Obiettivi e priorità politiche

Vieri Pestelli

Nell’ambito del Programma Erasmus + le proposte presentate dovranno riferirsi alle priorità politiche comuni trasversali e alle priorità previste per i diversi settori identificate dalla Commissione Europea.
La rilevanza delle candidature proposte rispetto alle priorità politiche e settoriali sarà oggetto di valutazione e avrà un peso determinante nell’attribuzione del punteggio finale.

Nella stesura della candidatura è sicuramente utile prendere accuratamente visione delle schede di valutazione qualitativa elaborate dalla Commissione Europea, utilizzate da tutte le Agenzie nazionali.
Consulta la Guida per gli esperti valutatori (versione relativa all’Invito 2014)

Priorità politiche comuni trasversali:

Per approfondimenti consulta la sezione Policy sul sito della Commissione europea: il Quadro strategico ET 2020

 

Priorità per il settore Scuola

  • Ridurre l’abbandono scolastico precoce
  • Migliorare il raggiungimento di competenze di base
  • Rafforzare la qualità nell’educazione e nella cura della prima infanzia
  • Migliorare la professionalità dell’insegnamento

Per approfondimenti  e documentazione consulta la sezione Policy sul sito della Commissione europea: School policy

 

Priorità per il settore Istruzione Superiore

  • Contribuire alla modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore in Europa secondo la 2011 EU Modernisation Agenda
  • Migliorare le competenze del personale dell’Istruzione Superiore e rafforzare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento
  • Ampliare le conoscenze e la comprensione delle politiche e delle pratiche educative dei paesi europei
  • Accrescere le opportunità per lo sviluppo professionale e per la carriera del personale degli Istituti di istruzione Superiore
  • Aumentare il livello di inclusione sociale
  • Aumentare le competenze trasversali e accrescere le potenzialità di occupazione e le prospettive di carriera degli studenti
  • Rafforzare lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità degli studenti
  • Rafforzare gli strumenti di riconoscimento e convalida di competenze e qualifiche acquisite, al fine di ottenere un più semplice riconoscimento a livello europeo
  • Rafforzare la consapevolezza interculturale e la partecipazione attiva nella società
  • Favorire la prosecuzione dell’istruzione o formazione dopo un periodo di mobilità all’estero
  • Incrementare le competenze digitali e linguistiche

Per approfondimenti consulta la sezione Policy sul sito della Commissione europea: Higher Education

 

Priorità per il settore Educazione degli adulti

  • Ridurre il numero degli adulti con basse qualifiche
  • Potenziare la validazione di istruzione formale e non formale
  • Migliorare i sistemi di orientamento professionale
  • Aumentare l’offerta di opportunità formative personalizzate

Per approfondimenti  e documentazione consulta la sezione Policy sul sito della Commissione europea: Adult learning

 

Priorità per il settore Istruzione e Formazione Professionale

  • Sviluppare qualifiche del ciclo post secondario e terziario, conformemente al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) e focalizzate su aree con potenziale di crescita o aree con carenza di competenze attraverso l’allineamento delle politiche VET alle strategie di sviluppo economico locale, regionale e nazionale
  • Sviluppare partenariati fra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro (in particolare imprese e parti sociali)

Per approfondimenti consulta la sezione Policy sul sito della Commissione europea: Vocational Education and Training

 

Priorità per il settore Gioventù

  • Migliorare il livello delle competenze e delle abilità chiave dei giovani, compresi quelli con minori opportunità
  • Promuovere la partecipazione alla vita democratica in Europa e al mercato del lavoro, la cittadinanza attiva, il dialogo interculturale, l’inclusione sociale e la solidarietà
  • Favorire miglioramenti della qualità nell’ambito dell’animazione socioeducativa
  • Integrare le riforme politiche a livello locale, regionale e nazionale e sostenere lo sviluppo di una politica in materia di gioventù basata sulla conoscenza e su dati concreti e il riconoscimento dell’apprendimento non formale e informale, in particolare mediante una cooperazione politica rafforzata
  • Accrescere la dimensione internazionale delle attività nel settore della gioventù e il ruolo degli animatori socioeducativi e delle organizzazioni giovanili quali strutture di sostegno per i giovani
  • Acquisire conoscenze e competenze, attraverso esperienze di mobilità, spendibili nel mercato del lavoro.