European Universities

Alessia Ricci

 

Sono 41 le Università europee selezionate nelle due call pilota, 2019 e 2020, lanciate dalla Commissione europea in risposta all’invito dei Capi di Stato e di Governo europei che nel settembre 2017, riuniti nel Summit di Göteborg, hanno proposto di creare almeno 20 European Universities entro il 2024, costruendo “una rete di università in tutta Europa con programmi in cui gli studenti studiano all’estero e prendono lezioni in almeno due lingue”.
“Tali reti di università – si è detto – consentiranno agli studenti di ottenere una laurea combinando studi in diversi paesi dell’UE e contribuiranno alla competitività internazionale di tutte le università europee.”
Studenti, staff accademico e amministrativo e stakeholder sono i soggetti chiamati a contribuire al raggiungimento del successo delle European Universities secondo la logica del bottom-up alla base di questa innovativa iniziativa.
Le European Universities sono delle alleanze gestite centralmente dalla Education, Audiovisual and Culture Executive Agency – EACEA di Bruxelles, e intendono stabilire:

  • Una strategia comune condivisa, integrata e a lungo termine per l’istruzione, con elementi innovativi e collegamenti con la ricerca e la società in generale
  • Un “campus” inter-universitario europeo per l’istruzione superiore in grado di offrire programmi in cui gli studenti potranno sperimentare la mobilità a tutti i livelli di studio
  • Collaborazioni strutturate per affrontare le continue sfide della società in un approccio multidisciplinare e multilingue
  • Modelli di buone pratiche per aumentare progressivamente la competitività internazionale, la qualità e l’attrattività dell’istruzione superiore europea

 

Organizzazioni eleggibili Istituti di istruzione superiore titolari di ECHE e loro eventuali affiliati (cfr. Glossario della Guida al Programma) come partner a pieno titolo o associati. Qualsiasi altra organizzazione pubblica/privata attiva nel campo dell’istruzione e della formazione, della ricerca e dell’innovazione o nel mondo del lavoro stabilita in uno Stato membro dell’UE o in un altro Programme Country, come partner associati.
Chi può candidarsi a coordinatore Istituti di istruzione superiore titolari di ECHE con sede in uno Stato membro dell’UE o in un altro Programme Country
Composizione delle reti Minimo tre istituti di istruzione superiore provenienti da tre Stati membri dell’UE o di tre Programme Country diversi. In aggiunta, qualsiasi altra organizzazione pubblica o privata, come partner associati.
Durata dei progetti 3 anni (36 mesi)
Valutazione formale e valutazione qualitativa dei progetti Budget per la Call 2020: euro 120.000.000
Finanziamento massimo per ciascun progetto Euro 5.000.000
Inizio dei progetti tra il 01/09/2020 e il 01/12/2020

 

Nella seconda Call pilota, delle 62 candidature presentate, sono state selezionate 24 reti, che coinvolgono 165 istituti di istruzione superiore europei, provenienti da molti e diversi paesi europei e anche da varie aree disciplinari. Ciascuna rete riceve un budget massimo di 5 milioni di euro in 3 anni.

Anche nel 2020 l’Italia ha registrato un’ottima partecipazione tra le reti finanziate:

Inoltre, il Programma di ricerca europeo Horizon 2020 (dal 2021: Horizon Europe), per alimentare la dimensione di ricerca delle Università Europee, ha messo a disposizione fondi aggiuntivi per un importo di 2 milioni di Euro per ciascuna delle 17 reti selezionate nell’ambito della prima Call; è atteso lo stesso impegno per i 24 nuovi progetti.

Lo scopo di tale sostegno da parte del Programma Horizon è di contribuire ulteriormente alla dimensione di ricerca e innovazione delle European Universities, alla loro strategia comune, condivisa, integrata e a lungo termine della politica educativa terziaria.

Le European Universities selezionate si sono impegnate a collaborare con la Commissione europea e le autorità nazionali verso gli obiettivi politici tesi a realizzare lo “Spazio europeo dell’istruzione” (EHEA – European Higher Education Area), come il riconoscimento automatico delle qualifiche accademiche e dei periodi di apprendimento all’estero, l’attuazione dell’iniziativa European Student Card, il multilinguismo, e il contestuale rispetto delle finalità del Processo di Bologna.

Per la prima Call pilota sono state presentate 54 candidature, coprendo più di 300 università di 31 paesi, tra gli Stati membri dell’UE. Sono state selezionate 17 reti, ciascuna delle quali ha ricevuto un budget massimo di 5 milioni di euro in 3 anni.

L’Italia ha registrato un’ottima partecipazione tra le reti finanziate: