Una panoramica sulle lingue straniere nella scuola secondaria: ne parla un nuovo rapporto Eurydice

Elena Maddalena Eurydice, Pubblicazioni

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Da quanto tempo esistono a scuola i test nazionali nelle lingue straniere? Quali sono le loro finalità? Quante e quali lingue vengono testate?

 A queste domande risponde l’ultimo Rapporto comparativo della rete Eurydice sui test nazionali in Europa per valutare le competenze linguistiche degli studenti della scuola secondaria. L’analisi copre aspetti come l’importanza crescente dei test nazionali nelle lingue straniere, gli obiettivi dei test, le competenze testate, gli strumenti sviluppati dai diversi paesi per far sì che le procedure di attribuzione del punteggio siano coerente e affidabili, e l’influenza su questi test del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Il rapporto include i 28 Stati membri, l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Turchia, il Montenegro e la Serbia. L’anno di riferimento è il 2014/15.

 La diversità linguistica e culturale in Europa richiede una costante promozione dell’apprendimento delle lingue a livello scolastico ma non solo. La questione è importante per la valorizzazione del Patrimonio culturale europeo, ma anche perché la presenza di competenze linguistiche adeguate fra i cittadini dell’Ue rappresenta un valore economico e sociale.

I risultati della prima indagine della Commissione europea sulle competenze linguistiche, pubblicata nel 2012, ha mostrato una grande varietà di competenze in tutta Europa, e ha individuato la necessità di sostenere gli sforzi per promuovere e migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue a scuola. È essenziale che le autorità nazionali in Europa portino avanti politiche specifiche per migliorare in questo ambito. Inoltre, come sottolineato dal Consiglio dell’Unione europea nelle conclusioni sul multilinguismo e lo sviluppo del linguaggio Competenze nel 2014, la valutazione delle competenze linguistiche è un fattore chiave per un insegnamento efficace.

In Italia i test sono stati realizzati nell’ambito delle prove degli esami di Stato nelle scuole secondarie superiori, laddove la lingua straniera era la materia della seconda prova scritta.

Ecco i principali risultati emersi dallo studio:

  • In Europa negli ultimi 20 anni i test nazionali sulle lingue straniere sono diventati sempre più importanti
  • La maggior parte dei test nazionali sono finalizzati a dare informazioni rispetto ai progressi degli studenti
  • La competenza orale è la meno testata mentre la lettura è quella più valutata nei test
  • La maggior parte dei Paesi hanno test nazionali che coprono più di 5 lingue e quasi tutti i paesi hanno realizzato test nazionali in inglese
  • I Paesi hanno sviluppato una serie di modi per assicurare procedure consistenti e affidabili per l’assegnazione dei punteggi
  • Il Quadro comune europeo di riferimento per le Lingue ha fortemente influenzato lo sviluppo dei test nazionali per le lingue

Si parla di questo e altro anche nell’ambito della Conferenza European Day of Languages 2015 il 25 settembre. Parte dei lavori si possono seguire in streaming: https://multilingual2015.teamwork.fr/en/programme.

 

di Elena Maddalena
Area Comunicazione
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