SCUOLA

Erasmus…che passione! Erasmus…che occasione!

Il progetto triennale Erasmus KA2 cui partecipa la nostra scuola, l’ Istituto comprensivo Manzoni-Dina e Clarenza di Messina diretto dalla Professoressa Rosalia Schirò, insieme al collège Lucie-Aubrac di Clermont-Ferrand in Francia (Scuola coordinatrice), all’istituto Las Banderas di El Puerto de Santa Maria in Spagna e all’Agrupamento de escola André de Gouveia  di Evora in Portogallo, è arrivato al secondo anno di lavoro e ci ha permesso finalmente di vivere la prima delle tre mobilità previste.

L’entusiasmo, la soddisfazione, l’emozione, la gioia dei nostri ragazzi volati in Francia pochi giorni fa sono stati davvero “virali” e contagiosi se non solo i compagni dei dieci protagonisti, ma anche le loro mamme, i nonni, le zie, i fratellini minori, tutti i colleghi e il personale della scuola, che hanno seguito questa esperienza da casa, per telefono, sulle chat, sul blog, sulla pagina fb, sui quotidiani, da giorni ci chiedono a gran voce di prevedere un’esperienza Erasmus che veda protagonisti anche loro…

Lingue e culture latine: diversità, incontri e apertura internazionale per un’ inclusione di successo è il nome che abbiamo scelto per il progetto insieme alle colleghe partner e che oggi, al rientro da questa splendida avventura, ci sembra quanto mai azzeccato, dato che crediamo di aver raggiunto pienamente  uno degli obiettivi principali previsti in fase di ideazione.

Certo, il programma Erasmus+ trova origine in una gamma talmente vasta di necessità e desideri che sarebbe veramente difficile sintetizzarli. Ma l’obiettivo prioritario, a nostro parere, è accompagnare le nuove generazioni in quella crescita individuale alla scoperta di un mondo che pullula intorno a loro, ricco di persone diverse con cui crescere e confrontarsi, di interessi e stimoli da cogliere, nella assoluta convinzione che gli incontri interculturali abbiano un impatto davvero forte sull’apprendimento, l’inclusione e la costruzione di un senso di appartenenza.

Il team di docenti del partenariato

Il team di docenti del partenariato

La piattaforma eTwinning fin dall’anno scolastico 2017/2018 è stata il grande contenitore dei nostri sogni, custode del lavoro che giorno dopo giorno assumeva più forma, angolo discreto dove i ragazzi dei quattro paesi partners si conoscevano timidamente. A ottobre 2018 le referenti del progetto sono venute in visita da noi  a Messina per la riunione transnazionale « Italia, culla della Civiltà e delle lingue latine » , eravamo emozionate come per un primo appuntamento, perché saremo anche esperte digitali, ma un incontro in carne ed ossa lo volevamo proprio!

Abbiamo così celebrato tutte insieme gli #Erasmusdays, definito obiettivi e attività, stilato un calendario ma soprattutto abbiamo fissato le date per le mobilità: maggio 2019, marzo e poi maggio 2020. E già prima di Natale erano pronti i biglietti e i documenti di viaggio per i dieci ragazzi, scelti tra il nutrito gruppo che partecipa con costanza ed entusiasmo ai lavori del progetto Etwinning “Europa latina”: Aurora, Simone, Simone, Anna, Alessandro, Thomas, Helena, Giovanna, Arianna, Eleonora.

L’11 maggio i nostri eroi (accompagnati dalle proff. Barbuto e La Fauci) sono arrivati a Clermont-Ferrand, deliziosa cittadina nella regione dell’Auvergne, dove sono stati accolti  da splendide famiglie francesi che li hanno fatti subito sentire a casa. La scuola Lucie Aubrac è diventata la nostra scuola per una settimana e ha visto lavorare, scherzare e socializzare alunni italiani, spagnoli, portoghesi e francesi.

Come rompere il ghiaccio e permettere ai ragazzi di conoscersi?
La domenica dell’arrivo sono stati insieme all’aria aperta, alla scoperta del Puy de Dôme, un vulcano alto 1.464 metri, entrato a far parte di recente del Patrimonio Mondiale dell’umanità, e poi sospesi sulle corde di un emozionante parco avventura. La settimana che è seguita è stata scandita da tante attività didattiche, uscite, momenti di riflessione, giochi .

gli alunni italiani in mobilità

La delegazione italiana

Gli stereotipi sono stati il leitmotiv della mobilità. Ogni Paese doveva rappresentare gli stereotipi delle nazioni partner  tramite video realizzati  nei mesi precedenti la partenza. I nostri alunni, nel ruolo di sceneggiatori, registi e attori, hanno immaginato i Portoghesi che  mangiano sempre”bachalau”, o gli Spagnoli fissati con la corrida, le feste, la siesta e la sangria, e i Francesi romantici, amanti dei croissant e dei profumi puzzolenti. Girare queste scenette aveva permesso ai nostri ragazzi di farsi un’idea del mondo dei loro coetanei, ma prerequisito essenziale del lavoro era il significato stesso di stereotipo, ossia l’idea che si ha di un popolo, etichetta attribuita con valore positivo ma più spesso con valenza negativa.
La condivisione dei video questa volta non è avvenuta tramite la piattaforma etwinning ma dal vivo, con lo scopo di registrare a caldo emozioni e reazioni.
Le risate non sono mancate! Noi italiani siamo stati lusingati nel sapere che siamo considerati alla moda, attenti al gusto e amanti del mare ma…..nota dolente: mafiosi!!!
Ma eravamo lì per questo, proprio per sfatare un mito, demolire l’immagine che di noi hanno all’estero, smentire questa vergognosa e ingiusta diceria. Anna ed Eleonora hanno ricordato le figure di Falcone, Borsellino e Don Puglisi, morti nella lotta alla mafia, morti per difendere la legalità.
Dopo i video tutti a lavoro : divisi in gruppi misti i ragazzi hanno definito gli stereotipi, ne hanno cercato le cause, hanno individuato le conseguenze e hanno proposto le loro soluzioni. I giochi, i cartelloni, i dialoghi in aula nelle varie lingue latine, ci hanno insegnato a guardare al di là di ogni pregiudizio, soprattutto ci hanno insegnato a crescere aprendo agli altri il nostro cuore con lealtà e sincerità, senza… stereotipi!

