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Quando la mobilità diventa scoperta e capacità di accogliere. L’esperienza dell’IIS Fermi Filangieri di Formia

Si illuminano gli occhi al professor Antonino Carollo quando parla dell’esperienza Erasmus+ dell’Istituto E.Fermi – G Filangieri di Formia e soprattutto quando racconta dell’esperienza di mobilità in Turchia, dell’accoglienza e dell’ospitalità ricevuta e di quanto questo momento del progetto abbia segnato una svolta e una tappa di crescita per alunni e docenti coinvolti.

Nonostante l’iniziale titubanza nell’accettare l’offerta del collega turco di organizzare l’ospitalità dei ragazzi nelle famiglie, l’essersi lasciati guidare dal desiderio di incontro e di apertura ha portato un grande risultato.

“L’istante in cui concludevamo la mobilità in Turchia, eravamo sull’aereo e tutti 10 gli studenti coinvolti hanno dichiarato di voler ricambiare l’ospitalità ricevuta e ospitare  i loro compagni dei vari paesi nelle mobilità successive. Lì è stato il salto di qualità del progetto e il vero decollo di Erasmus+ sia per i ragazzi che per le famiglie.”

logo_bridges2Parliamo del progetto BRIDGES, un partenariato strategico tra scuole finanziato nel 2014 che ha concluso le attività nel 2016, con il riconoscimento di Buona pratica.  Il progetto, coordinato dall’Istituto E.Fermi G.Filangieri di Formia, ha coinvolto scuole in Francia, Grecia, Romania e Turchia in un lavoro di due anni sul tema dell’occupazione dopo la scuola in Europa.5 scuole e 5 paesi diversi a confronto attraverso l’esperienza diretta degli alunni che hanno lavorato sull’analisi di similitudini e differenze tra i diversi sistemi scolastici, i diversi lavori e i differenti stili di vita.L’idea di base era mostrare le possibilità di lavoro nei diversi paesi del partenariato per promuovere le competenze chiave necessarie a un contesto di lavoro internazionale. Attraverso attività di gruppo, competizioni tematiche, confronti e studi, attività in presenza durante le mobilità e attività a distanza anche con il supporto del progetto eTwinning Monopoly, gli studenti sono stati in grado di riconoscere le competenze necessarie nei vari paesi per svolgere la stessa professione. Questo ha portato gli studenti a sviluppare un’effettiva conoscenza del mondo del lavoro degli altri paesi e ha avuto un risultato in più: far rimuovere le barriere e aprire i propri confini.

Nei due anni di progetto sono stati realizzati due incontri transnazionali di progetto con tutti i partner e 5 attività di mobilità per insegnamento e apprendimento con gli studenti. In totale sono stati coinvolti nelle mobilità 42 ragazzi, un numero più alto rispetto a quello indicato nel progetto; questo è stato possibile proprio grazie alla reciproca ospitalità fra scuole.

Abbiamo invitato il Professor Carollo lo scorso novembre a Napoli al Seminario di Kick off per l’avvio delle attività di partenariati tra scuole finanziati quest’anno e gli abbiamo chiesto anche un consiglio per quegl’insegnanti che non hanno mai partecipato a un progetto Erasmus+ e magari ci si stanno avvicinando.

“Per cominciare non occorre essere un insegnante di inglese. Bisogna lanciarsi, ci vuole tanto entusiasmo! Basta soltanto avere voglia di mettersi in discussione e di imparare. È un’avventura che dà non solo ai ragazzi ma anche ai docenti un’apertura mentale eccezionale!”

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Se le parole del Professore vi hanno incuriosito e se da tempo pensate alla possibilità di realizzare progetti europei in cooperazione con altre scuole, questo è il momento giusto per provare. Il bando Erasmus+ 2018 introduce infatti i Partenariati per lo scambio tra scuole (riferimento azione: KA229) progetti più semplici nella struttura e nella gestione del finanziamento rispetto ai Partenariati strategici, incentrati sulla mobilità degli alunni e dello staff.


Per approfondire
Il progetto Bridges sulla piattaforma europea di disseminazione
Il sito del progetto
La fotogallery

Partenariati per lo scambio tra scuole   – novità Erasmus+ 2018

 

A cura di Valentina Riboldi,
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Unità comunicazione