Erasmus+: uno sguardo sull’azione chiave 3 a supporto delle nuove politiche educative

Alessandra Ceccherelli Scuola

atrio scuola Copenhagen - erasmus politiche educaitve scuola ka3Il 12 e il 13 marzo a Bruxelles alla sede dell’EACEA (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) si è svolto il Kick off Meeting Erasmus+ Key Action 3: Support for policy reform, Prospective Initiatives – European policy experimentations. All’incontro hanno partecipato oltre ai beneficiari dei progetti KA3 autorizzati nel 2014, anche i rappresentanti dei progetti centralizzati autorizzati nel 2013, cioè quando ancora era in essere il programma LLP, i rappresentanti della DG Education and Culture dei settori: istruzione scolastica, istruzione superiore e educazione degli adulti e i rappresentanti delle Agenzie Nazionali.
L’incontro è una buona occasione per parlare di azioni centralizzate in Erasmus+, ovvero azioni progettuali di alto livello e con finanziamenti elevati, che sono gestite dall’Agenzia Esecutiva e non dalle Agenzie Nazionali. Come è noto Erasmus+ ha obiettivi ambiziosi, legati in particolare agli obiettivi della strategia Europa 2020 e di Education and Training 2020, e priorità trasversali e settoriali chiare e puntuali affinché le esperienze progettuali che vengono finanziate contribuiscano in modo significativo al raggiungimento di quegli obiettivi.

L’azione chiave 3 del programma è dedicata alle attività a sostegno delle politiche in tema di istruzione, formazione e gioventù (informazioni complete nella Guida al programma). Le azioni realizzabili sono molte, in gran parte gestite dall’EACEA, mediante specifici inviti a presentare proposte pubblicati nel sito dell’EACEA (questo il link alla pagina degli inviti).

Si tratta di attività varie che possono riguardare:

  • Conoscenza nei settori istruzione, formazione e gioventù (conoscenze tematiche e per paese, studi sulle politiche, le attività della rete Eurydice ecc.)
  • Iniziative di prospetto volte a sviluppare nuove politiche o a predisporne l’attuazione, che si distinguono in iniziative per progetti di cooperazione sullo sviluppo delle politiche e iniziative per progetti di sperimentazione sulle politiche europee
  • Il supporto agli strumenti europei, tra cui quelli per il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze
  • La cooperazione con le organizzazioni internazionali, il dialogo con gli stakeholders e i Paesi Terzi.

Il Kick off Meeting del 12 e 13 marzo era dedicato alle iniziative di prospetto volte a sviluppare progetti di sperimentazione sulle politiche educative. Può risultare molto interessante prendere visione dei progetti che sono stati autorizzati, in quanto si tratta di progetti molto ambiziosi che costituiscono un punto di incontro tra la ricerca educativa e la progettazione europea volta a incidere sulle politiche educative.

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L’Agenzia Esecutiva mette a disposizione sul suo sito web una serie di Compendia che contengono tutti i dati relativi ai progetti autorizzati nel 2014 e a seguire, prenderne visione scoprire quali sperimentazioni si stanno mettendo in atto, venire a conoscenza di quali autorità pubbliche, reti europee di autorità pubbliche o istituzioni private italiane sono coinvolte può essere molto utile per tutti coloro che sono interessati alla cooperazione europea in ambito educativo.

Dalle esperienze sul campo c’è sempre molto da imparare, anche da quelle di più alto livello, possono essere una bussola per capire su quali strade direzionare i propri sforzi e il proprio impegno per poter essere protagonisti come università, scuole, associazioni, enti pubblici, aziende private dei cambiamenti per migliorare la qualità dell’educazione in Europa.
Questi progetti possono essere fonte di ispirazione per ricercatori, docenti, Dirigenti scolastici, educatori, operatori di associazioni che operano nel settore dell’educazione degli adulti o nel settore giovanile per comprendere meglio come i progetti autorizzati concretizzino in attività educative obiettivi e priorità politiche dell’Unione Europea; in altre parole possono aiutare a tradurre in proposte reali un gergo spesso ostico e complesso come quello dei programmi europei.

 

di Elena Bettini

foto: Indire © Pino Moscato