Liceo linguistico "G.Cesare- M. Valgimigli"
Io sono come te
Io sono come te
I am like you
Il progetto
Il progetto è nato e si è sviluppato con l’obiettivo di proseguire la tradizione della nostra scuola sempre attenta a cogliere occasioni di stimolo e di motivazione per lo sviluppo armonico della personalità degli alunni, di valorizzazione delle potenzialità di tutti e delle eccellenze di alcuni. Il progetto si è concentrato sul tema dell’inclusione e dell’accettazione del diverso per sensibilizzare i giovani contro la violenza nelle sue varie sfumature, fra cui quella del bullismo. I docenti hanno ritenuto opportuno sollecitare negli alunni una riflessione che è stata sviluppata attraverso la lettura di fatti di cronaca. La creazione della storia, l’accompagnamento di disegni, l’inserimento di piccole attività e giochi, la drammatizzazione con accompagnamento musicale e testi di canzoni sono stati pensati per un pubblico più piccolo, ancora più fragile, che dalla storia doveva trarre un insegnamento: siamo tutti uguali e tutti diversi come i colori dell’arcobaleno. Per questo, la favola termina con un happy end. La recita, infatti, è stata realizzata per alunni delle scuole materne ed elementari sia a Vienna che a Rimini, con l’eccezione di una scuola media italiana in cui gli alunni studiano la lingua tedesca. In questo caso la disseminazione, oltre alla riflessione sul fenomeno del bullismo e della discriminazione, ha avuto anche carattere orientante. Nella costruzione del progetto sono state incluse anche ore di Alternanza Scuola-Lavoro.
Lo sviluppo
Per la sua realizzazione si è collaborato con un Liceo musicale di Vienna, conosciuto durante un progetto Erasmus, con il quale è stato effettuato uno scambio. Inoltre, gli studenti delle due scuole sono stati attivamente coinvolti nella realizzazione delle diverse parti del progetto che hanno previsto la creazione di una storia accompagnata da disegni e giochi didattici e la composizione di musiche e canzoni secondo le vocazioni delle due scuole. La storia, infine, è stata rappresentata con una recita davanti ad un pubblico formato da alunni delle scuole materne, elementari e medie. A questi è stato consegnato il libretto della storia e alla fine della rappresentazione i bambini hanno potuto interagire con gli “attori” e “i musicisti”. Si è trattato di un progetto che ha richiesto l’uso di una metodologia attiva basata su compiti di realtà. Gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, sviluppando diverse competenze sociali. La collaborazione con la scuola viennese, sia a distanza su piattaforma che in presenza, ha favorito l’interazione in lingua2. Durante lo scambio, gli alunni hanno migliorato le abilità comunicative anche in contesti informali, in quanto ospiti delle famiglie viennesi e sono potuti entrare in contatto diretto con una cultura diversa dalla loro.
La ricaduta
Il progetto ha integrato lingua e pratica attraverso l’esperienza dello scambio. Gli alunni sono stati i veri protagonisti, perchè parte attiva sia nei processi decisionali, sia in quelli performanti. L’intero progetto si è basato su una didattica attiva che prevede compiti autentici in situazione. Gli alunni hanno, infatti, dovuto mobilitare le conoscenze acquisite, reperirne di nuove, collegarle a più discipline pianificando un progetto che ha avuto come prodotto finale il libro e la drammatizzazione della storia. Questo lavoro di condivisione ha richiesto capacità relazionali, comunicative, di mediazione e di incontro, di confronto e di scambio di conoscenze. La lingua madre e la lingua straniera sono state usate come strumento di apprendimento, di formazione, di crescita, di scambio, di comunicazione reale ad ogni livello. La rappresentazione di fronte ai bimbi più piccoli ha costituito un’esperienza importante, favorendo l’integrazione, promuovendo la conoscenza reciproca attraverso il coinvolgimento e la sconfitta del pregiudizio. L’uso dei linguaggi grafici, della musica, del canto, del teatro come mezzi di comunicazione si sono rivelati validi strumenti per valorizzare e superare le differenze.
La drammatizzazione davanti ai bimbi delle materne e delle elementari ha avuto non solo la funzione di far riflettere sul tema dell’esclusione, ma anche di disseminazione del prodotto stesso. Come follow-up gli alunni si sono mantenuti in contatto con i bambini incontrati durante lo spettacolo ed hanno scritto loro una letterina firmata naturalmente dal protagonista della storia: il marziano 4B.
Liceo linguistico “G.Cesare- M. Valgimigli”
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Refernte: Prof.ssa Paola Pecci