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#IoRestoErasmus: Traineeship più formativi durante il Covid, parola di IUAV!

 

In questo momento non facile, vogliamo condividere alcune buone notizie legate alle testimonianze
degli studenti e neolaureati che stanno svolgendo il tirocinio nell’ambito del Programma Erasmus+
e che stanno affrontando questo periodo formativo nelle rispettive situazioni di isolamento sociale.

Come Servizio Mobilità Internazionale Iuav stiamo monitorando la loro situazione, attraverso una
fitta corrispondenza elettronica. Ma giovedì 16 aprile, grazie agli strumenti informatici, abbiamo
“suonato il loro campanello”, li abbiamo visitati personalmente e li abbiamo fatti incontrare per
condividere le loro esperienze. Su un gruppo di 24 tra studenti e neolaureati in tirocinio Erasmus +
ora all’estero, 15 hanno risposto all’appuntamento organizzato dallo staff dell’Ufficio Mobilità
Internazionale e che ha visto anche il saluto del prof. Enrico Fontanari delegato alle relazioni internazionali.

Anche questo breve appuntamento ha dimostrato da parte dei partecipanti un forte senso di appartenenza alla comunità Iuav.

 

Gli stagisti provengono da diverse aree disciplinari Iuav (Architettura; Moda; Teatro) e stanno
svolgendo le rispettive mobilità nelle grandi città d’Europa – Amsterdam, Barcellona, Copenaghen,
Dublino, Londra, Parigi, Vilnius, etc… – sperimentando casi concreti e commesse legati alla
progettazione in ambito architettonico, grafico ed artistico.
Lo staff dell’Ufficio Mobilità Internazionale è rimasto piacevolmente sorpreso nel constatare che,
accanto ai disagi provocati dalle misure volte al distanziamento sociale, molti stagisti evidenziano
degli aspetti straordinariamente formativi nelle loro esperienze.
In primo luogo, spiccano i buoni rapporti che i tirocinanti hanno instaurato con i tutor designati negli
enti ospitanti. In alcuni casi, è emerso che le attività di lavoro remoto migliorano la relazione
professionale tra lo stagista e il tutor estero. Ci è stato infatti segnalato che la necessità di dover
completare alcune attività professionali in modalità telematica, responsabilizza lo stagista,
stimolandolo allo sviluppo di un metodo di lavoro autonomo e inducendolo ad una migliore gestione
del tempo. Conseguentemente, il rapporto con l’ente ospitante si rinforza, basandosi sempre più
sulla fiducia reciproca.

In secondo luogo, l’ulteriore tendenza favorevole emersa tra gli stagisti è la presa di consapevolezza
delle dinamiche legate all’istituzione partner che li accoglie. Molti di loro hanno infatti vissuto
direttamente le modalità in cui in Europa attività economiche e di servizio di diverse dimensioni –
dalle aziende multinazionali, a piccoli e medi studi di architettura, a musei e compagnie teatrali –
hanno reagito all’emergenza. Hanno infatti osservato un rallentamento delle attività produttive; un investimento maggiore di risorse in campo tecnologico; uno sforzo creativo volto all’elaborazione di
attività virtuali. Inoltre hanno compreso meglio le dinamiche e i tempi dei cicli produttivi che
coinvolgono realtà indiscutibilmente globalizzate per cui la progettazione sta continuando ma non la
fattura. Tutto ciò ha permesso loro di raggiungere una conoscenza nella realtà professionale in cui il
loro traineeship Erasmus ha luogo, difficilmente possibile in un regime ordinario di lavoro.

 

Vale la pena inoltre evidenziare che, in nessun caso, le attività dei tirocinanti Iuav si sono interrotte:
tutti gli enti hanno infatti adottato misure di adeguamento delle attività lavorative, mantenendo gli stagisti Iuav saldamente integrati nei rispettivi organici e nel totale rispetto della loro sicurezza, a
testimonianza della qualità delle convenzioni Iuav, stipulate con partner europei solidi ed affidabili.

Concludiamo infine con la convinzione che l’Erasmus+ sia un programma in grado di offrire ai beneficiari esperienze altamente istruttive, inducendo loro a sviluppare capacità dal prezioso valore aggiunto: lo spirito di iniziativa nell’intraprendere un’esperienza nuova, il coraggio di affrontare ogni imprevisto e la determinazione di portare l’avventura a termine, traendone il maggior valore formativo possibile. Ancora una volta quindi, il motto Erasmus+ si rinnova: “opening minds, changing lives”.

 

L’articolo è stato gentilmente fornito dal servizio mobilità internazionale – tirocinio estero dello IUAV
Maria Gatto – mgatto@iuav.it
Lorena Canaku – lcanaku@iuav.it 

 

#IoRestoErasmus è un progetto dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire per dare voce alle tante storie virtuose che il Programma sostiene anche in questa parentesi anomala per la mobilità internazionale: Buon Erasmus a Tutti!

 

  • Per saperne di più sul traineeship Erasmus+:

Mobilità degli studenti

 

Editing Alessia Ricci