SonetBull: un partenariato per sconfiggere il bullismo a scuola

Elena Maddalena Scuola, Storie

logoIl bullismo a scuola o in un contesto educativo si manifesta come “forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, oppressivo e vessatorio, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate dal soggetto che perpetra l’atto in questione come bersagli facili e/o incapaci di difendersi”. Sull’argomento si contano moltissimi studi a livello europeo e mondiale volti ad analizzare il problema, soprattutto nella sua declinazione di “bullismo scolastico”.

Se si guarda al contesto italiano poco più del 50 per cento degli 11-17enni è vittima di episodi di bullismo e a subire comportamenti offensivi o violenti sono soprattutto i più giovani (11-13enni) e le ragazze. Il 19,8 per cento sono vittime “assidue”. Tra gli studenti delle superiori si trovano più vittime nei licei (19,4%), seguono i professionali (18,1%) e i tecnici (16%). A rivelarlo è la ricerca “Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi”, realizzata dall’Istat. Gli episodi di cyberbullismo sono meno frequenti ma in crescita e colpiscono soprattutto le ragazze (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi), che usano più frequentemente dei coetanei cellulare e Internet. Come trasformare i nuovi strumenti di comunicazione da potenziali armi di offesa in strumenti per fare comunità e arginare il fenomeno del bullismo a scuola?

stopbullingLa risposta arriva da Sonet-Bull, progetto biennale realizzato nell’ambito dei Partenariati Strategici Azione Chiave 2, che sviluppa un’innovativa piattaforma di social networking e peer learning per la condivisione di materiale formativo, strategie e buone pratiche, e fornisce un sostegno tempestivo a tutta la comunità di attori interessati al fenomeno del bullismo scolastico.

Il partenariato si propone di coniugare moderni approcci pedagogici (eLearning e apprendimento tra pari) con strumenti tecnologici largamente diffusi (internet, social network, dispositivi mobili), con obiettivo di progettare, creare, implementare e valutare una piattaforma di formazione in grado di fornire agli insegnanti, ai formatori e a tutti gli altri soggetti interessati, l’accesso a materiale formativo accreditato sul bullismo nel contesto scolastico, nonché a strumenti per condividere esperienze, commentare e taggare le esperienza dei coetanei.

Partecipano al progetto Hellenic Open University (coordinatore) in Grecia, Inforef in Belgio, Computer Technology Institute & Press Diophantus in Grecia, Fondazione Mondo Digitale in Italia, Dublin City University – Anty Bullying Centre in Irlanda.

Per fare il punto sui risultati del progetto la Città Educativa di Roma ospita il 10 maggio la terza conferenza internazionale sul fenomeno del bullismo a scuola con la partecipazione di esperti internazionali che si confrontano su metodologie e strumenti innovativi, dal peer learning al crowdsourcing, per formare in Europa comunità scolastiche esperte in tema di prevenzione e contrasto al bullismo. Intervengono anche gli esperti della Polizia postale italiana, di Telefono Azzurro, di Psy + Onlus Psicologia&Comunicazione e dell’Osservatorio Regionale Anti-Bullismo Puglia EWTO Italia.

 

 

di Elena Maddalena
Ufficio Comunicazione
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