Cresce la rete di stakeholder Epale. Svolti a marzo due incontri di coordinamento

Alessandra Ceccherelli Educazione adulti, Epale

Tra gli impegni realizzati dall’Unità nazionale Epale Italia in questo inizio 2019, c’è sicuramente la realizzazione di un percorso strutturato di coinvolgimento e ampliamento della rete di stakeholder, con l’obiettivo di una sempre più forte integrazione delle rispettive linee di intervento comuni.

In quest’ottica si inseriscono gli incontri del 20 marzo a Roma e del 28 marzo e Firenze presso le sedi Indire delle rispettive città.

L’incontro del 20 vedeva coinvolti i rappresentanti delle principali istituzioni nazionali operanti nel settore dell’Educazione permanente e la formazione degli adulti, tra queste, oltre ai Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, erano presenti: Confindustria, Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Forum del Terzo Settore, UniEda, EdaForum, i Sindacati CGIL CISL e UIL. Assenti in questa riunione, ma presenti nella rete di stakeholder Epale, anche: RUIAP (Rete Universitaria per l’Apprendimento Permanente, ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive nel Lavoro), INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) e la Tecnostruttura delle Regioni.

Vari gli argomenti discussi, tra questi, oltre al piano di lavoro dell’Unità EPALE per il 2019-20, il progetto dell’Università di strada, promosso da UniEda e finanziato dal MIUR, che ha raggiunto più di 10.000 persone e le cui attività a non si svolgono in aule scolastiche, ma presso le sedi di associazioni e partner del progetto o luoghi quali bar, ristoranti, biblioteche. Altro argomento affrontato è stato il tavolo nazionale di apprendimento permanente nato nel 2012 e di cui fanno parte Edaforum, i sindacati federali e di categoria, il Forum del Terzo Settore, Ridap, Ruiap, Anci e le rappresentanze degli istituti di ricerca (Anpal, Indire, e Inapp). Il tavolo sta lavorando alla costruzione di un piano di garanzia delle competenze, come suggerito dall’Unione Europea (“Upskilling Pathway”), che verrà presentato al Governo, cercando di coinvolgere i gruppi parlamentari e l’opinione pubblica.

Si è discusso inoltre del lavoro del Forum del Terzo Settore, che rappresenta 88 organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello per un totale di oltre 141.000 sedi territoriali. Da 4 anni, il Forum del Terzo Settore ha iniziato l’esperienza con gli “OLP” (Operatori Locali Di Progetti), figura professionalizzata ma non professionale, affinché all’interno delle stesse organizzazioni le persone siano accompagnate verso l’emersione e la validazione delle competenze. Altro impegno prioritario del Forum consiste nel riconoscimento delle competenze del Servizio civile e il progetto FQTS di formazione per i dirigenti delle organizzazioni del Terzo settore italiano.

Attenzione sul mondo del lavoro con l’impegno di Confindustria nel porre i temi formativi al centro del proprio operato, come ad esempio l’alternanza scuola lavoro, la formazione tecnico-professionale e la costruzione di una maggiore sinergia tra il mondo del lavoro e la scuola. A questo proposito, Orientagiovani è la manifestazione che ogni anno Confindustria dedica all’incontro tra imprenditori e giovani studenti con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla cultura di impresa.

Il ruolo delle Regioni in materia di istruzione e nella certificazione delle competenze è stato introdotto da Pietro Tagliatesta, Dirigente dell’Ufficio “Interventi in materia di formazione professionale finanziati da fondi nazionali e attività di coordinamento in materia di aiuti di Stato alla formazione e all’occupazione” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e confermato dalla dott.ssa Ketty Segatti della Regione Friuli Venezia Giulia.

Questi solo una parte dei temi trattati che troveranno spazio nel lavoro di EPALE, così come ogni evento del piano di lavoro 2019-20 sarà organizzato in sinergia con i soggetti presenti a Roma, e con la collaborazione degli Ambasciatori Epale, gli esperti di cui Epale Italia si avvale per l’implementazione delle attività e che in questi giorni sono oggetto di una nuova selezione pubblica.

Il secondo incontro (Firenze il 28 marzo) ha unito le due realtà più importanti in materia di educazione in carcere, ovvero: gli USR (Uffici Scolastici Regionali) e i gli uffici “Detenuti e trattamento” dei Provveditorati dell’amministrazione penitenziaria, che hanno competenza regionale nell’attivazione dei percorsi scolastici, educativi e trattamentali dei soggetti ristretti nelle strutture penitenziarie italiane.

L’incontro ha parzialmente colmato la mancanza di occasioni di dialogo e comunicazione tra Uffici Scolastici Regionali e PRAP e ha rilevato la difficoltà che suddetti uffici hanno nel promuovere e condividere i propri progetti e le proprie iniziative.  Per questo EPALE si impegna a valorizzare ogni progetto realizzato ed in itinere nelle diverse realtà penitenziarie del nostro paese e a farsi portavoce presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria delle problematiche, ma anche delle proposte, emerse durante la giornata.

Si è riscontrato inoltre una diversità tra le varie realtà regionali: mentre in alcune regioni la collaborazione tra USR e PRAP è proficua e consolidata da protocolli in atto e operativi, in altre è emersa da entrambe le parti la necessità di conoscersi per dare vita a future collaborazioni.

Numerose le idee operative per dare continuità e capitalizzare le esperienze fatte e per rendere proficua la collaborazione con EPALE e INDIRE. In tal modo sarebbe possibile la costruzione di competenze per la progettazione e l’utilizzazione dei finanziamenti europei.

La programmazione condivisa delle attività e l’analisi dei bisogni, possibilmente parcellizzata per tipologie di detenuti, secondo l’opinione di tutti i presenti, può risolvere alcuni tra i più significativi problemi all’interno del contesto carcerario, spesso caratterizzato da confusione e disorientamento.

La rete degli stakeholder di Epale rappresenta il versante delle politiche nazionali per l’educazione degli adulti, mentre la rete degli Ambasciatori Epale costituisce il gruppo di supporto degli esperti sul territorio che, individuati con selezione pubblica, si candidano a svolgere un ruolo volontario di organizzazione, promozione, consulenza e supporto alle diverse attività di Epale Italia, compatibilmente con la propria attività professionale. Mettere sempre più in contatto le due reti e creare un raccordo costante sul territorio, come già avviente in molte regioni, sarà nei prossimi mesi un’altra priorità di Epale in Italia.

Due incontri importanti, quindi, per lavorare in collaborazione e condivisione verso una sfida comune: investire nell’educazione in età adulta rendendola in grado di affrontare i cambiamenti politici, economici e sociali in atto.

 

di Martina Blasi
Unità nazionale Epale Italia