto

 Gruppo 3: KA2 – Capacity Building in Higher Education
Buona pratica: Università del Sannio, Pasquale Daponte

 Gruppo 4: KA2 – Strategic Partnerships for Higher Education
Buona pratica: Fondazione Politecnico di Milano, Stefano Menon

 Gruppo 5: KA1 – Learning Mobility of Individuals Higher education students – Accreditation Consortia

Un fragoroso applauso ha decretato la fine dei lavori accompagnato da una foto di gruppo che potete visualizzare insieme alla fotogallery dell’intero evento.

Le interviste video realizzate sono disponibili sul canale You Tube di Agenzia.
Qui di seguito proponiamo un promo dell’evento.

 

 

Michela Bucci
Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire
Ufficio genstionale