Mme Charlotte Legrand, responsabile dell’ufficio relazioni internazionali di Clermont-Ferrand  ci ha fatto incontrare Mme Guy-Quint, ex deputata del Parlamento europeo, adesso sindaco di un paese vicino e con Eric Egli, Presidente dell’associazione della zona dell’Auvergne che si occupa proprio di promuovere progetti europei; quest’ultimo ha consegnato alla scuola un premio per il progetto cui partecipiamo, considerato il migliore della zona! Praticamente ha premiato tutti noi!
I nostri ragazzi hanno rivolto alla deputata molte domande e fatto osservazioni che riguardavano in particolar modo il contributo del programma Erasmus alla realizzazione di un’Europa davvero unita e anche il tema dei migranti e la loro accoglienza.

Momento più ludico e movimentato è stato il caldo pomeriggio in cui  siamo stati tutti insieme per le vie della città per realizzare un servizio fotografico” on the road” per il concorso che ha decretato l’album più bello. Abbiamo scoperto tanti scorci, chiese, angoli ricchi di storia di Clermont-Ferrand: Fontaine Saint-Genès, Rue Des Gras, Hotel de Ville, Notre-Dame-Du Port, la cattedrale Notre-Dame-de-l’Assomption.

Al Museo Departemental De La Céramique a Lezouxi i ragazzi sono stati impegnati in una caccia al tesoro per individuare ciotole, monete, lucerne,  mortai tra i suggestivi reperti del museo. Il momento più coinvolgente è stato l’attività manuale nel laboratorio di ceramica dove tutti gli alunni hanno modellato l’argilla, ciascuno pronto a riprodurre una mattonella dell’albero che avevano disegnato quest’inverno dividendone la chioma in quattro parti come i Paesi partner. Non è un albero di limoni che voglia celebrare la Sicilia, né un albero che riecheggia i vigneti francesi o portoghesi. È qualcosa di più prezioso: è il nostro albero della tolleranza, simbolo del nostro stare insieme, tutti diversi, tutti con radici comuni e tutti proiettati verso l’apertura internazionale. L’hanno colto subito il senso di questo lavoro i nostri ragazzi, e ci piace riassumerlo nelle parole di Giovanna nel suo discorso al momento dei saluti:

“Ieri abbiamo modellato l’argilla per costruire l’albero della tolleranza, oggi e domani lavoreremo per costruire insieme un’Europa unita, modellata in base ai nostri ideali e sogni”.

Cade proprio a pennello il motto del nostro progetto (è stato ideato dagli alunni  francesi e votato tra tanti con un’elezione che ha coinvolto alunni, docenti e personale della scuola qualche mese fa): VIVERE INSIEME E’VIVERE MEGLIO!

Vivere insieme è vivere meglio

Le impressioni degli studenti
E in questa settimana “magica” i ragazzi hanno potuto provare grazie a Erasmus+  che cosa vuol dire vivere insieme a persone solo apparentemente diverse, e proprio loro, al rientro, con la loro schiettezza genuina  hanno confessato di non essere sicuri di saper spiegare come questa esperienza li abbia cambiati nel profondo, come abbia fatto scattare una molla in loro.

Helena ed Eleonora raccontano: “Prima di partire le nostre proff Barbuto e Ferlazzo ci avevano avvertito: l’Erasmus+ è un’esperienza unica, un’occasione da non perdere…e bla bla… ma noi mica l’avevamo capito che sarebbe stata davvero una…rivoluzione!”.
Simone e Simone aggiungono: “E tutte le sensazioni, le emozioni, le ansie dei mesi precedenti la mobilità sono svanite all’arrivo in Francia”
Tutti concordi: “gli abbracci con le proff, le risate coi compagni vecchi e nuovi, la nuova complicità nata tra noi messinesi e con gli altri con  cui si comunicava in tutti i modi, anche a gesti (a proposito di stereotipi, a noi italiani veniva benissimo!!), il senso di accoglienza dei nostri ospiti, la disponibilità delle insegnanti francesi, spagnole e portoghesi con cui ormai siamo entrati in confidenza, le continue scoperte…. tutto vogliamo conservare in questa valigia partita da Messina piena di pesto e paste di mandorla che adesso sembra traboccare di…..tanto!
Questa opportunità è stata per noi un vero dono! Ci sentiamo davvero degli eletti ! Grazie Erasmus+”

 

Patrizia Barbuto e Bernadette Ferlazzo
Istituto comprensivo Manzoni-Dina e Clarenza di Messina