UNIVERSITÀ

Università: ICE-CREAM, 7 giovani menti vincono alla NASA, 2 ex-Erasmus nel Team

Età media 29 anni, competenze acquisite e arricchite da passione, creatività, costanza, ingegno. Ma anche percorsi di mobilità internazionale Erasmus nel profilo di questi 7 giovani* riuniti nel team Ice Cream risultato vincitore alla Nasa’s international space apps challenge 2016, categoria Galactic Impact, lo scorso 26 maggio.

 

AN: Si è conclusa con un coronamento di assoluto pregio ma come nasce questa sfida e quanto attribuite, di questo successo, alla formazione accademica maturata presso i vostri istituti?

Team: Il nostro gruppo si è formato la mattina dell’evento, abbiamo scoperto di essere tutti interessati al cambiamento climatico e di avere competenze complementari, peculiarità che secondo noi sono state il nostro asso nella manica per raggiungere tutti questi traguardi. Quindi sicuramente il nostro successo è dovuto principalmente ai nostri background accademici.

AN: Il futuro è nelle app? la chiamano economia 3.0, è la sharing economy, un principio cui si inspira la vostra creazione. Che pensate di questa rivoluzione e dell’impatto che avrà sulle nuove figure professionali?

Team: La sharing economy è effettivamente il futuro, la condivisione di case o di mezzi di trasporto per esempio sono già il presente. Nel nostro caso non si tratta esattamente di sharing economy ma piuttosto l’obiettivo del nostro progetto è sia quello di studiare l’evoluzione delle masse glaciali che di sensibilizzare la collettività sugli effetti dei cambiamenti climatici, attraverso una soluzione fruibile dagli scienziati e in grado di promuovere la partecipazione dei turisti alla ricerca scientifica. L’app che abbiamo progettato serve proprio a promuovere il turismo sostenibile presso i ghiacciai, con tutte le informazioni utili per il viaggio, dalla scelta degli alloggi, a quella della guida, con la lista dell’attrezzatura utile per le escursioni, con una chat e con la possibilità di recensire il viaggio e tanto altro.

AN: Siete la generazione del futuro, i dirigenti del domani. Vivete un presente controverso con un ecosistema in bilico e una rivoluzione cultural-professionale che investe soprattutto chi come voi si sta affacciando al mondo del lavoro: che prospettive vi ha aperto la selezione NASA, come vi vedete nel futuro, qual è l’impegno cui non volete rinunciare?

Team: Aver vinto la competizione della NASA oltre a consentirci a settembre di andare a presentare il nostro progetto ai tecnici dell’agenzia spaziale statunitense, ci ha consentito di presentarlo anche alla Commissione dell’ONU per gli Usi Pacifici dello Spazio lo scorso 16 giugno. Inoltre sempre lo scorso 16 giugno abbiamo vinto la gara di pitch organizzata da Frascati Scienza nell’ambito della manifestazione #WIRE16.
Sono tutte occasioni per far conoscere la nostra idea nell’ambiente scientifico. Nel nostro futuro ovviamente vorremmo riuscire a rendere globale la copertura del nostro web tool, Live Glacier, quindi mappare e studiare tutti i ghiacciai esistenti al mondo, e rendere reale e commercializzare la nostra app, GLANCY, che al momento è solo una demo.

AN: Studio, impegno, sacrificio, team work: nei percorsi di mobilità internazionale da voi svolti, riconoscete un ruolo propulsore?

Paola Belingheri: Semmai direi che ci vogliono impegno e sacrificio per andare all’estero, perchè non sempre le università rendono semplici questi percorsi. Tuttavia, se uno fa un esperienza del genere e la porta a termine con successo, aiuta a formare il carattere e ad acquistare fiducia in se stessi, nonché ad imparare le lingue che sono fondamentali nel mondo odierno.
Martina Di Rita: Inoltre, per affrontare un percorso di mobilità internazionale è necessaria una voglia di mettersi in gioco e di sperimentare cose nuove rispetto alla quotidianità: arrivare da soli nella destinazione scelta come meta Erasmus può essere un’esperienza che lì per lì spiazza, fa sentire lontani dalla normalità in cui ti senti sicuro e protetto, ma al contempo ti determina come pienamente responsabile delle tue scelte e dei tuoi desideri.

