La crisi pandemica ha evidenziato la necessità di sostenere un profondo cambiamento di paradigma nel disegnare le policy – e accompagnarne l’implementazione – in materia di competenze e formazione.
In particolare, dal punto di vista sociale, lo scarto di conoscenze sempre più marcato tra quella parte di popolazione che è in grado di trarre vantaggi dal possesso di adeguate competenze e gli adulti con gravi problematiche di analfabetismo funzionale può avere importanti conseguenze sulla partecipazione e sul pieno esercizio di diritti di cittadinanza attiva.
Le transizioni verde e digitale impattano sul modo di vivere, lavorare, studiare e interagire, producendo opportunità di creazione di nuova occupazione, cambiamenti nei contenuti di quelli esistenti e, in alcuni casi, originando perdite di posti di lavoro.
L‘Agenda europea per le competenze per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza fissa obiettivi ambiziosi di riqualificazione e aggiornamento da raggiungere entro i prossimi 5 anni. si articola in cinque componenti e direttrici di interventi principali (“building blocks”):
- il richiamo ad una azione collettiva, attraverso lo stimolo a Imprese, Parti sociali, decisori e altri stakeholders ad un impegno condiviso nell’operare all’interno di definiti eco-sistemi industriali;
- l’identificazione di risorse finanziarie dedicate ad incrementare l’investimento sulla qualità e adeguatezza delle competenze del capitale umano;
- l’elaborazione di una strategia in grado di assicurare un matching funzionale e diretto tra competenze possedute e competenze richieste dal mercato del lavoro;
- sostenere l’investimento continuo sulle proprie competenze da parte dei cittadini, creando contesti facilitanti e accessibili per poterle valorizzare, incrementare e adeguare ai cambiamenti necessari;
- individuare obiettivi misurabili e pertinenti rispetto a quelli dell’upskilling e del reskilling da raggiungere entro i prossimi cinque anni.
È necessario interrogarsi su quali debbono essere le azioni attivabili a tutti i livelli della governance impegnata nel raggiungimento di obiettivi ambiziosi:
BENCHMARK | OBIETTIVO | LIVELLO ATTUALE | INCREMENTO ATTESO |
Partecipazione degli adulti (25-64) ad opportunità formative negli ultimi dodici mesi | 50% | 38% (2016) | +32% |
Partecipazione di adulti con basse qualificazioni ad opportunità formative negli ultimi dodici mesi 5 | 30% | 18% (2016) | +67% |
Percentuale di adulti disoccupati (25-64) che abbiano avuto un’esperienza di apprendimento recente (ultime 4 settimane) | 20% | 11% (2019) | +82% |
Percentuale di adulti (16-74) in possesso di competenze digitali di base | 70% | 56% (2019) | +25% |
L’Agenda prevede di attivare, rispetto alle varie direttrici, 12 linee di azione, ciascuna delle quali opera in interconnessione con le altre e di cui la prima, il Patto per le competenze, lanciato lo scorso novembre, costituisce il focus di approfondimento del webinar proposto da Indire-Epale Italia il 26 marzo.
Nel corso di “Le politiche europee sull’apprendimento permanente e la loro applicazione a livello nazionale“, questo il titolo del webinar, verranno presentati i contenuti del Patto e del Charter (il documento con cui si può aderire al Patto) – anche attraverso l’illustrazione delle modalità di adesione -, e i messaggi del nuovo Piano di Azione per le competenze digitali e del Piano di azione relativo al Pilastro europeo dei diritti sociali, recentemente lanciato dalla Commissione europea.
“Le politiche europee sull’apprendimento permanente e la loro applicazione a livello nazionale”
Webinar Epale, 26 marzo ore 11.00 – 13.00
La partecipazione al webinar è libera, l’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina del seminario.
Per commentare e porre domande ai relatori è necessario iscriversi a Epale.
Per approfondire:
- Testo ufficiale dell’Agenda europea per le competenze per l’europa (COM/2020/274 final)
- Pilastro europeo dei diritti sociali
- Piano di azione per l’istruzione digitale 2021-2027
Il presente testo è tratto dalla concept note del seminario