Regione Umbria

Formazione

CIC to CIC – Corsi Integrati di Cittadinanza – Conoscere l’Italiano per Comunicare!

CIC to CIC – Corsi Integrati di Cittadinanza – Conoscere l’Italiano per Comunicare!
CIC to CIC – Integrated Citizenship Courses – Learning Italian to Communicate!

 

 

Il progetto

Con il progetto CIC to CIC la Regione dell’Umbria ha messo a sistema una Rete Territoriale che include i  C.P.I.A., l’Università per stranieri di Perugia e gli enti del terzo settore,  in grado di coprire tutta l’area di riferimento e di coinvolgere i soggetti maggiormente a rischio di esclusione perché carenti dei mezzi comunicativi e linguistici necessari.
L’obiettivo principale è stato quello di dare una risposta alla necessità di formazione linguistica della componente immigrata della popolazione dell’Umbria con percorsi di italiano che, partendo dai livelli di base del QCER (liv. A1 e A2),  permettessero anche lo sviluppo di sillabi  sperimentali (liv. Pre A1 e B1)  per rispondere alle diverse esigenze di accesso al mondo del lavoro e della formazione. L’applicazione di metodologie esperenziali ed innovative ai corsi di lingua italiana, in grado di generare nei partecipanti eventi positivi di apprendimento, hanno favorito l’integrazione e motivato gli utenti a proseguire la formazione partecipando a misure educative più strutturate. Il progetto, oltre ai corsi di lingua, ha dato spazio alla necessità di socializzazione e partecipazione, tramite attività dedicate e moduli specifici per l’educazione civico linguistica e l’esercizio effettivo della cittadinanza attiva. Questo ha permesso di supportare i servizi periferici dello Stato negli adempimenti derivanti dall’Accordo di integrazione, di facilitare la comunicazione fra servizi e immigrati e di garantire l’effettiva comprensione dei contenuti dell’Accordo.
Le attività del progetto, articolate nelle varie misure previste e corrispondenti agli effettivi bisogni del gruppo target, hanno, infine, potenziato e rafforzato il sistema di servizi di formazione e  integrazione della Regione garantendo sostenibilità e trasferibilità dell’intera azione.

Lo sviluppo

Le attività realizzate sono nate da un processo di co-progettazione che ha evidenziato la necessità di arricchire ed articolare l’offerta di formazione linguistica con una serie di servizi in grado di stimolare l’accesso ai  percorsi di base, favorire la cittadinanza attiva e la partecipazione alla vita sociale, intercettando i gruppi particolarmente vulnerabili.

La formazione linguistica erogata ha previsto:

  • percorsi di alfabetizzazione linguistico civica organizzati secondo le Linee guida del MIUR, ciascuno articolato in accoglienza, orientamento e formazione dei beneficiari;
  • moduli sperimentali di livello pre A1 e B1, attuati dai CPIA in accordo con l’USR e secondo le specifiche operative per l’applicazione del protocollo di sperimentazione previsto dai piani regionali.

Le azioni formative sono state erogate da personale docente specializzato nell’insegnamento dell’italiano L2, in possesso di specifica qualifica e comprovata esperienza, con il supporto di tutor e mediatori linguistico culturali. I corsi erogati sono stati accompagnati da una vasta serie di servizi complementari che, solo per citarne alcuni, andavano dal servizio di babysitting strutturato in percorsi laboratoriali, all’autoapprendimento guidato, ai percorsi di prossimità dedicati ai gruppi target vulnerabili  titolari di protezione internazionale e umanitaria residenti in piccoli centri urbani. Tramite corsi di formazione realizzati dall’Università per Stranieri di Perugia, il progetto ha risposto anche alla necessità di aggiornamento costante delle metodologie di insegnamento dei docenti di italiano come L2 che si confrontano con una utenza in continua evoluzione.

La ricaduta

Il progetto è stato accompagnato da un monitoraggio costante, basato su indicatori di successo prestabiliti che, confrontati in fase di valutazione con i dati raccolti, hanno evidenziato non solo il pieno raggiungimento degli obiettivi iniziali ma anche la forte capacità di influire in modo positivo sull’intero sistema formativo regionale.
Il progetto ha consentito di strutturare un sistema linguistico regionale che concepisce i servizi all’apprendimento della lingua calati nel contesto reale di vita del target a cui si rivolge, per cui sono state messe a disposizione una serie di attività complementari come: il servizio di babysitting strutturato in percorsi laboratoriali, ludici ed educativi, per permettere l’effettiva partecipazione ai corsi delle cittadine immigrate con figli; l’autoapprendimento guidato per cittadini immigrati che per questioni lavorative, logistiche o organizzative non possono frequentare i corsi di lingua in aula; i corsi di microlingua della scuola per facilitare il dialogo tra genitori e istituzione scolastica, i corsi di microlingua del lavoro ed il corso di italiano per la patente.
Elemento di successo del progetto è stata la priorità data al riconoscimento del capitale umano del cittadino migrante (la sua lingua madre, il suo percorso personale o la sua esperienza professionale) e le opportunità che è stato possibile offrire ai Nuovi cittadini grazie all’uso di risorse Europee per l’arricchimento di questo capitale a sostegno del processo di integrazione.
La strategia multiazione, espressione di una forte sinergia tra pubblico privato, ha permesso a ciascun partner di esprimere al meglio le sue potenzialità e di rispondere in modo adeguato ai bisogni di comunicazione e socializzazione. Il partenariato è stato in grado di identificare i bisogni della popolazione migrante rispondendo ad una specificità della regione Umbria, caratterizzata da un grande numero di piccoli centri non sempre ben collegati e vicini ai punti di erogazione dei CPIA, con interventi di prossimità erogati dai partner del privato sociale che hanno garantito il coinvolgimento di cittadini stranieri territorialmente isolati.