EDUCAZIONE ADULTI

Accogliere attività di job shadowing per fare Erasmus anche senza partire. La Spagna arriva in Puglia

Gli impatti non previsti di un progetto rappresentano la parte più sorprendente del programma Erasmus+.
Dallo scambio con i propri colleghi e con i referenti di altre organizzazioni, i bisogni rilevati trovano soluzioni concrete e risultati possibili che si misurano in una serie di indicatori di impatto. La necessità di soddisfare un bisogno e la volontà di rinforzare l’esistente vengono immortalati in un formulario, come in una polaroid, però di un progetto che per natura si evolve e si implementa.

Spesso, infatti, capita qualcosa di non previsto, come sviluppare una nuova idea progettuale, ricevere un premio, rilasciare un’intervista o, come in questo caso, redigere un articolo, ecc..
Quanto espresso si è verificato accogliendo l’attività di job shadowing. Sin da subito intendevamo coglierne l’opportunità. Noi, per inciso, siamo una Cooperativa Sociale.

Accogliamo donne e minori vittime di violenza e giovani “a rischio”, realizziamo percorsi di autonomia abitativa e lavorativa e promuoviamo corsi di formazione professionale e di crescita personale. Ci piace vivere intensamente e non ci lasciamo sfuggire occasioni di crescita e confronto. Non amiamo inseguire finanziamenti, a rapirci è un sogno da realizzare. Di sogni ne abbiamo tanti, per non parlare di quanti cassetti…

Nasce da questa premessa la decisione di accogliere 3 docenti spagnoli, che si occupano di arteterapia, per un periodo di circa 3 settimane in affiancamento ai nostri colleghi che coordinano i workshops. Accoglierli nei nostri spazi ha dato la possibilità alle nostre donne e ai nostri bambini di prendere contatto con l’esperienza Erasmus.

Partire in mobilità con la presa in carico dei servizi sociali e/o con un provvedimento del T.M., francamente, è da considerare assai improbabile.

Lo stesso discorso vale per alcuni colleghi cui risulta piuttosto complesso partire in mobilità perchè incastrati tra meeting istituzionali, incontri con le famiglie, eventi di sensibilizzazione, ecc. Per molti di loro l’accoglienza dei 3 docenti è stata la prima esperienza di contatto con il programma Erasmus. Pertanto, vi è stata la decisione di creare le condizioni tali da facilitare processi generativi di consapevolezza di sè e del vivere collettivo. Ad esempio, i coffee break, alcuni dei pasti principali e la relativa preparazione sono stati fra i momenti principali che hanno fatto da collante fra addetti ai lavori e persone accolte. Sono stati questi i momenti che hanno impreziosito il progetto poiché generatori di una spontanea circolazione dei saperi, delle esperienze e dei vissuti. Da una logica che spinge allo spostamento verso l’esterno, si è assistito ad un cambio di rotta, una sorta di “migrazione interna” ovvero ad una mobilitazione endogena nella nostra cooperativa. L’esperienza di affiancamento ha facilitato un continuo e progressivo scambio nelle pratiche dei workshop ed ha determinato l’implementazione di un modello nato dall’incrocio delle competenze.
Un processo che ha coinvolto tutto lo staff e che, quindi, è il risultato elaborato collettivamente dal gruppo di lavoro e non esclusiva paternità intellettuale dei soli disponibili alle mobilità.

D’altra parte, solo la mobilità in accoglienza garantisce un valore aggiunto tra l’esperienza “narrata” dei colleghi al rientro e quella vissuta in prima persona.

Ci preme fare una conclusiva e, speriamo utile, considerazione terminata l’accoglienza. Si è registrato davvero funzionale illustrare nel dettaglio gli aspetti logistici relativi il soggiorno e i ritmi delle giornate di affiancamento, ovvero così come nelle relazioni sentimentali e/ o amicali è valso l’assunto “mai creare false aspettative”. D’altra parte, le nostre sedi sono collocate in un distretto che non offre chissà quale attrattiva artistica… La comunicazione autentica è stato un meccanismo di prevenzione di disagi e malintesi che ha facilitato le fasi di adattamento al contesto lavorativo e polarizzato il gruppo di lavoro al raggiungimento degli obiettivi.
Piacevolmente sorpresi dagli effetti non previsti, approfittiamo della presente vetrina per rinnovare con entusiasmo l’intenzione di accogliere ulteriori job shadowing.

We’re ready when you are!

 

di Ivan Verardi

For My Azione – Cooperativa sociale Artemide, Latiano (BR)