AN: Il claim di Erasmus è “cambiare vita, aprire la mente”: quanto lo condividete?

Paola Belingheri, Martina Di Rita: Il motto lo condividiamo appieno, e l’Erasmus permette proprio di aprire la mente a nuove culture e a nuovi orizzonti, è un esperienza che arricchisce molto. Conoscere nuovi Paesi fa comprendere ed apprezzare molto l’altro, che spesso sentiamo troppo distante e diverso da noi.

AN: Un messaggio ai vostri colleghi affinché non rinuncino ad una esperienza di mobilità internazionale Erasmus nella loro carriera accademica.

Paola Belingheri, Martina Di Rita: L’Erasmus è un esperienza unica, permette di allargare i proprio orizzonti, di sperimentare nuovi modi di vivere e di instaurare amicizie che dureranno tutta una vita. E un passo fondamentale per diventare veri cittadini Europei.

*Paola Belingheri, Erasmus Student in Tolosa, France, 2005. She is  actually a PhD student in open innovation management at LUISS Guido Carli University. She has previously worked in project management, corporate control and technology transfer from the aerospace sector and she is passionate about entrepreneurship in high-tech sectors. She has lived and worked in four different countries and speaks English, French, German, Dutch and Italian.

Martina Di Rita, Erasmus Student in Las Palmas de Gran Canaria, Spain, 2009. She is actually a PhD student at the Geodesy and Geomatics Division, Faculty of Engineering, “La Sapienza” University of Rome. Her activity is mainly devoted to the study of new methodologies for Digital Surface Model (DSM) generation from satellite data. In particular she is focusing on defining and implementing a new processing chain for developing a free and open source software able to generate DSMs from stereo-pair and tri-stereo optical and SAR images using a hybrid approach based on photogrammetry and Computer Vision techniques. She has therefore gained valuable experience in software development and satellite photogrammetry.

Marco Di Tullio is currently a master student in Environmental and Land Engineering at Sapienza University of Rome. He is preparing his master thesis in Geomatics, working on the development of a software that computes glacier surface velocity fields, obtained by processing data from the new ESA satellite sensor Sentinel­ 1 free SAR imagery. During this period he has gained valuable experience in programming in python and C/C++ language, deepening his knowledge of photogrammetry and computer vision techniques.

Gabriele Mamoli is a graphic design student at the University of Verona, Italy and the co-founder of a start-up in the consulting field (BeMyGuru). He loves to create clean, smart and fresh layouts and is enthusiastic about creating appealing visuals and interfaces. His passions are web and interaction design with a strong attention to mobile devices. He is keen on his work, and feels comfortable in a dynamic and constantly changing environments.

Fabiana Milza is currently a master student in Astronautical Engineering at Sapienza University of Rome, where she is preparing a thesis on nanocomposite materials and structures for human life in space. Since 5 years she writes a column in an Italian lifestyle magazine where she writes about space and innovation. She is passionate about social media and scientific communication towards the general public.

Andrea Nascetti is a postdoc researcher at the Engineering Faculty of the University of Rome “La Sapienza” and during his studies he acquired a significant background in Geomatics (Photogrammetry, SAR, Radargrammetry). Author of more than 30 scientific papers on international and Italian journals and proceedings; his research activity is focused on high resolution satellite remote sensing techniques for orthophoto and DSMs generation. In particular he has developed an image matching algorithm for DSMs extraction, now patented by the University of Rome “La Sapienza”. He took part in the Google Summer of Code Project (GSoC 2012) to develop the open source software “Opticks” with a project entitled “SAR Processing Tools – Geocoding and stereo measurement”.

Roberta Ravanelli is currently a PhD student at the Geodesy and Geomatics Division at “La Sapienza” University of Rome. Her research activity is focused on 3D dense model reconstruction with low cost 3D sensors, mainly range cameras (especially Microsoft Kinect v1 and v2 and Structure Sensor), and related study of validation and calibration techniques. She has been selected as software developer student in the 2014 and 2015 Google Summer of Code international program, respectively with the OSGeo and OpenCV organizations. During her PhD she has gained valuable experience in software development, improving her skills in C++, C#, Python programming languages.

Per maggiori informazioni:

di Alessia Ricci
Unità Comunicazione
Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE