Erasmus+2016 Come cambiano i Partenariati strategici per Scuola e Educazione degli Adulti

Valentina Riboldi Bando2016, Educazione adulti, Inclusione, Scuola

La Call 2016 del Programma Erasmus+ prevede alcune novità importanti sui Partenariati strategici – Azione KA2.

Innanzitutto nella struttura: a seconda degli obiettivi e della composizione del partenariato, vi possono essere due tipi di Partenariato strategico. Ovvero:

  1.  Partenariati strategici per l’innovazione, ai quali viene richiesto di sviluppare risultati innovativi e/o disseminare e mettere in pratica idee o prodotti innovativi preesitenti. A tal fine, è previsto un budget specifico per la realizzazione di tali opere di ingegno e per organizzare i relativi eventi di disseminazione.
  2. Partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche, focalizzati sulla creazione o il consolidamento di reti e sul confronto e lo scambio di idee, pratiche, metodi. Anche questi Partenariati possono produrre risultati finali, che devono essere disseminati, in maniera proporzionale rispetto agli obiettivi e alla dimensione del progetto. Tali risultati non hanno un budget specifico dedicato, ma devono essere realizzati con i fondi previsti per la gestione e implementazione del progetto.

Quindi, chi desidera cimentarsi in un progetto nell’ambito dell’Azione Chiave2 deve innanzitutto individuare insieme ai propri partner la tipologia di partenariato che meglio risponda agli obiettivi e le esigenze che si vuole soddisfare con il proprio progetto: se indirizzarsi su un partenariato di larga scala con il focus sull’innovazione e sulla realizzazione di opere di ingegno (Partenariati Strategici per l’innovazione), oppure su un partenariato di piccola scala con il focus sulla cooperazione e sullo scambio di pratiche (Partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche).
Per gli Istituti scolastici, alla base della fase preliminare alla stesura del progetto è anche decidere se: avere come partner soltanto altre scuole oppure coinvolgere altri tipi di attori del territorio; affrontare tematiche (e quindi avere un impatto) solo sul settore dell’Istruzione scolastica oppure sviluppare un progetto in un’ottica trans-settoriale.

In cerca di partner di progetto?
Sia in ambito Scuola che nel settore Educazione degli adulti, quest’anno si può partire da due importanti strumenti per la ricerca partner.

SEG_cercapartnerPer il Settore Istruzione Scolastica,  è pienamente funzionante lo strumento di  Ricerca partner disponibile sul portale europeo School education Gateway, che permette di effettuare ricerca libera, consultare le richieste di partner già inserite con brevi proposte di progetto e di impostare criteri di ricerca per trovare scuole, enti, organizzazioni di tutti i settori in base al paese, alla tematica, alla tipologia di istituzione.

Anche lo strumento Cerca partner di EPALE, per quanto riguarda il settore Educazione degli Adulti, è a pieno regime. Consente di proporre un’idea o una serie di Epale cerca partnerattività da realizzare in collaborazione e di pubblicarle sulla bacheca delle proposte in evidenza per intercettare uno degli oltre 7000 iscritti tra rappresentanti di istituzioni, associazioni, enti pubblici, organizzazioni non governative in cerca di partner di progetto nell’ambito dell’educazione degli adulti.
Leggi in questo articolo Come cercare un partner di progetto attraverso EPALE

Come nelle passate Call, fondamentale è rispondere con il proprio progetto alle priorità europee del settore, oppure alle priorità orizzontali comuni a più settori.
Per il 2016, la Commissione Europea e gli Stati Membri hanno fortemente evidenziato come priorità la creazione e la promozione di Sistemi di istruzione, formazione e Gioventù inclusivi.
A seguito dei tragici eventi degli attacchi terroristici e della situazione di tensione creatasi a livello internazionale, si sottolinea con forza – a partire dalla Dichiarazione di Parigi del marzo 2015 – il ruolo che Istruzione e formazione possono e debbono avere nel contribuire a creare società inclusive, grazie anche a strumenti quali i Programmi Europei.
Anche se sono varie le priorità che anche in maniera indiretta affrontano tale urgenza, una delle priorità orizzontali è specificatamente dedicata:

inclusioneSistemi di istruzione formazione e gioventù inclusivi: in linea con la Dichiarazione di Parigi, verrà data priorità ad attività che nei sistemi di istruzione e formazione (formale e non formale) affrontano la diversità, sviluppando competenze sociali, civili e interculturali e l’alfabetizzazione ai media, contrastando la discriminazione e la segregazione, affrontando il bullismo, riducendo le disuguaglianze nei risultati di apprendimento dei discenti provenienti di contesti svantaggiati attraverso approcci innovativi integrati.
Tutto ciò deve inoltre comprendere il miglioramento delle possibilità di accesso, delle partecipazione e della performance dei discenti svantaggiati e facilitare la transizione: tra differenti livelli e tipi di istruzione e formazione; da istruzione/formazione al mondo del lavoro; e/o da un impiego ad un altro. Considerata la criticità del contesto attuale, verrà inoltre data particolare attenzione a progetti che coinvolgano rifugiati, richiedenti asilo a migranti e/o incentrati sulla tematica relativa alla crisi umanitaria dei rifugiati in Europa.”

Laura Nava, 
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire