I sistemi educativi europei riescono davvero a preparare le giovani generazioni agli ambienti digitali d’avanguardia di oggi? Con quanto successo riescono a perseguire tale obiettivo?
Il rapporto di Eurydice, dedicato all’educazione digitale a scuola in Europa esce con il titolo Digital Education at School in Europe, rivela quanto necessaria sia un’attenzione sempre maggiore all’educazione digitale. Infatti, sebbene i sistemi educativi europei abbiano incluso l’educazione digitale nei curricoli scolastici e abbiano promosso l’uso delle tecnologie a fini pedagogici è possibile spingersi ancora oltre.
Nel testo, vengono affrontati diversi aspetti dell’educazione digitale, che si sviluppano in quattro capitoli: curricoli scolastici e risultati dell’apprendimento; sviluppo delle competenze digitali degli insegnanti; valutazione delle competenze digitali degli studenti e uso delle tecnologie digitali per valutare gli studenti e, infine; strategie e politiche nazionali sull’educazione digitale a scuola.
Le tematiche trattate dal rapporto offrono a decisori politici, ricercatori e all’intera comunità educativa informazioni di taglio comparativo sulle attuali politiche scolastiche di educazione digitale in Europa, mentre gli allegati aggiungono informazioni specifiche per paese, sui curricoli scolastici, i quadri di riferimento sulle competenze degli insegnanti, strategie di livello superiore e agenzie che supportano l’educazione digitale a scuola.
In quasi tutti i sistemi educativi, le autorità di livello superiore sono coinvolte nell’offerta di attività di sviluppo professionale continuo, nell’ambito dell’educazione digitale, destinate agli insegnanti. In alcuni paesi, tra cui l’Italia, lo sviluppo professionale continuo degli insegnanti rientra fra le iniziative che affrontano l’argomento della digitalizzazione della società.
In particolare, in Italia, al completamento della formazione professionale iniziale, i futuri insegnanti di scuola secondaria devono superare un esame per ottenere la qualifica di insegnante e conseguentemente accedere alla professione docente. Le competenze digitali specifiche degli insegnanti vengono valutate proprio nell’ambito di tale esame. I futuri insegnanti di scuola primaria vengono invece valutati nel corso della formazione iniziale
Una gran parte dei paesi europei ha attualmente delineato dei piani per investire nelle infrastrutture digitali delle scuole. In molti paesi, l’investimento nelle infrastrutture viene chiaramente indicato tra gli obiettivi della strategia sull’educazione digitale. In alcuni paesi, tra cui l’Italia, gli investimenti nelle infrastrutture digitali vengono identificati come una necessità importante in relazione all’educazione digitale e pertanto costituiscono un tema chiave della strategia generale sull’educazione digitale.
Include tutti i 28 Stati membri dell’UE, oltre ad Albania, Bosnia ed Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia.
Questo rapporto della rete Eurydice offre, inoltre, una panoramica sulle strategie e le politiche nazionali attuali in materia di educazione digitale a scuola.
I livelli di istruzione coperti sono il livello primario e il livello secondario (inferiore e superiore), relativamente all’anno scolastico 2018/19 nei 38 paesi europei (43 sistemi educativi), che partecipano al programma dell’Unione europea Erasmus+.
Il rapporto completo, Digital Education at School in Europe, è disponibile a questa pagina del sito di Eurydice Italia. Inoltre, è online anche una sintesi che ripropone i risultati principali del rapporto, dal titolo Eurydice Brief Digital Education at School in Europe.
di Erica Cimò
Unità Eurydice Italia