Studenti e staff in mobilità Erasmus
Il Lifelong Learning Programme si chiude con un segno più per l’istruzione superiore con 26.335 (+4,4%) studenti italiani in mobilità Erasmus che fa salire a quasi 350.000 il numero totale della partecipazione dagli inizi ad oggi. I 174 Istituti di istruzione superiore e gli 11 Consorzi, che hanno attivato mobilità nell’a.a. 2013/2014, hanno ricevuto un cofinanziamento complessivo pari a 41.101.324,82 euro, utilizzato per sovvenzionare 21.891 studenti (+2,2%) per un’esperienza di studio all’estero e 4.444 tirocini (+16,5%); da sottolineare anche l’incremento della partecipazione dei corpo docente e del personale tecnico-amministrativo in mobilità per docenza o formazione che, con 2.595 borse approvate, ha registrato una crescita del 13% rispetto al 2012/2013, decisamente consistente se si considerano gli incrementi ridotti degli ultimi anni (Figura 1).
Distribuzione regionale
Il 17,7% della mobilità ha riguardato i 21 istituti della Lombardia, a seguire i 13 istituti dell’Emilia Romagna e i 23 del Lazio che hanno gestito oltre l’11% delle borse Erasmus finanziate. Relativamente ai singoli Atenei, al primo posto si conferma l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna con 1.901 studenti in mobilità (il 7,2% della mobilità complessiva italiana), al secondo l’Università degli Studi di Padova con 1.347 studenti (5,1%) e in terza posizione l’Università degli Studi di Roma La Sapienza con 1.100 (4,2%) mobilità in uscita (Figura 2).
Paesi di destinazione
I Paesi più gettonati sono stati la Spagna, meta scelta da oltre il 30% degli studenti italiani in mobilità per studio, la Francia con il 14,6% e la Germania con l’11,5% (Figura 3).
Se la Spagna è al primo posto per numero di tirocinanti Erasmus ospitati (il 21,8%), al secondo si posizionano le aziende britanniche con il 20,6% sul totale della mobilità italiana. La terza destinazione è la Germania dove l’11,4% dei nostri studenti ha svolto uno stage Erasmus (Figura 4).
La fotografia dello studente Erasmus italiano
L’esperienza di mobilità per studio è stata svolta in media a 23 anni, mentre il tirocinante ha deciso di partire per un periodo di formazione internazionale dopo i 25 anni. Anche per quanto riguarda la durata del soggiorno all’estero ci sono distinzioni, dal momento che il placement, in media, si è concluso dopo 4 mesi, sensibilmente prima della mobilità per studio (6,6 mesi).
Dal confronto di genere emerge che il 59% della popolazione Erasmus è costituito da donne e, se si considerano separatamente le due tipologie di esperienze, la percentuale sale a 60,2% nell’ambito della mobilità per placement (Figura 5).
Il primo anno di attività targato Erasmus+ si sta per concludere e nei prossimi mesi saranno resi noti gli effetti delle novità importanti introdotte per incentivare la mobilità degli studenti, a partire dalle risorse economiche messe a disposizione.
a cura di Luisella Silvestri