Perché i sistemi educativi europei devono puntare sull’insegnamento delle lingue? Qual è l’importanza di fattori come l’età di inizio dell’apprendimento delle lingue o il tempo dedicato al loro insegnamento? Quali sono le lingue più studiate in Europa?
La Rete Eurydice pubblica oggi, in occasione della Giornata europea delle Lingue una sintesi dello studio uscito a maggio, il “Key Data on Teaching Languages at School in Europe – 2017″ in cui si potranno trovare le risposte a queste domande e non solo.
Questo sintetico rapporto comparativo presenta informazioni tratte dal suddetto studio della rete e include informazioni sui risultati della ricerca e sui documenti di politica educativa a livello europeo. Infine, esplora altre prospettive che potrebbero incoraggiare ulteriormente l’apprendimento e l’insegnamento delle lingue a livello primario e secondario.
I principali temi trattati nel rapporto sono
- l’importanza dell’apprendimento di “almeno due lingue straniere da una età molto precoce” (il cosiddetto obiettivo di Barcellona)
- il range delle lingue straniere studiate
- la qualità dell’insegnamento delle lingue straniere con un focus particolare sugli insegnanti e la loro mobilità all’estero per motivi professionali, e il CLIL (apprendimento integrato di lingua e contenuto) come metodologia didattica
- i livelli di risultati attesi nelle lingue straniere
- le misure di sostegno linguistico per facilitare l’integrazione degli studenti immigrati neo-arrivati.
LEGGI O SCARICA IL RAPPORTO
- Sintesi EURYDICE BRIEF – Eurydice Brief – Key Data on Teaching Languages at School in Europe
- Il Rapporto Key Data on Teaching Languages at School in Europe – 2017
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Foreign Languages at School in Europe 2017
Simona Baggiani,
Unità Eurydice Italia